Peru': BAYER responsabile della morte di 24 bambini nel 1999



Peru': BAYER responsabile della morte di 24 bambini nel 1999
www.ecquologia.it

Una commissione parlamentare del Peru' sostiene che la BAYER e' responsabile
della morte per avvelenamento di 24 bambini nel villaggio andino di
Tauccamarca. Le loro famiglie si appellano a Kofi Annan per escludere la
multinazionale tedesca dal Global Compact dell'ONU.

Fonte: CBGnetwork; PANLA
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at inwind.it
http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map
***************
Se volete ricevere queste news, mandate una email
vuota a mailto:econotizie-subscribe at yahoogroups.com
***************

27 Agosto 2002 - Dopo 9 mesi di indagini, una Commissione Parlamentare
Peruviana ha publicato il suo rapporto finale sui decessi per avvelenamento
di 24 bambini nel remoto villaggio di Tauccamarca nell'Ottobre 1999. La
Commissione ha concluso che ci sono prove evidenti della responsailita'
amministrativa e criminale del Ministero dell'Agricoltura, e di
responsabilita' criminale della multinazionale agrochimica Bayer. La Bayer
e' stata il principale importatore e distributore del Flidol, il pesticida
che ha provocato i 24 decessi. Il rapporto parlamentare raccomanda che il
governo e la Bayer indennizzino le famiglie dei bambini morti.

La Commissione fu istituita in seguito all'appello fatto dai genitori dei
minori deceduti e di altri 18 bambini che, pur essendo stati avvelenati,
sono sopravvissuti. Le analisi mediche iniziali indicano che molti di questi
bambini soffriranno di diversi problemi sanitari di lungo termine, compresi
problemi di crescita.

La Bayer promuoveva ampiamente il Folidol in tutto il Peru', concentrando le
sue campagne di marketing nell'uso del pesticida sulle piantagioni Andine
coltivate soprattutto dai piccoli agricoltori, gran parte dei quali e'
analfabeta e parla solo il Quechua. La Bayer impacchettava il Folidol, che
era una polvere bianca simile al latte in polvere inodore, in piccoli
sacchetti di plastica, etichettati in Spagnolo e raffiguranti foto di
vegetali. Le etichette non fornivano informazioni comprensibili alla maggior
parte di questi villaggi remoti sulla sicurezza del prodotto, e avevano
indicazioni piccole sui pericoli.

Le famiglie coinvolte hanno fatto causa alla Bayer affermando che la
multinazionale avrebbe dovuto prendere provvedimenti per prevenire il
prevedibile cattivo uso di questo prodotto estremamente tossico. Le famiglie
chiedono giustizia per i figli deceduti, garanzie di assistenza medica per
quelli sopravvissuti e riforme legislative per prevenire tragedie future.
L'accusa cita anche il Ministero dell'Agricoltura per non essere riuscito a
implementare le leggi sui pesticidi: le vendite incontrollate di pesticidi
ad uso ristretto sono comuni in tutto il Peru'. L'azione giudiziaria e'
stata avviata il 22 Ottobre 2001 e il processo deve ancora concludersi.

Gli sforzi delle famiglie di Tauccamarca e delle ONG peruviane sono stati
sostenuti dall'appoggio dell'opinione pubblica e hanno ottenuto cambiamenti
legislativi importanti. Per esempio nel Febbraio 2002, il Servizio di
Sanita' Agraria Nazionale del Peru' ha pubblicato una risoluzione che
sospende le importazioni di tutti i pesticidi classificati dall'OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanita') come estremamente dannosi (Ia) e
altamente pericolosi (Ib). Le famiglie hanno anche scritto al Segretario
Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, per chiedergli l'esclusione della
Bayer dal Global Compact dell'ONU. Il Global Compact e' una partnership tra
l'ONU e alcune multinazionali che promettono di rispettare i diritti umani e
i principi di tutela ambientale.