Fabiocchi NEWS 2 Dicembre 2001



-UNFPA: Rapporto ONU sullo stato della popolazione mondiale (2001)
-ONU: Rifiutata richiesta irakena per indagine su uranio impoverito
-Nucleare: Irlanda contro Gran Bretagna in tribunale ONU
-Acqua: Vertice Internazionale a Bonn dal 3 al 7 Dicembre
-FAO: La deforestazione continua ad un tasso altissimo
-FAO: L'AIDS minaccia anche la biodiversita' del pianeta
-OGM: Tracce di DNA transgenico nelle varieta' indigene di mais
-Australia: Il paese distrugge 700,000 ettari di foreste e boscaglia l'anno
-Verdi: 4.4% nelle elezioni in Australia, bene anche negli USA
-Nepal: Multinazionali devono rimuovere 70 tonnellate di pesticidi obsoleti
-WWF: Istituiti due nuovi parchi nazionali in Tunisia
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at Genie.it
Pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana e www.ecplanet.net
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http://www.salvamondo.it Unicef, WWF ed Amnesty Int. per IL SALVAMONDO
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UNFPA: Rapporto ONU sullo stato della popolazione mondiale (2001)
8 Novembre 2001 - L'ONU ha pubblicato il rapporto sullo stato della
popolazione mondiale. Secondo il rapporto, scaricabile dal sito dell'UNFPA
(United Nations Population Fund) http://www.unfpa.org , le attivita' umane
stanno alterando il pianeta ad un ritmo mai registrato in precedenza. La
poverta' globale non puo' essere alleviata senza eliminare i danni
ambientali causati tanto dall'aumento dei consumi quanto dalla crescita
della popolazione. La popolazione mondiale e' raddoppiata rispetto al 1960
raggiungendo i 6.1 miliardi di individui, e si prevede crescera' fino a 9.3
miliardi nel 2050. Attualmente 2 miliardi di persone non hanno cibo e acqua
potabile a sufficienza, mentre i terreni agricoli sono sempre piu' sotto
pressione. Negli ultimi 70 anni la domanda di acqua e' cresciuta globalmente
di 6 volte; entro il 2050 oltre 4.2 miliardi di individui vivranno in paesi
che non saranno in grado di soddisfare i loro bisogni fondamentali. Ogni
anno l'acqua sporca e le scarse condizioni igieniche uccidono 12 milioni di
persone, mentre l'inquinamento dell'aria ne uccide 3 milioni. Il rapporto
afferma che permettere alle donne di controllare la propria fertilita'
porterebbe ad una minore crescita della popolazione allegerendo la pressione
sull'ambiente. Per raggiungere questo obiettivo e' importante migliorare
l'istruzione femminile che in molti paesi in via di sviluppo e' spesso
carente, e bisogna coinvolgere maggiormente le donne nelle decisioni
politiche. L'intera crescita della popolazione programmata avverra' nei
paesi attualmente in via di sviluppo. I 49 paesi meno sviluppati
triplicheranno la loro dimensione in 50 anni: dai 668 milioni di abitanti di
oggi, passeranno ai 1.86 miliardi. Per soddisfare i bisogni alimentari degli
8 miliardi di individui che si aspettano abitare il pianeta nel 2025 sara'
necessario raddoppiare la produzione di cibo e migliorarne la distribuzione.
I paesi piu' ricchi del mondo, con il solo 20% della popolazione globale,
sono responsabili dell'86% dei consumi; mentre il 20% piu' povero consuma
solo un misero 1.3% delle risorse del pianeta. Un bambino nato nel Nord
industrializzato lungo l'arco di tutta la vita consumera' ed inquinera' piu'
di 30-50 bambini nati nel Sud. Circa il 60% della popolazione dei PVS e'
carente di adeguate condizioni igieniche, il 30% non ha accesso ad acqua
potabile e il 25% non possiede un'abitazione adeguata. Fonte: United Nations
Population Fund (UNFPA); Traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

ONU: Rifiutata richiesta irakena per indagine su uranio impoverito
30 Novembre 2001 - Su pressione di Washington, l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite ha respinto la richiesta dell'Iraq per uno studio sugli
effetti dell'uranio impoverito come quello usato dall'esercito statunitense
durante la guerra del Golfo. Il ministero della salute irakeno ha detto che
i casi di cancro nelle aree bombardate sono aumentati da 6,555 del 1989 a
10,931 del 1997. 54 paesi hanno votato contro la richiesta, 45 a favore, gli
altri 45 si sono astenuti. Su richiesta dell'Iraq, l'OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanita') ha iniziato quest'anno uno studio approfondito dugli
effetti sanitari dell'uranio in Iraq. Baghdad ha citato gli studi affermando
che le forze alleate hanno usato 944,000 'gusci' di uranio impoverito in
Iraq. La risoluzione presentata dall'Iraq chiedeva al Segretario Generale
Kofi Annan uno studio su tutti i paesi membri dell'ONU riguardo tutti gli
aspetti degli effetti dell'uso degli armamemti ad uranio impoverito; il
rapporto avrebbe dovuto essere presentato alla prossima assemblea generale.
Fonte: REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

Nucleare: Irlanda contro Gran Bretagna in tribunale ONU
19 Novembre 2001 - Il Tribunale Internazionale ONU sulla legge del mare ha
aperto un caso legale in cui l'Irlanda chiede che il Regno Unito metta fine
al trasporto di rifiuti radioattivi. Il sito nucleare di riprocessamento a
Sellafield e' al centro delle controversie tra Irlanda e Gran Bretagna a
causa dei rilasci quotidiani di rifiuti radioattivi nel mare d'Irlanda che
causano la contamiazione della vita marina e preoccupano per gli effetti
sulla salute umana. Il governo Irlandese assieme a molti altri governi e'
molto preoccupato del trasporto di tali rifiuti da e verso Sellafield.
L'Irlanda chiede al Tribunale di Amburgo l'emissione di misure provvisorie
che sospenderebbero l'attivita' del sito di riprocessamento. Attualmete
Sellafield conserva 70,000 kg di plutonio. Il Tribunale deve intervenire per
impedirne il trasporto. Fonte: Greenpeace Int.; trad di Fabio Quattrocchi
fabiocchi at genie.it

Acqua: Vertice Internazionale a Bonn dal 3 al 7 Dicembre
Dal 3 al 7 Dicembre si terra' a Bonn un vertice internazionale sull'acqua.
Secondo WaterAid, poco o nulla e' stato fatto per il miliardo di persone che
non hanno accesso ad acqua potabile. L'accesso all'acqua e' un diritto umano
fondamentale e non si sta facedo quasi niente per evitare che queste
statistiche peggiorino. Il WWF chiede ai governi che si metta fine
all'estrazione insostenibile dell'acqua dai fiumi transazionali. Stabilire
programmi di gestione fluviale per questo tipo di fiumi aiutera' ad evitare
dispute tra gli stati. E' necessario assicurare che l'acqua soddisfi prima i
bisogni umani e le funzioni degli ecosistemi, e solo allora si puo' pensare
anche alla domanda industriale ed agricola. Secondo il WWF, i governi
dovrebbero pensare a vie alterative con cui soddisfare la domanda di energia
e acqua, piuttosto che ricorrere sempre alla costruzione di dighe che
comportano danni ambientali e sociali incalcolabili; mentre le agenzie
internazionali per lo sviluppo dovrebbero stare attente ai progetti che
intedono finanziare che potrebbero generare piu' danni di lungo termine che
benefici a breve termine. Intanto il WWF denuncia che la diga Yacyreta in
Argentina verra' alzata di 83 metri causando l'inondazione perenne di intere
zone e la conseguente distruzione della palude Ibera, di foreste e delle
case delle comunita' locali. Il Belize invece ha dato il via libera alla
costruzione della diga Chalillo che inondera' 1,100 ettari di foresta
vergine. A farne le spese saranno la selvaggina e il turismo sui cui si basa
l'economia nazionale. Fonti: WaterAid; WWF Int.; ENS; trad di Fabio
Quattrocchi fabiocchi at genie.it

FAO: La deforestazione continua ad un tasso altissimo
Novembre 2001 - Secondo il rapporto FAO sullo stato delle foreste mondiali,
negli anni 90 il 94% della deforestazione globale e' avvenuta nelle aree
tropicali del pianeta, specialmente in Africa e in America latina. Il
rapporto afferma che la corruzione, la liberalizzazione dei mercati e la
globalizzazione sono le principali ragioni per cui il taglio illegale delle
foreste e' aumentato. La FAO spiega che il semplice divieto di sfruttare le
foreste o la diminuzione delle operazioni di taglio non sono sufficienti a
risolvere il problema e addirittura possono risultare dannosi per le
comunita' locali. Inoltre tali misure spostano il problema di
sovra-sfruttamento forestale in altri paesi. Per questo il rapporto
suggerisce uno sfruttamento sostenibile delle aree forestali. Intanto il
governo britannico ha annunciato che fara' certificare tutte le foreste
statali in base ai principi di sfruttamento forestale sostenibile dell'FSC
(Forest Stewarship Council). Si tratta di ben 8,000 km2 di foreste. Allo
stato attuale l'FSC certifica 25 milioni di ettari i tutto il mondo, ed un
accordo tra Banca Mondiale e WWF prevede che questa cifra salga a 200
milioni entro il 2005. Un nuovo accordo tra l'organizzazione ambientalista e
la World Bank prevede la protezione del 40% dell'Amazzonia, anche se restano
da definire i tempi per raggiungere tale obiettivo. Un'altra buona notizia
viene dagli Amici della terra: l'agenzia ambientale del brasile (IBAMA) ha
cancellato il progetto di un gasdotto lungo oltre 500 km che avrebbe dovuto
attraversare il cuore dell'Amazzonia e di cui si sarebbe servita la compagia
petrolifera statale Petrobras. Fonti: FAO; WWF Int.; Associated Press; FoE;
trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

FAO: L'AIDS minaccia anche la biodiversita' del pianeta
1 Dicembre 2001 - Secondo la FAO (Food and Agriculture Oragnisation) l'AIDS
sta avendo un impatto devastante sull'agricoltura e la sicurezza alimentare,
specialmente in Africa dove centinaia di migliaia di persone sono
sieropositive e quindi troppo deboli per lavorare. L'altra ragione di tale
disastro e' che intere generazioni, scomparendo prematuramente, non possono
trasmettere ai piu' giovani le loro conoscenze sull'agricoltura tradizionale
e sull'uso alimentare/terapeutico delle piante native. L'Africa e' la piu'
colpita da questo punto di vista: infatti dei 13.2 milioni di bambini
divetati orfani a causa della morte dei loro genitori sieropositivi, ben 12
milioni si trovano in quel continente, secondo UNAIDS. In questo modo, l'HIV
sta erodendo le basi della sicurezza alimentare. Molti agricoltori trovano
modi per adattare le loro piantagioni all'ambiente locale, ma appena essi
muoiono, le loro scoperte li seguono. L'AIDS mette a rischio anche la
biodiversita' perche' in tempi in cui c'e' poca forza lavoro le popolazioni
preferiscono piantare poche varieta' per risparmiare tempo. La
biodiversita', precisa la FAO, e' essenziale per combattere l'insicurezza
alimentare e gli impatti devastanti dell'HIV. Per esempio molte piantagioni
tradizionali richiedono meno dedizione delle verieta' commerciali in quanto
hanno bisogno di meno imputs esterni (come fertilizzanti) e sono adattate
all'ambiente locale. Pertanto possono essere d'aiuto in quelle aree in cui
la forza lavoro e' gia' sotto stress. Questo permette alle popolazioni di
risparmiare denaro per le medicine e altri beni essenziali. La
diversificazione dell'agricoltura e' importante anche per fornire piu'
nutrienti e prevenire l'attacco di insetti nocivi o malattie. Il ruolo delle
donne e' centrale, infatti sono loro che si occupano dell'agricoltura di
piccola scala, ma oggi soffrono di estrema vulnerabilita', discriminazione e
aumento del carico di lavoro sulle loro spalle. L'AIDS ha aggravato questa
loro condizione. Le donne conservano e gestiscono le riserve di semi,
selezionano le piante piu' nutrienti per alimentare i loro bambini, e si
prendono cura dei cicli di riposo dei terreni. Le loro conoscenze, trasmesse
attraverso canzoni e miti per via orale costituiscono la base per la
sicurezza alimentare. E' dunque necessario riconosce e appoggiare il lavoro
delle donne per preservare la biodiversita' e le conoscenze indigene.
Secondo la FAO, se non agiamo subito per promuovere la base di conoscenza
indigena, molte comunita' rurali povere rischiano di essere abbandonate
all'HIV e alla conseguente insicurezza alimentare. Fonte: FAO; Trad di Fabio
Quattrocchi fabiocchi at genie.it

OGM: Tracce di DNA transgenico nelle varieta' indigene di mais
30 Novembre 2001 - Secondo i ricercatori della University of California a
Berkeley, alcune varieta' tradizionali di mais indigeno coltivate in regioni
remote del Messico presentano contaminazioni di DNA transgenico. Nel 1998 il
Messico vieto' la coltivazione di nuove piantagioni di mais trasgenico, ma
l'importazione e' ancora legale. Gli USA esportano verso il Messico grandi
quantitativi di mais Geneticamente Modificato. Il campo di mais biotech piu'
vicino al luogo in cui sono stati prelevati i campioni di mais indigeno
dista 100 km. Gli studiosi non sono dunque in grado di affermare se la
contaminazione e' avvenuta prima della moratoria del 1998, ne' quale sia la
fonte, ma e' certo che i geni del mais GM stanno contaminando le varieta'
native che devono essere assolutamente protette. Lo studio e' stato
pubblicato su Nature. Fonte: New Zealand Herald; trad. di Fabio Quattrocchi
fabiocchi at genie.it

Australia: Il paese distrugge 700,000 ettari di foreste e boscaglia l'anno
21 Novembre 2001 - Ogni ora l'Australia distrugge foreste e boscaglia native
equivalenti a 50 campi di calcio e si trova al quinto posto nella lista dei
paesi che distruggono piu' terreni. E' quanto rivela un rapporto pubblicato
da diversi gruppi ecologisti. Secondo lo studio, ogni anno l'Australia
elimina 678,000 ettari di foreste e bascaglia, ovvero il 22% in piu' di
quanto stimato in precedenza. La maggior parte del danno si verifica in due
stati: Nuovo Galles del Sud e Queensland. Solo Brasile, Indonesia, Zambia e
Sudan fanno peggio. I gruppi ambientalisti sostengono che se l'attuale tasso
di distruzione di territorio aumentasse, il problema dell'alta salinita'
potrebbe peggiorare. Le stime precedenti dicevano che gli ettari distrutti
annualmente fossero 565,000. Fonte: Australian Conservation Foundation;
traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

Verdi: 4.4% nelle elezioni in Australia, bene anche negli USA
Novembre 2001 - Nelle elezioni federali australiane tenutesi l'11 Novembre i
Verdi hanno piu' che raddoppiato il proprio elettorato. Dal 2.14% della
precedente tornata elettorale, sono passati al 4.39% dei voti per la House
of Rappresentatives. Per quanto riguarda il Senato, e' stato confermato il
senatore Bob Brown che nel suo collegio in Tasmania ha ottenuto un raddoppio
di voti, mentre la proclamazione di tre candidati e' ancora in sospeso.
Nelle elezioni municipali, i Verdi statunitensi hanno guadagnato due seggi
nelle citta' di Minneapolis (Minnesota) e New Haven (Connecticut). In totale
le vittorie ottenute in queste minicipali sono state 26. Fonti: Australian
Greens; Green Party of the United States; traduzione di Fabio Quattrocchi
fabiocchi at genie.it

Nepal: Multinazionali devono rimuovere 70 tonnellate di pesticidi obsoleti
2 ovemre 2001 - Greenpeace ha chiesto alle multinazionali produttrici di
pesticidi la rimozione ed eliminazione di oltre 70 tonnellate di pesticidi
obsoleti che esse hanno esportato ed abbandonato in Nepal nel corso degli
ultimi 20 anni. Compagnie come Bayer, Shell, DuPont, Union Carbide e
Monsanto hanno abbandonato i pesticidi in Nepal dopo che essi avevano
raggiunto la data di scadenza o erano stati vietati in altri paesi. Queste
multinazionali esportavano in Nepal i loro prodotti sotto forma di donazioni
o scorte di "aiuti". Lo scorso mese attivisti provenienti da India, Germania
e Gran Bretagna hanno passato 2 settimane vicino Kathmandu cercando di
rendere sicuro un vecchio magazzino dove i pesticidi erano stati
precedentemete immagazzinati nei loro contenitori adesso arrugginiti.
Greenpeace dice che il tentativo di contenere le riserve dei pesticidi
obsoleti e' andato a buon fine. L'operazione mirava a mettere al sicuro i
veleni nei cotenitori per prepararli al trasporto verso i paesi di origine.
Secondo l'organizzazione ecologista, il sito piu' pericoloso di Kathmandu
contiene composti di organomercurio clorinato prodotti dalla Bayer che si e'
piu' volte rifiutata di rimuovere i rifiuti nonostate le sollecitazioni del
governo nepalese. Fonte: PANUPS; trad. di Fabio Quattrocchi
fabiocchi at genie.it

WWF: Istituiti due nuovi parchi nazionali in Tunisia
30 Ottobre 2001 - Il presidente tunisino ha annunciato la creazione di due
nuovi parchi nazionali (Zagouan National Park e Orbata National Park) e
l'intenzione di migliorare la legislazione ambientale del paese. Il parco
nazionale Zagouan, situato a 30 km da Tunisi, copre un'area di 2000 ettari e
ospita le aquile dorate cosi' come una diversita' floreale molto ricca. Il
parco Orbata copre 3000 ettari ed e' importante per specie rare come i
mufloni. Il WWF approva la decisione, ma tiene a precisare che non e'
sufficiente proteggere aree isolate per garantire la conservazione di lungo
termine degli ecosistemi. La rete delle aree protette deve essere rafforzata
e bisogna istituire intorno ad essa aree in cui promuovere la conservazione
della biodiversita' integrata con lo sviluppo sostenibile in modo che le
comunita' locali ne traggano beneficio. Fonte: WWF Mediterranean Programme
Office; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it