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Vittoria!!! (No alla privatizzazione delle spiagge italiane!)
- Subject: Vittoria!!! (No alla privatizzazione delle spiagge italiane!)
- From: maribu <mrpol at inwind.it>
- Date: Mon, 25 Feb 2002 10:23:31 +0100
laRepubblica 20 febbraio 2002 La Camera ha abrogato un articolo della Finanziaria che consentiva la vendita del demanio pubblico a privati Le spiagge rimangono di tutti Abolita norma per la vendita Esultano gli ambientalisti: "Battute le lobby" ---------------------------------------------------------------------------- ---- ROMA - Le spiagge sono ancora di tutti. Ieri sera la Camera ha infatti votato l'abrogazione definitiva dell'articolo 71 della Finanziaria, una norma che prevedeva la cessione ai privati delle spiagge pubbliche e la cancellazione di fatto dell'abusivismo: il provvediemento votato ieri contiene una sorta di regola di retroattività, che annulla anche le eventuali vendite di qualche arenile a un gestore di stabilimenti balneari in questo lasso di tempo. La decisione è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni ambientaliste (tra cui Wwf, Italia nostra, Fai, Marevivo e Comitato per la bellezza) che hanno dato atto "alla maggioranza di aver contenuto alcune spinte interne che tentavano di mantenere almeno parte dell'articolo 71". La mobilitazione - argomentano gli ambientalisti in una nota - e gli appelli "hanno creato un argine contro le lobbies trasversali che si erano organizzate. Dai gestori degli stabilimenti balneari agli imprenditori di strutture turistiche ai proprietari di immobili abusivi realizzati sul demanio marittimo, un po' ovunque in Italia aveva preso vita un movimento sotterraneo teso ad approfittare della situazione creatasi". Il voto della Camera che, come già quello del Senato, non solo abroga l'articolo 71 ma lo rende retroattivo, pone oggi un punto di chiarezza definitiva alla vicenda. Partendo proprio da questo voto le associazioni ambientaliste ora chiedono che con determinazione si ricerchi e si costruisca la volontà politica per una decisione altrettanto chiara nei confronti di decine di migliaia di abusi non condonabili che sono stati realizzati nelle aree demaniali, una decisione che deve ribadire con forza il concetto cardine del nostro ordinamento secondo cui l'abusivismo edilizio non solo è un illecito amministrativo, ma anche penale. Cioè un reato. (20 febbraio 2002)
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