744 decessi in più a Genova per una cokeria più piccola di quella di Taranto



DATI SULLA MORTALITA' NEL QUARTIERE GENOVESE DI CORNIGLIANO

Per gli uomini e' aumentata del 23% rispetto a Genova, per le donne del 55%.
Vale a dire che nei dieci anni citati si sono riscontrati 744 decessi in piu' rispetto all'atteso, 210 uomini, 534 donne.
Questo considerevole aumento dell'incidenza dei tumori e la mortalita' per tutte le patologie nella popolazione di Cornigliano, rispetto alla popolazione residente nel resto di Genova, non cosi' esposta all'inquinamento siderurgico, interessa a questa citta' o e' un fatto che riguarda solo qualche
migliaio di Corniglianesi?
Che i provvedimenti della Magistratura scivolino come acqua  fresca  nell'indifferenza dei molti e nell'impotenza dei pochi che resistono, è un fatto di tale gravita' che solo grazie al clima pesante e allo stordimento politico della sinistra si puo' spiegare.
Che in tutta Europa non si trovino gli specialisti disposti ad intervenire per chiudere la cockeria a Cornigliano non si giustifica con fattori tecnici, ma solo con lo scudo omertoso di un complesso industriale, politico e sindacale che ha ritenuto di gestire l'accordo di Cornigliano come cosa propria, respingendo qualunque critica e proposta fino a chiudersi in se stesso, corpo estraneo in una citta' ostaggio.
Ho il massimo rispetto per chi lavora a Cornigliano e tutta la citta' dovra' averlo perche' la perdita nell'immediato di posti di lavoro non diventi sacrificio personale dei lavoratori, ma la cockeria deve chiudere per fermare le sofferenze della popolazione esposta.
La cockeria di Cornigliano ha disfunzioni e carenze strutturali tali da non poter piu' controllare le emissioni diffuse di polveri, di idrocarburi policiclici aromatici e benzene.
Ancora una volta, la scorsa primavera, l'Istituto Superiore di Sanita' ha segnalato il particolare allarme relativo alla presenza di concentrazioni elevate di Benzo(a)pirene che perdurano ormai da diversi anni, configurando per la popolazione residente nel quartiere un rischio cancerogeno non
tollerabile.
La conclusione e' drastica: "la permanenza dell'insediamento nell'area urbana e' da valutare inaccettabile in quanto incompatibile con la protezione della salute della popolazione residente nel territorio circostante."


Francesco Barchi       
consigliere comunale di Genova
(comunicato precedente alla chiusura della cokeria, ottobre 2001)