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Re: a Taranto e a Genova si è combattuta una guerra: 744 morti a Genova, e a Taranto?
- Subject: Re: a Taranto e a Genova si è combattuta una guerra: 744 morti a Genova, e a Taranto?
- From: bruno antonio <bruno at aleph.it>
- Date: Wed, 14 Nov 2001 14:39:43 +0100
caro alessandro ecco un articolo che parla degli sviluppi, non si riesce a comprendere quanto positivi del caso genova dal lavoro repubblica la citta' e l'acciaio Addio alla cokeria a marzo si chiude NADIA CAMPINI IL 15 marzo del 2002 Cornigliano darà l'ultimo addio alla cokeria delle Acciaierie, che per tanti anni ha inquinato l'aria della delegazione, mentre l'altoforno continuerà a funzionare il più a lungo possibile, almeno fino a quando non sarà chiarita la sorte del progetto per la costruzione di un nuovo forno elettrico. La fine dell'impianto è stata sancita ieri pomeriggio da azienda e sindacati, in ossequio alla sentenza della Corte di Cassazione, ed è prevista da un accordo che tutela i 1avoratori: i 150 addetti della cokeria verranno reimpiegati all'interno dello stesso stabilimento e andranno sostanzialmente a coprire i vuoti che si sono aperti in organico con i pensionamenti per la legge sull'amianto. E' una soluzione evidentemente provvisoria, perché, come ha sottolineato ieri il presidente dell'Assindustria Stefano Zara, un altoforno in funzione senza cokeria è «un aborto tecnologico», nei quattro mesi che serviranno per arrivare alla chiusura completa e irreversibile dovranno arrivare la risposte sul futuro dello stabilimento siderurgico Ilva di Cornigliano. Entro fine mese è attesa la valutazione di impatto ambientale sul forno elettrico e Claudio Riva, consigliere delegato del gruppo, sembra abbastanza ottimista. «Se ci sarà data una risposta - spiega - penso che non potrà essere una risposta semplicemente negativa, ma sarà piuttosto una risposta articolata e complessa, ovviamente con delle prescrizioni e indicazioni. Aspettiamo quindi di sapere in che termini e che cosa si può fare e poi ci daremo da fare per ottemperare a quanto prescritto nella Via». E' evidente comunque che il responso della Via sarà discriminante sull'evoluzione futura della situazione. Se il giudizio sarà positivo con prescrizioni, a quel punto si metterà in moto il processo già previsto dall'accordo di programma, che dovrebbe portare, anche se con due anni di ritardo, allo spegnimento dell'altoforno e alla sua sostituzione con il forno elettrico. In caso contrario lo sbarramento al forno elettrico farebbe saltare definitivamente l'accordo di programma. Nel frattempo la sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato il decreto di sequestro della cokeria, ha fatto precipitare la situazione. La drammatizzazione che si temeva comunque non c'è stata. Ieri all'Associazione Industriali Claudio Riva ha incontrato i sindacati, Fim, Fiom e Uilm, e le Rsu, e ha dato la sua disponibilità ad utilizzare la mobilità interna per i 150 lavoratori della cokeria che dovrà chiudere. Su queste basi è stata raggiunta l'intesa, accettata e firmato da tutte le parti. Il verbale di accordo spiega che «i tempi tecnici per la fermata in sicurezza dell'intero impianto di cokeria saranno di circa quattro mesi, con impatto sugli assetti organizzativi a partire dal sessantesimo giorno». Nel documento le parti puntano il dito contro la mancata attuazione dell'accordo di programma e si danno atto che solo «una rapidissima approvazione del piano industriale», e in sostanza del forno elettrico, può risolvere i problemi occupazionali, ma in attesa delle risposte sul progetto verrà mantenuto in funzione l'altoforno e «l'azienda esaminerà tutte le opzioni tecniche e produttive con l'obiettivo di prolungarne il più possibile la marcia». Come lo ha spiegato lo stesso Riva. «Fino al sessantesimo giorno la produzione ne risentirà solo in modo limitato - ha detto - poi si ridurrà progressivamente fino a fermarsi del tutto, noi utilizzeremo prima il coke che abbiamo in stock e successivamente, se sarà necessario, potremmo ricorrere al coke importato da fuori». In questi quattro mesi toccherà comunque alle istituzioni fare la loro parte e dare in fretta le risposte sulla Via e sul piano industriale. ---------------------------------------------------------------- Antonio Bruno vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova Altro Polo - Sinistra Verde 0339 3442011 bruno at aleph.it antonio.bruno at katamail.com
- References:
- a Taranto e a Genova si è combattuta una guerra: 744 morti a Genova, e a Taranto?
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
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