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CONVEGNO BIOTECH A MILANO

COMUNICATO STAMPA

Montalcini: "Un patto di reciprocità tra società civile e comunità scientifica"
BIOTECNOLOGIE: CONVEGNO INTERNAZIONALE A MILANO

MILANO, 21 GIUGNO 2002, ore 12,30 - La ricerca nello sviluppo delle
biotecnologie deve essere rivolta al benessere dell'individuo e
dell'ambiente. E' questa la sintesi del messaggio che  il premio nobel per
la medicina Rita Levi Montalcini, ha inviato agli scienziati che sono
intervenuti al primo Convegno Internazionale sulle Biotecnologie di Milano.
Il simposio è stato organizzato al Centro Congressi Cariplo di via
Romagnosi dall'Associazione Verdi Ambiente e Società - Vas, per
approfondire le tematiche che riguardano il rapporto tra società civile e
mondo della ricerca scientifica.

Rita Levi Montalcini, non riuscendo ad intervenire direttamente al convegno
per cause oggettive, ha affidato al presidente di Vas Guido Pollice la
lettura del suo discorso, in cui traspare una posizione molto chiara e
decisa sulle biotecnologie. "E' sempre più acceso il dibattito sulla
pericolosità degli organismi transgenici, definiti come Ogm. - scrive il
premio nobel - Non si deve mettere sotto processo il metodo scientifico,
semmai il prodotto che ne risulta. Bisogna saper distinguere tra
metodologia della ricerca e l'utilizzazione delle scoperte. Le conquiste
della scienza e il loro mal diretto impiego sono argomento di discussione
essenziale per rinnovare e attualizzare il patto di reciprocità, che
necessariamente deve legare la comunità scientifica e la comunità civile".

"L'analisi dei rischi e dei benefici deve continuare intensamente al fine
di proporre opportuni interventi, informare l'opinione pubblica, fornire
all'autorità politica consulenza e giudizi scientifici e tecnici attraverso
valutazioni di impatto sia ambientale che sanitario, economico e sociale. -
aggiunge Rita Levi Montalcini - Non sfugge, infatti, che la tendenza alla
privatizzazione delle caratteristiche genetiche, che sottende alla logica
brevettale delle invenzioni biotecnologiche propone una profonda
modificazione del ruolo stesso della scienza: sempre meno indotta alla sua
necessaria libertà di ricerca e sempre più orientata alla ricerca del
risultato immediato e più remunerativo sotto il profilo commerciale".

Montalcini conclude scrivendo che "è indispensabile e urgente che, in un
sistema di gestione globale, si affrontino decisamente le molteplici
problematiche che gravano sul pianeta terra, il problema della fame, della
povertà, della disoccupazione, della formazione professionale e tecnica,
della garanzia per miliardi di uomini e donne di un reddito minimo ma degno
e conforme ai diritti fondamentali degli esseri liberi"

 Il simposio internazionale è organizzato dall'Associazione Verdi Ambiente
e Società - Vas, con il patrocinio e contributo del Ministero
dell'Ambiente, del Ministero dei Beni culturali, della Regione Lombardia,
del Comune e della Provincia di Milano, della Fondazione Cariplo e della
Camera di Commercio di Milano, AEM SpA e Coop.



COMUNICATO STAMPA

LA CARICA DEI 500 AL CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLE BIOTECNOLOGIE
RICERCA SCIENTIFICA, DOPPIA MORALE E SEGRETI DELLA VITA

MILANO, 21 GIUGNO 2002, ore 16,30 - Si è chiuso con un bilancio positivo il
Convegno Internazionale sulle Biotecnologie di Milano. Oltre 500 persone,
tra scienziati, docenti universitari e ambientalisti, hanno seguito con
interesse i lavori del simposio nei giorni 20 e 21 giugno nel Centro
Congressi Cariplo di via Romagnosi. L'iniziativa è stata organizzata
dell'Associazione Verdi Ambiente e Società - Vas, presieduta da Guido
Pollice, per mettere a confronto le esperienze di ricercatori nazionali e
internazionali, provenienti da svariati settori delle scienze biologiche,
sugli aspetti relativi al rapporto tra scienza e società civile, ricerca
scientifica e organismi geneticamente modificati (ogm). Sono intervenuti,
tra gli altri, il ricercatore Bertrand Jordan, il professore Gianni Tamino,
il presidente del Consiglio dei diritti genetici Mario Capanna e il teologo
Mons. Carlo Rocchetta.

Il professore Claudio Malagoli dell'Università di Bologna, ha affermato:
"Lo sviluppo di organismi transgenici è fortemente correlato, se non
addirittura condizionato, dalla possibilità di brevettare il risultato
della manipolazione genetica. Il brevetto, però, può costituire un
incentivo alla ricerca scientifica, per cui ben vengano le innovazioni
brevettabili in grado di migliorare il benessere della società.
Stupisce, invece, l'utilizzazione del brevetto in ambito agricolo,
soprattutto per piante e animali transgenici. L'agricoltore rischia di
perdere ogni potere decisionale diventando semplicemente un fornitore di
mezzi di produzione (terra e manodopera), a favore del proprietario del
brevetto. Si formerà un grande mercato mondiale dei prodotti alimentari, un
mercato dove l'imperativo sarà produrre di tutto ovunque, ai più bassi
costi possibili, per poi vendere il prodotto ottenuto laddove ci sono i
mezzi economici per acquistarlo".

La direttrice scientifica del Consiglio dei diritti genetici, Sabina
Morandi, invece, ha individuato una sorta di "doppia morale" nel mondo
scientifico: da un parte si pone il modello semplificato da fornire
soprattutto a stampa e investitori, per esempio la diffusione del concetto
"un gene una proteina"; dall'altro si cela la realtà complessa e caotica
del genoma umano, con cui i ricercatori devono fare i conti tutti i giorni.
Spesso gli slogan servono a nascondere il fatto che dei "segreti della
vita" sappiano ancora ben poco.

Il simposio internazionale è organizzato dall'Associazione Verdi Ambiente e
Società - Vas, con il patrocinio e contributo del Ministero dell'Ambiente,
del Ministero dei Beni culturali, della Regione Lombardia, del Comune e
della Provincia di Milano, della Fondazione Cariplo e della Camera di
Commercio di Milano, AEM SpA e Coop. Lombardia.


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