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comunicato MobiliTebio
- Subject: comunicato MobiliTebio
- From: "AlessandroGimona"<agimona at libero.it>
- Date: Tue, 9 May 2000 11:14:32 +0200
Un "assedio culturale" è ciò che la 'rete di Lilliput' si propone di fare contro "TEBIO" la fiera internazionale delle biotecnologie che si terrà a Genova. Il senso di questo "assedio culturale" è ben chiaro se pensiamo che lo slogan della fiera 'Informarsi è naturale' nasconde in realtà la volontà di TEBIO di fungere da vera e propria vetrina per l'attività delle grandi multinazionali che lavorano nel settore delle manipolazioni genetiche. In questo senso gli organizzatori hanno voluto organizzare l'incontro tra multinazionali e rappresentanti del governo italiano il 25 maggio per far sì che l'Italia spinga di più sull'applicazione industriale delle manipolazioni genetiche. Per questo la "rete di Lilliput", con le moltissime altre realtà che aderiscono al Coordinamento Mobilitebio sarà a Genova il 25 maggio per manifestare il proprio pieno dissenso dall'applicazione in campo industriale delle manipolazioni genetiche. Come ben sintetizzato dal primo punto della piattaforma di mobilitazione contro TEBIO noi chiediamo "La libertà di decidere democraticamente del nostro futuro e della nostra qualità della vita, rivendicando pienamente i nostri diritti fondamentali alla salute, all'integrità dell'ambiente ed all'informazione e facendo prevalere il bene comune sulle regole del mercato e del profitto". Se pensiamo che ogni giorno gli organismi geneticamente modificati: Permettono alle grandi imprese multinazionali di impadronirsi del dirito di proprietà sulla vita (attraverso il diritto di brevetto su qualsiasi forma vivente); Mettono in discussione la possiilità di sopravvivenza di almeno 1 miliardo e mezzo di persone nel Sud del Mondo che ancora oggi sopravvivono grazie alla possibilità di riutilizzare i semi delle proprie coltivazioni (possibilità cinicamente messa in discussione per il diritto di proprietà delle multinazionali che continuano a studiare la possibilità semi sterili che non possono essere riutilizzati); Che lo sviluppo delle manipolazionio genetiche sta mettendo ancor più a rischio il patrimonio di 'biodiversità' e l'integrità ambientale della terra; Che gli Organismi Geneticamente Modificati mettono a rischio la salute dei consumatori in tutto il mondo costringendoli nel ruolo di 'cavie' dei loro effetti sulla salute umana e sull'ambiente Allora si capisce perchè molto più coerentemente noi riteniamo che di fronte allo sviluppo delle biotecnologie lo slogan debba essere "Ribellarsi è naturale" e perchè la Rete di Lilliput sarà in piazza a Genova il prossimo 25 maggio per contestare TEBIO e promuoverà in tutta Italia iniziative di controinformazione contro le manipolazioni genetiche ed il diritto di proprietà sulla vita delle grandi imprese dal 18 al 20 maggio prossimi. p. La "Rete di Lilliput" Fabio Lucchesi La "Rete di Lilliput per un'economia di giustizia" è un coordinamento formato da 16 associazioni e campagne nazionali e da diverse centinaia di gruppi locali. E' tra i promotori della mobilitazione contro TEBIO. Le associazioni nazionali promotrici di Lilliput sono: Campagna "Chiama l'Africa" Campagna "Sdebitarsi" COCORICO Centro Nuovo Modello di Sviluppo Campagna "Dire mai al M.A.I." - Stop Millennium Round" CTM Altromercato Nigrizia Campagna per la riforma della Banca Mondiale Mani Tese AIFO Bilanci di Giustizia Pax Christi Beati i costruttori di pace WWF Rete Radiè Resch Associazione Botteghe del Mondo
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