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Fabiocchi NEWS 7 Gen 2002
- Subject: Fabiocchi NEWS 7 Gen 2002
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Mon, 7 Jan 2002 16:32:34 +0100
-OGM: Cina pubblica i dettagli sulle nuove norme -USA: ONU condanna le esportazioni di sostanze chimiche -Foreste: la Cambogia sospende le operazioni di taglio -UNESCO: 31 nuovi siti dichiarati patrimonio dell'Umanita' -Arabia Saudita: Quando finira' il silenzio degli alleati? -ONU: Il 2002 e' l'anno dell'ecoturismo e delle montagne -Giappone: Barriera corallina distrutta per una base militare USA -Foreste: la Banca Mondiale approva il prestito alla Papua N. Guinea -WWF: In pericolo la Valle di Arreu nei Pirenei Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at inwind.it Pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana , www.ecplanet.net e www.informationguerrilla.org ; Archivi su www.verdinrete.it/verditoscana/fabionews/lenews.html *************** Se volete ricevere questa newsletter, potete iscrivervi mandando una email vuota a mailto:econotizie-subscribe at yahoogroups.com *************** Fabiocchi consiglia: http://ilmanifesto.gelma.net/ Archivio de Il Manifesto http://www.estinzioneumana.it Estinzione Umana Volontaria http://zmag.org/italy/ Z Magazine Italia *************** OGM: Cina pubblica i dettagli sulle nuove norme 7 Gennaio 2002 - Il Ministero dell'agricoltura cinese ha rivelato i dettagli delle nuove norme in materia di Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Secondo il comunicato pubblicato dal governo tutte le compagnie estere che esportano OGM in Cina dovranno ottenere un certificato di sicurezza che assicuri la non-pericolosita' (ad esseri umani, animali o all'ambiente) dei prodotti importati e certifichi che il paese esportatore sia quello in cui realmente e' prodotta la merce e che esso abbia condotto i test necessari a stabilire la pericolosita' del prodotto. Il certificato deve essere pronto prima che il contratto (con gli acquirenti cinesi) sia firmato. Inoltre tutti i carichi di OGM devono essere adeguatamente etichettati, altrimenti verranno rispediti indietro o distrutti. Tali norme entreranno in vigore il 20 marzo 2002. Fonte: REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Vedi anche http://www.verdinrete.it/verditoscana/fabionews/8giu.html USA: ONU condanna le esportazioni di sostanze chimiche 18 Dicembre 2001 - Fatma Zora Ouhachi-Vesely, la relatrice della Commissione sulle sostanze tossiche istituita dall'Alto Commissariato sui Diritti Umani (UNHCHR), ha condannato le esportazioni di sostanze chimiche tossiche degli USA verso paesi in via di sviluppo (PVS). Le stesse sostanze sono vietate negli USA. "Anche se una cosa non e' illegale, puo' comunque essere immorale" ha detto Vasely. Tra il 1996 e il 2000 gli USA hanno esportato 500,000 tonnellate di pesticidi identificati come pericolosi (o potenzialmente pericolosi) per la salute in quanto cancerogeni, gran parte di tali esportazioni e' andato nei PVS ed usato in agricoltura. Secondo l'ILO (International Labor Organization) dal 65 al 90% dei bambini che lavorano in Africa, Asia e America latina lavorano nel settore agricolo. Questi bambini sono esposti ai pesticidi nei campi e attraverso l'acqua che bevono. La relatrice Vasely sostiene che i pesticidi non sono adeguatamente etichettati e i consumatori dei PVS non vengono informati dei rischi che corrono. I funzionari del governo statunitense le hanno detto che spesso gli accordi di libero scambio (di fatto voluti e sostenuti dagli USA) impediscono di rifiutare l'esportazione di sostanze che vengono vietate (solo) a livello nazionale. Le ONG le hanno riferito che la domanda dai PVS di queste sostanze e' il risutato delle campagne promozionali che le multinazionali conducono in quei paesi. Inoltre i PVS non sono capaci di risolvere gli effetti negativi di queste sostanze sulla salute. Secondo Vasely, le sostanze tossiche ritornano negli USA tramite le importazioni di cibo da quei paesi. La Commissione e' stata istituita dall'UNHCHR per esaminare gli attuali trends sul trasferimento internazionale di materiali e conoscere il loro impatto sui diritti umani. Per maggiori info: http://www.unhchr.ch/html/menu2/7/b/mtow.htm Fonte: ENS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Foreste: la Cambogia sospende le operazioni di taglio, mentre 22 Dicembre 2001 - Il Primo Ministro della Cambogia, Hun Sen, spinto dalla critiche internazionali, ha annunciato la sospensione di tutte le operazioni di taglio delle foreste a partire dal 1 Gennaio 2002. Global Witness, l'ONG britannica che da anni si batte per i diritti umani e contro la deforestazione in Cambogia, plaude alla decisione e chiede che la moratoria diventi veramente effettiva e tutte le operazioni siano sospese. Global Witness chiede la sospensione e la cancellazione delle concessioni sin dal 1996 quando divento' evidente che le multinazionali erano responsabili della distruzione delle foreste cambogiane: unica risorsa economica del paese. Le multinazionali hanno saccheggiato la Camogia per anni ricorrendo alla corruzione dei politici, e a spese del paese e del suo popolo. Il paese starebbe molto meglio senza le multinazionali come dimostrato dall'alluvione del 2000 che e' stata la peggiore degli ultimi 70 anni e che, secondo l'ONU, sarebbe stata causata proprio dalla deforestazione generando danni pari a 156 milioni di dollari. Molto piu' di quanto la deforestazione abbia fatto guadagnare dal 1994 a 2000 ovvero 94 milioni di dollari. L'alluvione ha distrutto il 15% delle piantagioni di riso, un terzo delle strade, 3000 ponti, 1000 scuole e 170 centri di cure. La moratoria durera' finche' il governo non avra' riformato il settore. Fonte: Global Witness; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it UNESCO: 31 nuovi siti dichiarati patrimonio dell'Umanita' 13 Dicembre 2001 - L'UNESCO ha inserito 31 nuovi siti nella lista delle aree considerate Partimonio dell'Umanita'. La lista ora comprede 721 aree i 124 e per la prima volta compaiono Israele e Botswana. 25 dei nuovi siti sono di importanza culturale, 6 di interesse naturalistico. Inoltre si e' estesa l'importanza di 6 siti gia' presenti nella lista, tra cui la riserva delle isole Galapagos originariamente dichiarate patrimonio dell'Umanita' solo per importanza culturale, ed adesso anche per interesse naturalistico. La riserva comprende 133,000 km2 e nel suo genere e' la piu' estesa del Terzo Mondo. La lista e' disponibile a questo URL: http://www.unesco.org/whc Fonte: UNESCO; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Arabia Saudita: Quando finira' il silenzio degli alleati? 19 Dicembre 2001 - In un rapporto di 15 pagine, Human Rights Watch (HRW) ha ricordato la violazione di diritti umani fondamentali in Arabia Saudita. La famiglia regnante si dimostra intollerante verso qualsiasi opposizione politica, limita i diritti delle donne, la liberta' religiosa (sia per Musulmani che per non Musulmani) e la liberta' di espressione. HRW chiede l'immediata riforma del sistema politico e incita i partner commerciali dell'Arabia (USA, Giappone ed UE) ad usare il loro peso politico per spingere alla riforma. La mancanza di diritti umani in Arabia dovrebbe essere in cima dei rapporti bilaterali, e non ignorata in cambio del commercio di armi e petrolio. Fonte: Human Rights Watch; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it ONU: Il 2002 e' l'anno dell'ecoturismo e delle montagne Gennaio 2002 - Il 2002 e' stato designato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite come anno dell'eco turismo. Per maggiori info: http://www.uneptie.org/pc/tourism/ Le nazioni leader del settore sono Costa Rica, Ecuador e Madagascar. Quest'ultimo nel 1999 ha ricevuto 138,000 turisti di cui i due terzi venivano dall'ecoturismo, ed annualmente il numero dei visitatori aumenta del 15%. Secondo le organizzazioni ambientaliste locali ed internazionali l'eco turismo potrebbe contribuire a fermare la deforestazione in un paese tra i piu' poveri del mondo che ha gia' perso l'80% della copertura forestale originaria, mentre il resto sta per essere distrutto per dar spazio ai pascoli e ricavare legname da ardere necessari alla popolazione ridotta a miseria. Nel Masoala National Park i turisti pagano 8 dollari per accedere all'area protetta, e i ricavi vengono investiti in progetti di sviluppo delle comunita' locali e l'istruzione. I funzionari governativi che gestiscono il parco sostengono che il progetto sta funzionando e sta convincendo le comunita' sul fatto che anche non distruggendo le foreste si possono ottenere guadagni. Purtroppo l'eco turismo e' presente solo in pochi siti del Madagascar a causa della carenza di infrastrutture. E mentre in questi siti la deforestazione e' pressocche' nulla, al di fuori dei loro confini il taglio procede al ritmo di 200,000 ettari all'anno. Attualmente appena l'1.9% del Madagascar e' protetto da parchi nazionali. Gli agricoltori dicono di essere costretti a tagliare le foreste perche' non hanno soldi e nulla da mangiare. "Siamo consapevoli del danno che abbiamo fatto, ma non abbiamo altre alternative" dice uno di loro. Lo sviluppo dell'ecoturismo potrebbe contribuire a cambiare le condizioni della popolazione. L'Assemblea Generale dell'ONU ha desagnato il 2002 anche come l'anno delle montagne. La FAO fa notare come dei 27 conflitti attualmente esistenti, 23 si svolgano in regioni montuose. Secondo il direttore dell'Organizzazione e' urgente portare la pace in quelle aree, in quanto la pace e' la condizione fondamentale per garantire forniture di derrate alimentari e per avviare i progetti di sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite hanno proclamato l'anno delle montagne per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sull'importanza degli ecosistemi e del patrimonio culturale presenti sulle montagne. Kofi Annan ha detto che le immagini satellitari mostrano un'evidente perdita di copertura forestale in queste regioni. Le specie sono messe in pericolo dalla perdita di habitat e dai cambiamenti climatici, mentre le tradizioni e le conoscenze indigene stanno scomparendo. Le regioni montuose rappresentano il 50% delle riserve di acqua dolce mondiali, ma i fiumi vengono inquinati sempre di piu'. Fonti: UNEP; REUTERS; ENS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Giappone: Barriera corallina distrutta per una base militare USA 28 Dicembre 2001 - Il governo di Tokyo ha approvato la costruzione di una base militare aerea statunitense nell'isola di Okinawa. Secondo gli ambientalisti l'operazione comportera' la distruzione di una parte della barriera corallina. L'attuale aeroporto e' stato contestato per generare inquinamento acustico e Washington si era impegnata a trasferirlo. Ma con un referendum del 1997 i residenti bocciarono il traferimento proposto. Gli abitanti di Okinawa (che ospita meta' dei soldati statunitensi presenti in Giappone) chiedono da tempo che i militari americani lascino l'isola. Il governo regionale di Okinawa ha chiesto che la presenza dei soldati USA nell'isola non superi il 2015; ma per Washington questo e' un limite inaccettabile. Intanto Tokyo ha promesso ingenti investimenti all'isola se il governo locale permettera' la costruzione della base, ma i politici locali non vogliono trattare se prima non si stabilira' un limite alla presenza dei soldati americani nel loro territorio. Fonte: REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Foreste: la Banca Mondiale approva il prestito alla Papua N. Guinea 20 Dicembre 2001 - Nonostante l'opposizione degli ambientalisti e dei proprietari terrieri, la Banca Mondiale ha approvato un prestito di 17.36 mln di dollari e una donazione di 17 mln di dollari alla Papua Nuova Guinea. Il denaro sara' investito in un progetto per la conservazione di importanti ecosistemi forestali. Il prestito prevede come condizione la moratoria sulla concessione di nuovi tagli, ma secondo i proprietari terrieri e le ONG ambientaliste, ne' la World Bank ne' il governo di Port Moresby stanno rispettando tale condizione. Nulla e' stato fatto per fermare il taglio (illegale) di alberi, e l'espropriazione di terreni da parte dello stato e' continuata. Secondo alcune fonti molti proprietari sarebbero stati imprigionati e torturati. Fonte: Forests.org; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it WWF: In pericolo la Valle di Arreu nei Pirenei La Valle di Arreu, una delle ultime valli incontaminate dei Pirenei in Spagna, e' minacciata a causa dei piani che prevedono l'espansione degli impianti sciistici appartenenti alla societa' privata Baqueira-Beret. Il governo autonomo della Catalogna aveva incluso l'area nella lista delle proposte sui siti di Importanza Comunitaria, nell'ambito della Direttiva Europea sugli Habitat. Nonostante cio', ha deciso di ridurre di 25,000 ettari il sito proposto in modo da favorire l'espansione degli impianti sciistici. L'area ospita abeti e pini neri che sono l'habitat di specie rare come orsi bruni, gufi di Tengmalm e molti altri. Secondo il WWF-Spagna, il governo della Catalogna sta violando la direttiva sugli habitat che prevede che nelle aree proposte si realizzino solo progetti di interesse comune e a patto di non causare danni all'ecosistema. Per il WWF e' inaccettabile che il governo ceda ad una compagnia privata un'area incontaminata che essa potrebbe distruggere per interessi economici. Il WWF e altre ONG hanno presentato un progetto alternativo a quello della Baqueira-Beret che avrebbe un impatto di gran lunga minore. Per esprimere la vostra preoccupazione e' possibile mandare un'email di protesta tramite questo URL http://passport.panda.org/campaign/index.cfm?campaign=2109 Fonte: WWF Int.; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it
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