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SOS ambiente rivolto al Quirinale.
- Subject: SOS ambiente rivolto al Quirinale.
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at infinito.it>
- Date: Fri, 27 Jul 2001 11:57:03 +0200
SOS ambiente rivolto al Quirinale. www.wwf.it Gli ambientalisti chiedono un incontro sui Disegni di Legge che scardinano la tutela ambientale. Per Natale il Governo prepara un regalo ad inquinatori e costruttori abusivi: nessun controllo turberà più le loro attività illecite. Il Governo la chiama semplificazione e nel pacco-dono ha inserito anche grandi infrastrutture "finalmente libere" dall'ostacolo della Valutazione di Impatto Ambientale. Magari saranno inutili o pericolose, l'importante è che si facciano in fretta e senza controlli. Questi i risultati paradossali che spingono il Senato ad accelerare sui disegni di legge presentati dal Governo per la cosiddetta emersione del lavoro nero e per la legge obiettivo (DDL 373-374). Il WWF Italia, Italia Nostra, il FAI ed il Comitato per la Bellezza hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Repubblica Ciampi ed al Presidente del Consiglio Berlusconi per denunciare le gravissime ripercussioni ambientali delle nuove norme. Nelle lettere, sottoscritte da Fulco Pratesi, Desideria Pasolini dall'Onda, Giulia Maria Mozzoni Crespi e Vittorio Emiliani, si chiede di approfondire temi "che sono stati visti più sotto il profilo degli interessi economici e delle produzioni che non per l' interesse pubblico della tutela e della salvaguardia". Le associazioni sollevano anche dubbi di ordine costituzionale per la dichiarata volontà del Governo di introdurre con legge delega una amnistia dei reati ambientali (seppur quelli cosiddetti formali o di pericolo, cioè di prevenzione); dubbi anche sulla conformità delle direttive europee sulla Valutazione d'Impatto Ambientale e sullo Smaltimento dei rifiuti. Preoccupazione anche per le 220 associazioni non governative riunite sotto Europa Nostra che dagli altri paesi della Comunità seguono con apprensione questo processo di deregulation. Le ragioni degli ambientalisti, raccolte in 10 brevi risposte realizzate con l'aiuto dei Magistrati Gianfranco Amendola e Maurizio Santoloci, sono consultabili su internet all'indirizzo www.italianostra.org/DecalogoNero o www.wwf.it. "Questi provvedimenti evidenziano la non conoscenza delle questioni ambientali, ma il Governo non è disponibile al confronto" ha dichiarato Gaetano Benedetto, responsabile dei Rapporti Istituzionali del WWF "Abbiamo chiesto di documentare come sia possibile in materia ambientale abrogare obblighi formali senza esporre a pericolo il territorio, i beni naturali, la salute: nessuna risposta da parte del Governo. Parlano di semplificazione ma preparano la deregulation. Questo Governo è ancora legato al cemento ed al consumo del territorio: su risanamento, restauro e messa in sicurezza del territorio non ha il più vago progetto. Si parla di opere pubbliche con la stessa impostazione degli anni '60, con capitali privati e con concessioni ultratrentennali". "Il nuovo esecutivo sembra chiudere gli occhi di fronte all'immenso valore del nostro paesaggio - ha dichiarato Vittorio Emiliani, Presidente del Comitato per la Bellezza - Se si dichiara di voler essere attenti all' economia e allo sviluppo non si dovrebbero allora dimenticare i 25 mila miliardi di fatturato e i due milioni di occupati che gravitano intorno al turismo. Qualcuno ancora pensa che tutelare le bellezze italiane non sia economicamente vantaggioso?". "Ci si chiede perche' un Governo che vorrebbe rappresentare una rottura col passato abbia scelto come esordio in Parlamento la presentazione di un condono-amnistia in materia di lavoro nero e di reati ambientali - ha dichiarato l'avvocato Ezio Antonini, consigliere del FAI - Se si tratta per esplicito riconoscimento di adempiere ad una promessa elettorale, perche' ripagare in modo cosi' frettoloso e prioritario categorie come gli evasori fiscali e previdenziali, gli inquinatori ambientali, i costruttori insofferenti dei vincoli urbanistici e simili?". Ecco in sintesi cosa chiedono i disegni di legge sotto accusa: Settore Infrastrutturale: IL GOVERNO CHIEDE CARTA BIANCA In tema di infrastrutture il Governo chiede delega a "riformare le procedure per la V.I.A" ma senza precisare i criteri; chiede, inoltre, nuove procedure semplificate per l'approvazione di "varianti migliorative" ai progetti senza definire alcun limite, ad esempio, in termini di aumento di volumetria o modifica dei tracciati. Falsa la relazione introduttiva che parla di blocco trentennale delle opere pubbliche. E falsi i dati sulla Valutazione d' Impatto Ambientale che nel nostro Paese ha dato esito positivo nell'82% dei casi e che - per obbligo comunitario - deve rimanere procedura separata da quella amministrativa e politica. . Settore Edile: EDIFICI STORICI SOTTRATTI ALLE SOPRINTENDENZE E CONSEGNATI AL BRICOLAGE Il Segretario Generale di Italia Nostra, Gaia Pallottino, giudica pericolosa la liberalizzazione delle ristrutturazioni di immobili: "Non si riconoscono forme di tutela per gli immobili di interesse storico, che potranno essere demoliti o modificati con una semplice dichiarazione di inizio attività, in contrasto con il Testo unico sui Beni Culturali. Una norma pericolosa, inoltre, per l'incolumità pubblica: si autorizza la costruzione di volumi aggiuntivi senza valutare le pessime condizioni del patrimonio edilizio italiano." Settore Rifiuti: SMANTELLATI I CONTROLLI, LE ECOMAFIE RINGRAZIANO Dal 1991 la UE ha l'obiettivo di controllare i rifiuti "dalla culla alla tomba". A questo servono i registri e le autorizzazioni che il governo Berlusconi ha deciso di sopprimere, a beneficio delle imprese. "Scompare, ad esempio, l'obbligo di comunicare quanti rifiuti, inclusi quelli pericolosi, sono stati prodotti in un anno: lo Stato non sara' piu' in grado di verificare se un'azienda ha smaltito legalmente i propri rifiuti poiche' mancheranno i dati sulla corrispondenza tra quelli prodotti e quelli smaltiti. Uno schiaffo alle imprese che agiscono legalmente con prevedibili i danni all'ambiente e alla salute pubblica" ha dichiarato Gianfranco Amendola, consigliere del WWF Italia e di Italia Nostra. IN ALLEGATO: IL "DECALOGO NERO" SUI NUOVI DISEGNI DI LEGGE 373-374 Roma, 26 luglio 2001 Ufficio Stampa WWF Italia - tel. 06-84497377 o 329-8315725 Ufficio Stampa Italia Nostra - tel. 06-8440631 o 338-8878816
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