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Fabiocchi NEWS 2 Dicembre 2001
- Subject: Fabiocchi NEWS 2 Dicembre 2001
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at infinito.it>
- Date: Sun, 2 Dec 2001 16:56:32 +0100
-UNFPA: Rapporto ONU sullo stato della popolazione mondiale (2001) -ONU: Rifiutata richiesta irakena per indagine su uranio impoverito -Nucleare: Irlanda contro Gran Bretagna in tribunale ONU -Acqua: Vertice Internazionale a Bonn dal 3 al 7 Dicembre -FAO: La deforestazione continua ad un tasso altissimo -FAO: L'AIDS minaccia anche la biodiversita' del pianeta -OGM: Tracce di DNA transgenico nelle varieta' indigene di mais -Australia: Il paese distrugge 700,000 ettari di foreste e boscaglia l'anno -Verdi: 4.4% nelle elezioni in Australia, bene anche negli USA -Nepal: Multinazionali devono rimuovere 70 tonnellate di pesticidi obsoleti -WWF: Istituiti due nuovi parchi nazionali in Tunisia Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at Genie.it Pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana e www.ecplanet.net Archivi su www.verdinrete.it/verditoscana/fabionews/lenews.html ***************** Fabiocchi consiglia: http://medicalcannabis.it Uso terapeutico della cannabis; http://www.salvamondo.it Unicef, WWF ed Amnesty Int. per IL SALVAMONDO ***************** UNFPA: Rapporto ONU sullo stato della popolazione mondiale (2001) 8 Novembre 2001 - L'ONU ha pubblicato il rapporto sullo stato della popolazione mondiale. Secondo il rapporto, scaricabile dal sito dell'UNFPA (United Nations Population Fund) http://www.unfpa.org , le attivita' umane stanno alterando il pianeta ad un ritmo mai registrato in precedenza. La poverta' globale non puo' essere alleviata senza eliminare i danni ambientali causati tanto dall'aumento dei consumi quanto dalla crescita della popolazione. La popolazione mondiale e' raddoppiata rispetto al 1960 raggiungendo i 6.1 miliardi di individui, e si prevede crescera' fino a 9.3 miliardi nel 2050. Attualmente 2 miliardi di persone non hanno cibo e acqua potabile a sufficienza, mentre i terreni agricoli sono sempre piu' sotto pressione. Negli ultimi 70 anni la domanda di acqua e' cresciuta globalmente di 6 volte; entro il 2050 oltre 4.2 miliardi di individui vivranno in paesi che non saranno in grado di soddisfare i loro bisogni fondamentali. Ogni anno l'acqua sporca e le scarse condizioni igieniche uccidono 12 milioni di persone, mentre l'inquinamento dell'aria ne uccide 3 milioni. Il rapporto afferma che permettere alle donne di controllare la propria fertilita' porterebbe ad una minore crescita della popolazione allegerendo la pressione sull'ambiente. Per raggiungere questo obiettivo e' importante migliorare l'istruzione femminile che in molti paesi in via di sviluppo e' spesso carente, e bisogna coinvolgere maggiormente le donne nelle decisioni politiche. L'intera crescita della popolazione programmata avverra' nei paesi attualmente in via di sviluppo. I 49 paesi meno sviluppati triplicheranno la loro dimensione in 50 anni: dai 668 milioni di abitanti di oggi, passeranno ai 1.86 miliardi. Per soddisfare i bisogni alimentari degli 8 miliardi di individui che si aspettano abitare il pianeta nel 2025 sara' necessario raddoppiare la produzione di cibo e migliorarne la distribuzione. I paesi piu' ricchi del mondo, con il solo 20% della popolazione globale, sono responsabili dell'86% dei consumi; mentre il 20% piu' povero consuma solo un misero 1.3% delle risorse del pianeta. Un bambino nato nel Nord industrializzato lungo l'arco di tutta la vita consumera' ed inquinera' piu' di 30-50 bambini nati nel Sud. Circa il 60% della popolazione dei PVS e' carente di adeguate condizioni igieniche, il 30% non ha accesso ad acqua potabile e il 25% non possiede un'abitazione adeguata. Fonte: United Nations Population Fund (UNFPA); Traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it ONU: Rifiutata richiesta irakena per indagine su uranio impoverito 30 Novembre 2001 - Su pressione di Washington, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha respinto la richiesta dell'Iraq per uno studio sugli effetti dell'uranio impoverito come quello usato dall'esercito statunitense durante la guerra del Golfo. Il ministero della salute irakeno ha detto che i casi di cancro nelle aree bombardate sono aumentati da 6,555 del 1989 a 10,931 del 1997. 54 paesi hanno votato contro la richiesta, 45 a favore, gli altri 45 si sono astenuti. Su richiesta dell'Iraq, l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') ha iniziato quest'anno uno studio approfondito dugli effetti sanitari dell'uranio in Iraq. Baghdad ha citato gli studi affermando che le forze alleate hanno usato 944,000 'gusci' di uranio impoverito in Iraq. La risoluzione presentata dall'Iraq chiedeva al Segretario Generale Kofi Annan uno studio su tutti i paesi membri dell'ONU riguardo tutti gli aspetti degli effetti dell'uso degli armamemti ad uranio impoverito; il rapporto avrebbe dovuto essere presentato alla prossima assemblea generale. Fonte: REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Nucleare: Irlanda contro Gran Bretagna in tribunale ONU 19 Novembre 2001 - Il Tribunale Internazionale ONU sulla legge del mare ha aperto un caso legale in cui l'Irlanda chiede che il Regno Unito metta fine al trasporto di rifiuti radioattivi. Il sito nucleare di riprocessamento a Sellafield e' al centro delle controversie tra Irlanda e Gran Bretagna a causa dei rilasci quotidiani di rifiuti radioattivi nel mare d'Irlanda che causano la contamiazione della vita marina e preoccupano per gli effetti sulla salute umana. Il governo Irlandese assieme a molti altri governi e' molto preoccupato del trasporto di tali rifiuti da e verso Sellafield. L'Irlanda chiede al Tribunale di Amburgo l'emissione di misure provvisorie che sospenderebbero l'attivita' del sito di riprocessamento. Attualmete Sellafield conserva 70,000 kg di plutonio. Il Tribunale deve intervenire per impedirne il trasporto. Fonte: Greenpeace Int.; trad di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Acqua: Vertice Internazionale a Bonn dal 3 al 7 Dicembre Dal 3 al 7 Dicembre si terra' a Bonn un vertice internazionale sull'acqua. Secondo WaterAid, poco o nulla e' stato fatto per il miliardo di persone che non hanno accesso ad acqua potabile. L'accesso all'acqua e' un diritto umano fondamentale e non si sta facedo quasi niente per evitare che queste statistiche peggiorino. Il WWF chiede ai governi che si metta fine all'estrazione insostenibile dell'acqua dai fiumi transazionali. Stabilire programmi di gestione fluviale per questo tipo di fiumi aiutera' ad evitare dispute tra gli stati. E' necessario assicurare che l'acqua soddisfi prima i bisogni umani e le funzioni degli ecosistemi, e solo allora si puo' pensare anche alla domanda industriale ed agricola. Secondo il WWF, i governi dovrebbero pensare a vie alterative con cui soddisfare la domanda di energia e acqua, piuttosto che ricorrere sempre alla costruzione di dighe che comportano danni ambientali e sociali incalcolabili; mentre le agenzie internazionali per lo sviluppo dovrebbero stare attente ai progetti che intedono finanziare che potrebbero generare piu' danni di lungo termine che benefici a breve termine. Intanto il WWF denuncia che la diga Yacyreta in Argentina verra' alzata di 83 metri causando l'inondazione perenne di intere zone e la conseguente distruzione della palude Ibera, di foreste e delle case delle comunita' locali. Il Belize invece ha dato il via libera alla costruzione della diga Chalillo che inondera' 1,100 ettari di foresta vergine. A farne le spese saranno la selvaggina e il turismo sui cui si basa l'economia nazionale. Fonti: WaterAid; WWF Int.; ENS; trad di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it FAO: La deforestazione continua ad un tasso altissimo Novembre 2001 - Secondo il rapporto FAO sullo stato delle foreste mondiali, negli anni 90 il 94% della deforestazione globale e' avvenuta nelle aree tropicali del pianeta, specialmente in Africa e in America latina. Il rapporto afferma che la corruzione, la liberalizzazione dei mercati e la globalizzazione sono le principali ragioni per cui il taglio illegale delle foreste e' aumentato. La FAO spiega che il semplice divieto di sfruttare le foreste o la diminuzione delle operazioni di taglio non sono sufficienti a risolvere il problema e addirittura possono risultare dannosi per le comunita' locali. Inoltre tali misure spostano il problema di sovra-sfruttamento forestale in altri paesi. Per questo il rapporto suggerisce uno sfruttamento sostenibile delle aree forestali. Intanto il governo britannico ha annunciato che fara' certificare tutte le foreste statali in base ai principi di sfruttamento forestale sostenibile dell'FSC (Forest Stewarship Council). Si tratta di ben 8,000 km2 di foreste. Allo stato attuale l'FSC certifica 25 milioni di ettari i tutto il mondo, ed un accordo tra Banca Mondiale e WWF prevede che questa cifra salga a 200 milioni entro il 2005. Un nuovo accordo tra l'organizzazione ambientalista e la World Bank prevede la protezione del 40% dell'Amazzonia, anche se restano da definire i tempi per raggiungere tale obiettivo. Un'altra buona notizia viene dagli Amici della terra: l'agenzia ambientale del brasile (IBAMA) ha cancellato il progetto di un gasdotto lungo oltre 500 km che avrebbe dovuto attraversare il cuore dell'Amazzonia e di cui si sarebbe servita la compagia petrolifera statale Petrobras. Fonti: FAO; WWF Int.; Associated Press; FoE; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it FAO: L'AIDS minaccia anche la biodiversita' del pianeta 1 Dicembre 2001 - Secondo la FAO (Food and Agriculture Oragnisation) l'AIDS sta avendo un impatto devastante sull'agricoltura e la sicurezza alimentare, specialmente in Africa dove centinaia di migliaia di persone sono sieropositive e quindi troppo deboli per lavorare. L'altra ragione di tale disastro e' che intere generazioni, scomparendo prematuramente, non possono trasmettere ai piu' giovani le loro conoscenze sull'agricoltura tradizionale e sull'uso alimentare/terapeutico delle piante native. L'Africa e' la piu' colpita da questo punto di vista: infatti dei 13.2 milioni di bambini divetati orfani a causa della morte dei loro genitori sieropositivi, ben 12 milioni si trovano in quel continente, secondo UNAIDS. In questo modo, l'HIV sta erodendo le basi della sicurezza alimentare. Molti agricoltori trovano modi per adattare le loro piantagioni all'ambiente locale, ma appena essi muoiono, le loro scoperte li seguono. L'AIDS mette a rischio anche la biodiversita' perche' in tempi in cui c'e' poca forza lavoro le popolazioni preferiscono piantare poche varieta' per risparmiare tempo. La biodiversita', precisa la FAO, e' essenziale per combattere l'insicurezza alimentare e gli impatti devastanti dell'HIV. Per esempio molte piantagioni tradizionali richiedono meno dedizione delle verieta' commerciali in quanto hanno bisogno di meno imputs esterni (come fertilizzanti) e sono adattate all'ambiente locale. Pertanto possono essere d'aiuto in quelle aree in cui la forza lavoro e' gia' sotto stress. Questo permette alle popolazioni di risparmiare denaro per le medicine e altri beni essenziali. La diversificazione dell'agricoltura e' importante anche per fornire piu' nutrienti e prevenire l'attacco di insetti nocivi o malattie. Il ruolo delle donne e' centrale, infatti sono loro che si occupano dell'agricoltura di piccola scala, ma oggi soffrono di estrema vulnerabilita', discriminazione e aumento del carico di lavoro sulle loro spalle. L'AIDS ha aggravato questa loro condizione. Le donne conservano e gestiscono le riserve di semi, selezionano le piante piu' nutrienti per alimentare i loro bambini, e si prendono cura dei cicli di riposo dei terreni. Le loro conoscenze, trasmesse attraverso canzoni e miti per via orale costituiscono la base per la sicurezza alimentare. E' dunque necessario riconosce e appoggiare il lavoro delle donne per preservare la biodiversita' e le conoscenze indigene. Secondo la FAO, se non agiamo subito per promuovere la base di conoscenza indigena, molte comunita' rurali povere rischiano di essere abbandonate all'HIV e alla conseguente insicurezza alimentare. Fonte: FAO; Trad di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it OGM: Tracce di DNA transgenico nelle varieta' indigene di mais 30 Novembre 2001 - Secondo i ricercatori della University of California a Berkeley, alcune varieta' tradizionali di mais indigeno coltivate in regioni remote del Messico presentano contaminazioni di DNA transgenico. Nel 1998 il Messico vieto' la coltivazione di nuove piantagioni di mais trasgenico, ma l'importazione e' ancora legale. Gli USA esportano verso il Messico grandi quantitativi di mais Geneticamente Modificato. Il campo di mais biotech piu' vicino al luogo in cui sono stati prelevati i campioni di mais indigeno dista 100 km. Gli studiosi non sono dunque in grado di affermare se la contaminazione e' avvenuta prima della moratoria del 1998, ne' quale sia la fonte, ma e' certo che i geni del mais GM stanno contaminando le varieta' native che devono essere assolutamente protette. Lo studio e' stato pubblicato su Nature. Fonte: New Zealand Herald; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Australia: Il paese distrugge 700,000 ettari di foreste e boscaglia l'anno 21 Novembre 2001 - Ogni ora l'Australia distrugge foreste e boscaglia native equivalenti a 50 campi di calcio e si trova al quinto posto nella lista dei paesi che distruggono piu' terreni. E' quanto rivela un rapporto pubblicato da diversi gruppi ecologisti. Secondo lo studio, ogni anno l'Australia elimina 678,000 ettari di foreste e bascaglia, ovvero il 22% in piu' di quanto stimato in precedenza. La maggior parte del danno si verifica in due stati: Nuovo Galles del Sud e Queensland. Solo Brasile, Indonesia, Zambia e Sudan fanno peggio. I gruppi ambientalisti sostengono che se l'attuale tasso di distruzione di territorio aumentasse, il problema dell'alta salinita' potrebbe peggiorare. Le stime precedenti dicevano che gli ettari distrutti annualmente fossero 565,000. Fonte: Australian Conservation Foundation; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Verdi: 4.4% nelle elezioni in Australia, bene anche negli USA Novembre 2001 - Nelle elezioni federali australiane tenutesi l'11 Novembre i Verdi hanno piu' che raddoppiato il proprio elettorato. Dal 2.14% della precedente tornata elettorale, sono passati al 4.39% dei voti per la House of Rappresentatives. Per quanto riguarda il Senato, e' stato confermato il senatore Bob Brown che nel suo collegio in Tasmania ha ottenuto un raddoppio di voti, mentre la proclamazione di tre candidati e' ancora in sospeso. Nelle elezioni municipali, i Verdi statunitensi hanno guadagnato due seggi nelle citta' di Minneapolis (Minnesota) e New Haven (Connecticut). In totale le vittorie ottenute in queste minicipali sono state 26. Fonti: Australian Greens; Green Party of the United States; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Nepal: Multinazionali devono rimuovere 70 tonnellate di pesticidi obsoleti 2 ovemre 2001 - Greenpeace ha chiesto alle multinazionali produttrici di pesticidi la rimozione ed eliminazione di oltre 70 tonnellate di pesticidi obsoleti che esse hanno esportato ed abbandonato in Nepal nel corso degli ultimi 20 anni. Compagnie come Bayer, Shell, DuPont, Union Carbide e Monsanto hanno abbandonato i pesticidi in Nepal dopo che essi avevano raggiunto la data di scadenza o erano stati vietati in altri paesi. Queste multinazionali esportavano in Nepal i loro prodotti sotto forma di donazioni o scorte di "aiuti". Lo scorso mese attivisti provenienti da India, Germania e Gran Bretagna hanno passato 2 settimane vicino Kathmandu cercando di rendere sicuro un vecchio magazzino dove i pesticidi erano stati precedentemete immagazzinati nei loro contenitori adesso arrugginiti. Greenpeace dice che il tentativo di contenere le riserve dei pesticidi obsoleti e' andato a buon fine. L'operazione mirava a mettere al sicuro i veleni nei cotenitori per prepararli al trasporto verso i paesi di origine. Secondo l'organizzazione ecologista, il sito piu' pericoloso di Kathmandu contiene composti di organomercurio clorinato prodotti dalla Bayer che si e' piu' volte rifiutata di rimuovere i rifiuti nonostate le sollecitazioni del governo nepalese. Fonte: PANUPS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it WWF: Istituiti due nuovi parchi nazionali in Tunisia 30 Ottobre 2001 - Il presidente tunisino ha annunciato la creazione di due nuovi parchi nazionali (Zagouan National Park e Orbata National Park) e l'intenzione di migliorare la legislazione ambientale del paese. Il parco nazionale Zagouan, situato a 30 km da Tunisi, copre un'area di 2000 ettari e ospita le aquile dorate cosi' come una diversita' floreale molto ricca. Il parco Orbata copre 3000 ettari ed e' importante per specie rare come i mufloni. Il WWF approva la decisione, ma tiene a precisare che non e' sufficiente proteggere aree isolate per garantire la conservazione di lungo termine degli ecosistemi. La rete delle aree protette deve essere rafforzata e bisogna istituire intorno ad essa aree in cui promuovere la conservazione della biodiversita' integrata con lo sviluppo sostenibile in modo che le comunita' locali ne traggano beneficio. Fonte: WWF Mediterranean Programme Office; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it
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