Terzo traforo Gran Sasso: referendum respinto



Gran Sasso: vergognoso atteggiamento Regione  -  31/07/2002
"La decisione del Consiglio regionale abruzzese sull'inammissibilita' del
referendum contro la realizzazione del terzo traforo e' un attentato alla
democrazia". Lo dichiara la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi in
commissione lavori pubblici di Palazzo Madama. "E' una vergogna- insiste
Donati- la Regione ha dimostrato di aver paura dell'opinione dei cittadini.
Oggi e' stata scritta una brutta pagina che lede un diritto democratico".
Secondo la senatrice del sole che ride, non si puo' impedire ai cittadini di
esprimersi su una scelta che li coinvolge direttamente. La realizzazione del
terzo traforo, "rischia di compromettere uno dei territori piu' preziosi del
paese ed una delle risorse piu' importanti per gli abruzzesi.
L'amministrazione regionale ha obbedito agli ordini di scuderia del Governo-
sottolinea Donati- ignorando la volonta' degli enti locali e imbavagliando i
cittadini".

Gran Sasso: dalla Regione schiaffo alla democrazia  -  31/07/2002
"Una decisione scandalosa, uno schiaffo alla democrazia". Questo il primo
commento del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio alla decisione del
consiglio regionale abruzzese di dichiarare "non ricevibile" il referendum
sul terzo traforo del Gran Sasso proposto dalle province di Pescara e di
Teramo. "Perseguiremo tutte le vie giuridiche e democratiche- ha assicurato
il leader del sole che ride- per bloccare una scelta contraria all'interesse
dei cittadini". La decisione in realta'- ha aggiunto Pecoraro- "e' uno
schiaffo anche al ministro dell'ambiente Altero Matteoli che si era
dichiarato favorevole al referendum. In questo modo si passa sopra la
volonta' di migliaia di cittadini abruzzesi che hanno gia' espresso la loro
contrarieta' al progetto. Ma a ben vedere- ha rilevato il presidente dei
Verdi- e' proprio la paura del giudizio dei cittadini a motivare il
respingimento del referendum. Cinquanta comuni e tre province, infatti- ha
concluso Pecoraro- si sono schierati contro la costituzione del traforo che
avrebbe sciagurate conseguenze ambientali, in particolare sulle risorse
idriche, visto che la costruzione delle due gallerie esistenti ha gia'
provocato la riduzione del 50% delle sorgenti montane".
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