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Puglia: STOP AD ANTENNA SELVAGGIA
- Subject: Puglia: STOP AD ANTENNA SELVAGGIA
- From: Massimiliano Schiralli <schiralli at yahoo.it>
- Date: Wed, 27 Feb 2002 19:38:48 +0100
Bari, 26 febbraio 2002 COMUNICATO STAMPA STOP AD ANTENNA SELVAGGIA La regione Puglia approva la legge sull'inquinamento elettromagnetico Accolte le osservazioni della legambiente puglia "L'approvazione della Legge Regionale contro l'elettrosmog, anche se con qualche inevitabile limite, rappresenta per la nostra regione un fondamentale passo in avanti nella tutela della salute e dell'ambiente, ponendo norme certe soprattutto per i Comuni impegnati, in questi ultimi tempi, in questioni di localizzazioni di antenne per telefonia cellulare, con un parallelo e crescente intervento del contenzioso davanti al giudice amministrativo" ha dichiarato Francesco Tarantini responsabile regionale del settore elettrosmog della Legambiente Puglia. Il Consiglio della Regione Puglia ha approvato martedì 26 febbraio, la Legge Regionale concernente "Norme per la tutela dell'inquinamento elettromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza fra 0 Hz e 300 Ghz" . Quest'ultima era già stata approvata dal Consiglio nel giugno dello scorso anno, ma in seguito era stata osservata dal Commissario di Governo e quindi riesaminata . La Legambiente Puglia ha contribuito alla formazione della suddetta Legge Regionale, presentando, nelle due audizioni concesse dalla 5^ Commissione Consiliare Permanente della Regione Puglia, numerose osservazioni ed emendamenti fra i quali i più importanti accolti sono quelli che riguardano: l'introduzione, fra le definizioni previste, di quella di aree sensibili ; l'integrazione delle competenze della Regione ; la necessità di autorizzazione con allegata relazione tecnica per l'installazione degli impianti con potenza inferiore o pari a 5 watt (microantenne) e la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste nelle conferenze di servizi su base provinciale che si esprimeranno sui "Piani annuali di installazione". "Non è stata accolta - continua Francesco Tarantini - la nostra proposta di dare la possibilità ai Comuni di adeguare i Regolamenti, che avevano approvato in materia di elettrosmog, entro 120 dall'entrata in vigore della Legge Regionale" . La Legge Regionale approvata si compone di 16 articoli . Nei primi articoli vengono enunciate le finalità di tutela dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico che la Legge perseguirà, vengono elencate le definizioni dei termini più significativi che caratterizzano la disciplina regionale e vengono elencate le apparecchiature esentate quali quelle delle forze dell'ordine, delle forze armate, dei radioamatori e quelle domestiche ed individuali . I successivi articoli individuano le competenze regionali, provinciali e comunali in materia. Fra le competenze dei Comuni c'è l'adozione dei piani e/o regolamenti per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale delle antenne e per minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici , "soluzione - continua Francesco Tarantini - per cui ci siamo sempre battuti di fronte al dilagare delle antenne dovuto soprattutto alla liberalizzazione del servizio di telefonia cellulare" . Fra le altre competenze del Comune ci sono i provvedimenti relativi alla installazione o modifica degli impianti per telefonia cellulare e radiotelevisivi nonché i poteri di vigilanza e controllo . La Legge prevede la predisposizione del "Piano annuale di installazione e/o modifica degli impianti" e dei relativi "Piani stralcio comunali" che i soggetti gestori dei suddetti impianti devono predisporre e presentare rispettivamente alla Regione - Assessorato all'Ambiente - e contestualmente ai Comuni interessati entro il 31 marzo di ciascun anno . Per quanto riguarda il regime autorizzatorio, per arricchire ed incentivare la strumentazione pianificatoria territoriale ( piani e/o regolamenti) e per semplificare le procedure amministrative, è previsto che l'installazione degli impianti radiotelevisivi e per telefonia cellulare è subordinata alla Denuncia di Inizio Attività, se l'impianto è stato già assentito nel piano e/o regolamento comunale e comunque sempre previo parere sanitario favorevole e relativa documentazione tecnica allegata . In ogni caso al Comune è lasciata la facoltà si sottoporre l'impianto a concessione edilizia, quando presenta notevole impatto paesaggistico ed ambientale . La Valutazione di Impatto Ambientale, dopo le osservazioni del Commissario di Governo, è stata sostituita dalla procedura del parere sanitario preventivo dell'ARPA o del PMP territorialmente competente. Per quanto riguarda i divieti di installazione dei suddetti impianti, vengono salvaguardate le aree vincolate dalla legge n°490 del 29 ottobre 1999, quelle classificate di interesse storico-architettonico e di pregio storico, culturale e testimoniale . E' vietata, inoltre, l'installazione sui luoghi particolarmente sensibili (ospedali, case di cura e di riposo, scuole e asili nido ), mentre le distanze previste tra questi e i suddetti impianti sono state censurate nelle osservazioni del Commissario di Governo . L'ultima parte della Legge riguarda : l'istituzione del catasto regionale che conterrà la mappa degli impianti presenti sul territorio regionale, la disciplina di vigilanza e controllo affidata ai Comuni che potranno avvalersi del supporto tecnico dell'ARPA o del PMP o dell'ISPESL, le sanzioni amministrative graduate in relazione ai diversi casi di violazione della legge e il piano di risanamento che riguarda l'adeguamento degli impianti esistenti e la loro possibile delocalizzazione in siti idonei . I limiti di esposizione della popolazione a cui fa riferimento la Legge Regionale sono quelli previsti dal Decreto Ministeriale n. 381/98 sino all'emanazione dei decreti attuativi della Legge Quadro Nazionale . "Un ruolo fondamentale lo avrà la Giunta Regionale che - continua Francesco Tarantini - ha riservato a se numerose e importanti competenze che definirà con atto deliberativo entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente Legge . Quindi la validità della Legge Regionale approvata non potrà che dipendere da quello che stabilirà la Delibera di Giunta Regionale" . La Legambiente Puglia metterà a disposizione la sua pluriennale esperienza in materia di elettrosmog attivando, dall'entrata in vigore della Legge Regionale, uno sportello informativo sugli aspetti tecnici e giuridici inerenti l'inquinamento elettromagnetico rivolto ai cittadini e ai Comuni che dovranno districarsi fra le norme nazionali e le nuove norme regionale. UFFICIO STAMPA LEGAMBIENTE PUGLIA
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