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cokeria, avviso di garanzia a Riva
- Subject: cokeria, avviso di garanzia a Riva
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 28 Jun 2001 11:23:06 +0200
COMUNICATO STAMPA 1. COME SI E' ARRIVATI. L'avviso di garanzia a Emilio Riva e ad altri due dirigenti Ilva, nonché l'affidamento forse proprio stamattita di una perizia sulla cokeria, sono una svolta importante a testimonianza della gravità della situazione e dell'impegno con cui la Procura della Repubblica di Taranto sta affrontando il grave problema dell'inquinamento a Taranto, da cui dipende il raddoppio dei tumori negli ultimi trent'anni nel capoluogo jonico. Gli avvisi di garanzia (in base all'articolo 437 del Codice Penale, "omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro") arrivano dopo una lunga campagna di informazione e di denuncia partita a gennaio e che ha coinvolto la parte più sensibile della città, in primo luogo le associazioni ambientaliste e quei giornalisti che hanno saputo cercare le informazioni e fare buone inchieste. Il sindaco di Taranto e i consiglieri comunali e regionali più attenti hanno lavorato bene nelle istituzioni, bilanciando egregiamente la resistenza di quelle forze opache che ancora fanno resistenza nelle istituzioni. 2. LE DIFFICOLTA' DI CONTROLLO. Il pool di magistrati della Procura - Franco Sebastio, Maurizio Carbone, Alessio Coccioli e Remo Epifani - avrà di fronte un compito gravoso e complesso in quanto dovrà accertare, cosa non semplice, l'inquinamento della cokeria nelle condizioni di lavoro "più gravose", ossia quando la cokeria emette più sostanze cancerogene. Cosa non semplice dato che, durante le ispezioni, gli impianti possono essere mandati "in depressione" (1), riducendo al minimo le emissioni e facendo risultare valori inferiori rispetto a quelli registrabili durante i momenti critici in cui si registrano i micidiali "picchi" di benzoapirene cancerogeno. La perizia necessiterà pertanto di un controllo degli impianti e non solo delle emissioni, quindi anche di competenze, oltre che chimiche, anche tecnologiche sulla conduzione della cokeria. 3. IL "TAVOLO NAZIONALE". Il problema cokerie è un problema nazionale. A Piombino, in conseguenza ad un'ordinanza del sindaco, la cokeria lì presente (di proprietà dell'industriale Lucchini) sta ricostruendo l'impianto "secondo la miglior tecnologia disponibile", realizzando un progetto che dovrà concludersi entro il 2002, con una riduzione dell'inquinamento stimata attorno al 90% della situazione attuale. Va notato che a Piombino il miglioramento della qualità dell'aria non deriverà solo dal piano di ricostruzione dell'impianto di cokeria, ma anche da altri importanti interventi, come la realizzazione del nuovo impianto di aspirazione fumi di acciaieria primario e secondario, con un nuovo e più efficiente sistema di abbattimento delle polveri. E' opportuna a questo punto una considerazione sul "tavolo nazionale" da più parti invocato per la questione delle cokerie di Taranto e di Genova. Il "tavolo nazionale" è necessario per predisporre interventi di tutela e riconversione occupazionale, ma guai se si trasformasse in un tavolo di tutela dei profitti di Riva, che sono abbondanti e che superano i mille miliardi annui a causa della mancata manutenzione sugli impianti. Francamente non è proponibile che a Piombino Lucchini investa a spese sue e a Taranto Riva lo faccia a spese dello Stato, ossia di noi contribuenti (2). Sarebbe veramente grottesco se la mobilitazione ambientalista producesse alla fine un vantaggio per Riva a scapito di Lucchini: dove andrebbe a finire la "par condicio" fra industriali? 4. I MANCATI CONTROLLI. A Piombino si sta inoltre potenziando la rete di rilevamento della qualità dell'aria per incrementare le sette stazioni di rilevamento dell'Enel, alle quali si aggiungono quattro stazioni chimiche istallate dalla Provincia di Livorno, e due ulteriori punti di misura collocati dall'Arpat. Tutto ciò non può che far riflettere sulle differenze fra Provincia di Livorno e Provincia di Taranto e fra Regione Toscana e Regione Puglia. La Procura della Repubblica non può surrogare il ruolo delle istituzioni che sono preposte al controllo dell'inquinamento. Ed è quindi urgente che la Provincia di Taranto dia disposizioni per controlli continuativi sul benzoapirene della cokeria - facendone in città la "mappa" e tracciandone le dinamiche sul sito urbano - sul modello di quanto compie ad esempio la Provincia di Genova, la cui documentazione oggi è stata da noi consegnata alla Procura della Repubblica. Per contribuire alle indagini PeaceLink ha infatti consegnato alla Procura il rapporto della Provincia di Genova ("centro operativo provinciale - sistemi di monitoraggio e controllo riuschi") appositamente realizzato sulla cokeria di Cornigiano (Genova), al fine di offrire un dossier di raffronto con la cokeria di Taranto. 5. IL DESTINO DELL'ILVA. Infine una considerazione sull'ILVA e sul suo futuro. La mancanza di interventi di manutenzione da parte di Riva rivelano il suo disegno occulto: andare verso la rottamazione dell'impianto. Questa prospettiva - se ben percepita a livello cittadino e sindacale - rende oggi necessaria non meno ma più pressione sull'ILVA perché adegui gli impianti alle norme di sicurezza e li ricostruisca moderni ed ecocompatibili, altrimenti fra pochi anni - ad impianti ormai consunti ed ormai ottenuti tutti i profitti che si potevano spremere da un impianto privo di manutenzione - Riva se ne andrà da Taranto burlandosi di tutti e dicendo: ma come, non l'avevate capito? Alessandro Marescotti presidente di PeaceLink www.peacelink.it www.taras.it ---- (1) "Senza centraline, le ispezioni non hanno alcuna efficacia. “Se arriva un controllo, per arrivare dai cancelli alla cokeria ci vuole del tempo. Allora arriva una telefonata dall’alto: si abbassano i livelli del gas, il camino si mette in pausa, tutto l’impianto viene mandato in depressione. Quindi sembra tutto a posto, una volta che se ne vanno, basta spingere i pulsantini”. Di notte si recupera, la produzione aumenta, perché è più difficile che ci siano dei controlli. “All’interno della cokeria, nonostante le promesse di messa in regola, nell’ultimo mese non è successo niente: gente che ancora ci lavora mi ha detto che fanno sempre così, che mandano tutto in depressione. Non ci sono direttive dall’alto che dicono di riparare o di mettere in ordine". Intervista ad un operaio della cokeria, realizzata da Alessandro Leogrande (l'Unità del 21/5/01) con la collaborazione di Ornella Bellucci di Primaveraradio Taranto. (2) Questo ragionamento non implica ovviamente la rinuncia all'uso della normativa nazionale a fini di bonifica ambientale, quali gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e recupero ambientale di interesse nazionale così come previsto dalla Legge 426/98. Il territorio comunale di Piombino, assieme ad altri dodici realtà comunali, è infatti rientrato nell'ambito della ripartizione dei finanziamenti nazionali stanziati dal Ministero dell'Ambiente per i primi interventi di recupero ambientale.
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