Pagella di Legambiente sulla politica ambientale di Berlusconi



DALLA A DI AMBIENTE ALLA B DI BERLUSCONI
UN ALFABETO CONTRO NATURA

ALLA VIGILIA DEL 13 MAGGIO
LEGAMBIENTE TRACCIA IL BILANCIO DI DODICI MESI DI GOVERNO
www.legambiente.com


13 maggio 2001 - 13 maggio 2002. Buon compleanno Governo Berlusconi. Un
anno - lo denuncia Legambiente - che non ha certo dato buoni frutti per
l'ambiente italiano.

Ad un anno dalle elezioni che hanno portato al potere la compagine di
centrodestra, Legambiente traccia un bilancio complessivo dell'impatto
sull'ambiente dell'operato dell'esecutivo. "Sarebbe quantomeno
inappropriato - commenta l'associazione ambientalista - l'augurio cento di
questi anni."

Ecco, dalla A di ambiente alla Z, passando per la B di Berlusconi,
l'alfabeto contronatura del Governo.

Aree protette: ben poco è stato fatto per recuperare i ritardi ereditati dal
precedente Governo nel rilancio delle Aree protette. Ancora da istituire i
Parchi nazionali della Sila e dell'Alta Murgia. Non ancora costituiti gli
organi di gestione dei parchi del Cilento, del Pollino e della Maddalena.
Gli stanziamenti previsti per le aree protette, poi, vengono decurtati, per
gli anni 2002, 2003 e 2004, del 10,43%, con una perdita secca di 12,5
miliardi l'anno.

Bilancio: nella Finanziaria 2002 il Ministero dell'Ambiente fa la parte
della cenerentola. Rispetto ad un Ministero dei Trasporti che è passato da
12mila miliardi di lire della passata Finanziaria a circa 17mila, il
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio beneficia di poche
centinaia di miliardi in più a fronte di nuove rilevanti competenze.

Cartolarizzazione: è lo strumento che, attraverso il Decreto Tremonti, apre
la strada alla svendita dei beni culturali per finanziare opere pubbliche.
Insomma, all'asta gli Uffizzi per fare il Ponte sullo Stretto, o palazzo
Barberini per realizzare qualche viadotto sull'autostrada
Livorno-Civitavecchia.

Deregulation: imperativo categorico dell'Esecutivo, in barba a qualsiasi
garanzia di trasparenza e equità.

Energia: ci riparlano di nucleare, cercano di farci credere che il carbone
con gli anni è diventato pulito, lasciano solo le briciole per le fonti
rinnovabili. La stessa ratifica del protocollo di Kyoto per il contenimento
dell'effetto serra, in corso nelle aule parlamentari, rischia poi di restare
lettera morta, visto che le politiche del governo - dall'energia ai
trasporti - ne ignorano gli impegni.

Frankestein: non è stato prorogato - nella parte che riguarda gli animali -
il divieto di clonazione. Senza più moratoria e senza ancora una
legislazione in materia si rischia di dare il via libera ad una
sperimentazione selvaggia, a una sorta di fattoria dei mostri.

Gare d'appalto: ne potranno fare a meno le Concessionarie di Grandi opere
pubbliche al momento di distribuire fino al 60% dei lavori. Nessun limite
poi per nella gestione dei subappalti. Un colpo di spugna su regole e
garanzie che cercavano di limitare le infiltrazioni mafiose. L'allarme
arriva, oltre che da Legambiente, dalla Commissione antimafia e dal
Procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna.

Infrastrutture: il settore in cui più alto sarà il prezzo che pagherà il
nostro territorio: grandi opere a fiumi che rispondono più alla brama di
fare di Lunardi &Co che alle esigenze reali del Paese. Un esempio: il
Governo ha il pallino dell'autostrada Livorno Civitavecchia, ma Regione
Toscana e Comuni non ne vogliono sapere. Lo sbilanciamento verso il
trasporto su gomma è evidente: dei fondi previsti per i prossimi tre anni,
ogni 1000 euro spesi, 700 andranno a strade e autostrade.

Km/h: troppi morti sulle strade? Il Governo ha la soluzione: andare più
veloce. Nel nuovo codice della strada il limite in autostrada passa dai 130
ai 150 km/h.

Legge Delega: in discussione in Parlamento, il Disegno di Legge C. 1798,
prevede il conferimento al Governo di una delega per rivedere i testi unici
ambientali (rifiuti e bonifica dei siti contaminati, tutela delle acque e
gestione delle risorse idriche, difesa del suolo, aree protette, specie
protette, VIA). L'Uso dello strumento delega è assolutamente inopportuno
perché limita la discussione e il confronto su temi importanti come quelli
ambientali.

Monnezza: ce n'è per tutti i gusti. Dal tentativo di cancellare l'obbligo
per le imprese di compilare le dichiarazioni e i registri di carico e
scarico per i rifiuti (con conseguente perdita di ogni traccia della
produzione di circa 44 milioni di tonnellate di rifiuti speciali), fino
all'equiparazione della disinfezione alla sterilizzazione nello smaltimento
in discarica di rifiuti ospedalieri, con la conseguenza - visto che la prima
non contempla, a differenza della seconda, l'omogeneizzazione del rifiuto -
di aprire la porta delle discariche a resti di organi, tessuti, fino a arti
amputati.

Protezione ambiente: l'Anpa (Agenzia nazionale protezione ambiente) ha
subito attacchi gravissimi: prima attraverso il commissariamento, che ha
portato alla guida dell'Agenzia un anti-ambientalista come Renato Angelo
Ricci, convinto nuclearista, che ha sempre minimizzato il problema dei gas
serra e di fatto boicottato l'avvicinamento italiano a Kyoto. Ora, dopo
l'affossamento, si passa alla fase due: l'Anpa resta senza consiglio di
amministrazione.

Quattro soldi: tanti sono quelli che la Finanziaria ha previsto per il
cosiddetto "Decreto Sarno" (DL 180/1998) per la prevenzione del rischio
idrogeologico e gli interventi più urgenti e prioritari di difesa del suolo.
Vengono infatti ridotti di 200 miliardi di lire i fondi per gli anni 2002 e
2003, rinviando al 2004 i fondi cancellati.

Ricerca: è stato ridotto di 50milioni di euro rispetto alla Finanziaria 2001
il fondo che alimenta gli Enti e gli Istituti di ricerca, mentre il
finanziamento ordinario delle Università si ridurrà di 100 milioni di euro
all'anno nel 2003 e 2004. Per la ricerca di base il finanziamento è ridotto
di oltre la metà. Per quanto riguarda le Università l'articolo 12 blocca
tutte le assunzioni per il 2002, perfino per i concorsi già in corso di
svolgimento.

Sanatoria: quella attivata per i reati ambientali nel provvedimento per
l'emersione del lavoro nero: si smantella di gran lena la normativa
ambientale. Si ferma inoltre la contrazione del mercato del mattone
selvaggio: la causa è il clima condonista che da subito si è respirato nelle
stanze del potere (un esempio?, il famigerato art.71 - poi cancellato -
della Finanziaria, che prometteva di sanare costruzioni abusive sul
demanio). Il ritorno del Governo Berlusconi - quello che ha firmato l'ultimo
condono edilizio - è coinciso con la realizzazione di 28.000 costruzioni
illegali.

Trasporti: pm10 in emergenza in tutte le città. Il Governo corre ai ripari?
Sì, stanziando per il 2002 l'ingente somma di 30 milioni di euro per il
trasporto urbano: una media di 370.000 euro per ognuna delle 103 città
capoluogo di provincia. Abbastanza, dunque, per realizzare qualche metro di
nuove linee tranviarie o di metropolitana.

Valutazione d'impatto ambientale (VIA): la procedura che deve garantire la
sostenibilità delle opere pubbliche e che la Legge Obiettivo - applicandola
al solo progetto preliminare e lasciano l'ultima parola al Cipe - riduce a
puto passaggio burocratico

Zero: il voto che Legambiente dà all'azione ambientale del governo
Berlusconi ad un anno dalle elezioni.