INTERVISTA CON PAUL CLARK E BIANCA BENCIVENNI DI VIVAMAZZONIA DI ENRICO FLETZER



Da: "Enrico Fletzer" <enricofletzer at hotmail.com>
Oggetto: vivamazzonia per daniele barbieri da enrico fletzer


INTERVISTA CON PAUL CLARK E BIANCA BENCIVENNI DI VIVAMAZZONIA DI ENRICO FLETZER

La foresta pluviale brasiliana sparisce pezzo dopo pezzo divorata sotto
dalla pressione della economia di mercato.

Tra i caboclos, i meticci senza terra che costituiscono la stragrande
maggioranza degli abitanti dell'Amazzonia operano da molti anni Paul Clark,
e Bianca Bencivegni , che hanno deciso nel 1994 di lasciare l'Italia .Nel
1998 hanno fondato l'associazione Vivamazzonia .

Il loro villaggio é situato nel Rio Jauperì, un affluente del Rio Negro nel
comune di Novo Airao dello Stato di Amazonas.




EF
Il territorio amazzonico é contrassegnato dalla presenza della zanzara
anofele che costituisce uno dei più grandi pericoli di questi "tristi
tropici" per usare l'espressione di Claude Levi-Strauss.Come vi é venuta
l'idea di trasferirvi in territori così lontani e pericolosi?

Paul Clark

Il progetto é nato organicamente, durante un periodo di ferie e poi siamo
tornati per altri tre mesi in vacanza nella zona . Nel 1994 degli amici
locali ci hanno chiesto di fermarci per insegnare a leggere e scrivere ai
loro figli .

Bianca Bencivenni:

E' stato un modo di scambiare una cosa che ci é stata data da loro.Un
enorme regalo ed era molto semplice per noi ricambiare.Con questa cosa
della scuola.

Nostra figlia non era ancora nata.Ora ha cinque anni mentre noi viviamo
nello stato di Amazonas da otto anni.


Paul Clarck


Quando siamo arrivati il problema della malaria non era presente o meglio
noi non ne eravamo coscienti.Siamo arrivati in un momento tranquillo.

La popolazione non era molto cosciente della malaria, faceva parte del
fatalismo e della malattia inevitabile come tante altre cose.

E' stato necessario per la nostra soppravvivenza perché la malaria ci ha
quasi ammazzato e sono stato ricoverato a Manaus.Se non la battevamo ci
abbatteva e abbiamo cominciato quando Bianca era incinta ed io ho
cominciato sul Rio Negro il corso di microscopia malarica e da allora
abbiamo lavorato tanto e mi hanno incaricato subito di offrire il servizio
di diagnosi e trattamento .Ci siamo procurati un microscopio in Italia,
cosa molto difficile da ottenere dal SUS brasiliano.

EF

A partire dalla vostra esperienza concreta che tipo di soluzioni si possono
attuare a livello locale consideranto le catastrofi che si sono
recentemente manifestate in Europa centrale?



PC Qui in Occidente si dice che un altro mondo è possibile.Certo un cosa
necessaria qui ma per quanto riguarda l'Amazzonia forse occorebbe dire che
altri mondi già esistono e dovrebbero continuare ad avere il diritto di
continuare a vivere.

In amazzonia la gente vive di pesce, della foresta e della piccola
agricoltura di sussistenza.Un mondo che è minacciato dalla pesca intensiva
che con le reti a strascico pesca tutto e distrugge le uova di pesce.

La pressione che viene dalle metropoli come Manaus é molto forte e si
espande sembre di piu verso la foresta.Inoltre il Brasile paga un debito
terribile che il governo non é in grado di ripianare.

Le multinazionali dominano il paese e le leggi per l'ambiente

Recentemente l'IBAMA , l'istituto brasiliano risorse rinnovabili, organismo
federale, ha recentemente costretto alla chiusura quattro commercianti
stranieri di legname.

Una delle ditte coinvolte era stata trovata con13 milioni di metri cubi di
legnami abusivi .Le ditte sono state riaperte dopo una settimana.Una
impresa europea, una nordamericana e addirittura una cinese.
EF

Il professor Lorenzo Carrasco, autore di un libro molto discusso dal titolo
"Mafia verde" sostiene che le Organizzazioni non governative (ONG) operanti
in Amazzonia come Greenpeace, il WWF e altre non sarebbero altro che i
manutengoli diretti della Casa reale d'Inghilterra operanti secondo il
concetto messo spesso in luce nel rapporto tra ecologia e terzo mondo
secondo il principio del land dept swap, scambio tra debito e territorio.

Che tipo di rapporto potrebbe risolvere il dilemma che corre tra la vita
umana e uno sviluppo sano e compatibile?

PC
Il Brasile dimostra come il primo problema consista in una politica di
cancellazione del debito che nel caso del Sudamerica rappresenta una vera e
propria situazione di schiavitù.

Quello che posso dire anche rispetto al lavoro di certe ONG é che il
problema che molti di questi progetti risultano come calati dall'altro.Non
vengono né elaborati né concepiti in loco.Si attirano molte critiche in un
paese anche nazionalista come il Brasile e dall'altra trovano attuazione
soprattutto tramite investimenti in mezzi materiali in direzione di uno
sviluppo che spesso non ha senso in quella realta.

Se si vuole importare la nostra idea di sviluppo sarebbe quindi da proporre
la costruzione di fabbbriche o aziende agricole e nessuna di queste
soluzioni lascia qualcosa all 'ambiente o alla popolazione.

Il Brasile é grande come l'Europa intesa dal Portogallo agli Urali che
ospita diverse culture dalla costa all'interno amazonico.
Puoi dirci qualcosa del rapporto che lega i Brasiliani alle sostanze
inebrianti legali ed illegali in generale?
Qual' é il rapporto con il corpo e con lo spirito della gente di questo
grande paese?

Paul Clark

10-30000 anni fa le emigrazioni dei popoli dall'Asia hanno contribuito allo
sciamanesimo delle popolazioni amerindie che non hanno una cultura del
proibito anche se le popolazioni rimaste intatte comprendono solamente
poche centinaia di migliaia di abitanti che vivono fuori dai centri urbani
e che sono esposte all'abuso di cachasa, la locale aquavite che entra in
gioco in rapporto con la predazione dell'ambiente grazie ai marinai dei
pescherecci e ai trafficanti di legname che spesso pagno la popolazioni con
l'acool utilizzato come mezzo di scambio. L'alcool ha un ruolo molto
importante nella disgregazione delle famiglie e delle comunità locali.

Tradizionalmente le popolazioni del Brasile usavano la maconha , la canapa
,per curarsi e per divertirsi assieme ad altre droghe vegetali come certe
pianti come la banistopsia, e la virola a cui si sono ispirati alcuni
movimenti new age come la Uniao vegetal che é un movimento di riscoperta di
alcuni costumi degli abitanti dell'Amazzonia, una religione moderna
ispirata dalla esperienza da un seringuero iniziata nel 1925.

Inizialmente questa comunità attiva nello Stato di Acre confinante con lo
stato di Amazonas, ne faceva uso curativo.Credono che cura tutto. e ne
fanno tuttora uso per scopi medici ,mentali e fisici.

Nella comunita orginaria il rito rappresenta una forma di unione con la
natura, ottenuta attraverso questa sostanza allucinogena.Un uso molto blando

di condivisione della comunità che é stato ripreso dalle tendenze new age
ha assunto altre caratteristiche.

Enrico Fletzer

Potremmo per usare una formula utilizzata dal ricercatore italiano Giorgio
Samorini parlare di una configurazione stravolta di set e setting.

Bianca Bencivenni:

Il Santo Daime, questa pozione

liquida di liane e foglie per queste popolazioni aveva un altro significato.

In generale la religione in Brasile é una religione fai da tè tanto che la
chiesa cattolica ha dei problemi da rapportarsi rispetto alle libere
interpretazioni come per esempio succede rispetto al sincretismo delle
chiese afroamericane nelle grandi metropoli come Bahia.

In Amazzonia esistono grandi comunità

in mano a predicatori neoprotestanti che si esibiscono con con riti simili
a certi paesi del sud degli stati uniti, urlano e fanno delle prediche
incompresibili .

Si tratta di un movimento fondamentalista cristiano ispirato da predicatori
provenienti da Alabama , Georgia e Missisipi con degli incarnati
predicatori miliardari il cui modello in parte passa anche tramite le
televisioni private in cui si usa molto una struttura di modifica della
sensibilità popolare praticamente utilizzata per una sorta di lavaggio del
cervello .Un villaggio dove siamo stati si chiama Palestina.

Per quanto riguarda la canapa ci pensano i media ufficiali come Teleglobo
che da tempo battono con forza su

una grande campagna di stampa contro la maconha demonizzata nella cultura
moderna, mentre i vecchi sanno ancora che é certamente molto meno nociva
delle droghe legali e illegali tanto sbandierate e commercializzate proprio
attraverso i fiumi dell'Amazonia sede del grande traffico della bazuka che
é molto diffusa, una pasta di coca non raffinata che viene esportata
tramite i fiumi e da cui molti approfittano.In sostanza viene demonizzata
la macohna per favorire un traffico miliardario di cui molti approfittano.

Il problema degli abusi é soprattutto legato alla pasta di coca e all'alcool.


EF Il quadro delle metropoli brasiliane sembra veramente apocalittico .

Paul Clark

Sono situazioni difficilmente immaginabili che ti si parano davanti
rispetto alla infinita disparità tra la povertà e la ricchezza che dominano.

la distribuzione della ricchezza non c'e.Le metropoli brasiliane sembrano
rappresentare una forma esasperata delle contraddizioni dell'occidente .La
percezione di un cittadino medio brasiliano brasiliano non considera un
bambino povero un essere umano ma un ratto di fogna, magari da eliminare
come spesso succede