comunicato mobilitebio



A tutti i gruppi locali della "rete di Lilliput" ed alle realtà 
interessate.
  Con questo messaggio che preannuncia la mobilitazione contro "TEBIO" 
inauguriamo
  ufficialmente la lista di "ALERT" della "rete di Lilliput".
  Come probabilmente già saprete dal 24 al 26 del prossimo mese di 
maggio si terrà
  a Genova "TEBIO" fiera internazionale delle biotecnologie."TEBIO" sarà 
una
  vetrina per le grandi multinazionali che controllano il settore delle
  biotecnologie ed un tentativo per lanciare in grande scala un mercato 
italiano
  per i prodotti geneticamente modificati. 
  La "rete di Lilliput" ha già da tempo deciso (raccogliendo la proposta 
della
  "rete" ligure) di fare di questo momento una scadenza di mobilitazione 
contro i
  pericoli e le ingiustizie  causati a livello mondiale dalle 
manipolazioni
  genetiche.
  Oltre ad aderire ufficialmente a "MOBILITEBIO" (il coordinamento 
nazionale che
  promuovere le iniziative genovesi) la "rete di Lilliput" vuole 
coinvolgere tutti
  i gruppi locali che fanno parte della "rete" nella mobilitazione di 
Genova.
  Ci sembra perciò utile fin d'ora riepilogare i diversi momenti in cui 
si
  articoleranno le iniziative contro la fiera delle biotecnologie.
  Innanzitutto il momento centrale delle iniziative sarà 
  giovedì 25 maggio (il giorno è stato scelto perchè nel programma della 
fiera in
  quel giorno è previsto un confronto tra multinazionali del biotech e
  rappresentanti del governo italiano sul futuro della manipolazione 
genetica) che
  vedrà una manifestazione, il più possibile colorata, pacifica, 
biodiversa ma
  decisa ad affermare il nostro rifiuto delle manipolazioni genetiche. 
Chiediamo
  fin d'ora a tutti i gruppi locali di partecipare a questo momento 
comune di
  mobilitazione che probabilmente prevederà un presidio alla mattina 
davanti
  all'ingresso della fiera ed una manifestazione il pomeriggio. 
Ovviamente vi
  faremo sapere presto in maniera più dettagliata le modalità 
organizzative e di
io per tutto il giorno si terrà invece, sempre a Genova, 
un
  contro-convegno sui rischi ed i problemi ambientali e sociali causati 
dalle
  biotecnologie in tutto il mondo. Sarà un momento importante per 
affermare le
  ragioni di chi si oppone, anche in questo campo, alla globalizzazione 
delle
  multinazionali. Al convegno, organizzato dal comitato "MOBILITEBIO" 
dovrebbe
  sicuramente partecipare Vandana Shiva e speriamo anche molti altri
  rappresentanti dei movimenti anti-biotech a scala mondiale;
  infine nella settimana precedente "TEBIO" (dal15 al 20 maggio) 
invitiamo tutti i
  gruppi locali a svolgere iniziative di controinformazione e 
mobilitazione sul
  proprio territorio sotto il comune slogan "Biotecnologie? Ribellarsi è
  naturale!". Nella prossima settimana cercheremo di farvi avere 
proposte e
  materiali per le iniziative che ogni gruppo potrà programmare. Fin 
d'ora si
  potrebbe pensare ad un volantino di denuncia delle aziende che 
utilizzano
  materie prime geneticamente modificate per i propri prodotti (vedi 
materiale
  prodotto da Greenpeace) e dell'impoverimento che l'utilizzo di sementi
  modificate sta già causando nei paesi sottosviluppati (vedi anche la 
recente
  decisione della comunità europea nei confronti del possibile utilizzo 
di OGM
  nella produzione di cioccolato)  ad occupazioni simboliche dei campi 
dove nelle
  varie regioni italiane si sperimentano biotecnologie (l'elenco delle
  coltivagioni sperimentali di ogm è reperibile al sito
  www.rfb.it/comuni.liberi.ogm della campagna "comuni antitransgenici), 
alla
  proposta di ordini del giorno di adesione dei vari enti locali alla 
campagna
  "comuni antitrangenici" ed alla mobilitazione contro TEBIO.....e 
quant'altro la
  fantasia ci potrà suggerire.

  Vi inviamo fin d'ora un appello della "rete di Lilliput" contro Tebio 
(con
  l'indicazione anche di una serie di richieste specifiche della nostra
  mobilitazione) che vorremmo faceste circolare il più possibile da 
subito
 vostre realtà locali e che ci ritornaste ai nostri indirizzi 
(amfut at tin.it,
  vmagnani at racine.ra.it) con l'indicazione dei gruppi e delle persone 
che vi
  aderiscono e che sono disponibili a ia che la loro applicazione pone. 
Su questa
  linea di 'marketing occulto' si muove anche il programma di "TEBIO". 

  La riflessione sulle biotecnologie, ispirandosi al "principio 
precauzionale"
  (non ammettere al libero commercio ciò che non è dimostrato essere 
innocuo)
  stabilito a chiare lettere nel Vertice Mondiale sull'Ambiente di Rio 
de Janeiro
  nel 1992 e ribadito nella conferenza internazionale sulla biodiversità 
di
  Montreal nel 1999, dovrebbe essere invece basata su alcune 
considerazioni
  ineludibili:


      a.. E' difficile, se non impossibile, prevedere gli innumerevoli 
effetti
  delle ricadute sulla salute e sull'ambiente delle manipolazioni 
genetiche; 


      b.. L'omologazione genetica indetta dalle biotecnologie applicate 
su scala
  industriale rischia di costituire il colpo di grazia per la 
biodiversità
  planetaria già in pericolo (ogni anno scompaiono 27 mila specie, 74 
ogni
  giorno); 


      c.. Le biotecnologie non servono certo a combattere la fame nel 
mondo, anzi
  la proprietà esclusiva (e brevettata) dei semi parte delle 
multinazionali mette
  in ginocchio le colture tradizionali dei paesi più poveri aumentando 
il divario
  nell'uso delle risorse mondiale (per l'80% possedute dal 20% 
dell'umanità); 


      d.. Pochissima considerazione viene riservata ai pericoli sanitari 
per
  l'uomo sotto forma di allergie, intossicazioni ed abbassamento delle 
difese
  immunitarie; 


      e.. Rischi insiti nell'acquisizione da parte delle grandi imprese, 
tramite
  brevetto, della proprietà sopra la materia vivente; 


      f.. L'attuale sperimentazione "in campo aperto" di colture 
transgeniche (in
  cui l'Italia è seconda solo alla Francia in campo europeo) permette la
  diffusione non controllata degli organismi genetic
ne; 


      g.. L'etichettatura che ancora omette, anche in Europa, le 
informazioni sul
  contenuto di organismi geneticamente modificati negli alimenti non 
garantisce il
  diritto all'informazione ed alla scelta del consumatore; 

  E' per questo che i firmatari del presente appello, invitando alla 
mobilitazione
  ed alla discussione in occasione della fiera delle biotecnologie di 
Genova,
  colgono questa occasione per chiedere alle istituzioni nazionali ed
  internazionali il rispetto dei seguenti principi:





      1.. Libertà di decidere del nostro futuro e della nostra qualità 
della vita.
  Rispetto del diritto fondamentale di ogni essere umano alla salute,
  all'integrità dell'ambiente ed all'informazione che richiede il 
prevalere
  dell'interesse comune sopra le regole del mercato e del profitto; 


      2.. La piena applicazione del "principio di precauzione" con bando 
del
  libero uso e del rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente 
modificati
  almeno fino a quando non siano stato studiato approfonditamente il 
loro impatto
  sull'ambiente e sulla salute umana; 


      3.. Il riconoscimento, in ambito internazionale, del divieto di 
qualsiasi
  forma di brevetto delle forme di vita e di loro parti che devono 
essere
  riconosciute quali patrimonio comune di tutta l'umanità; 


      4.. Una valutazione dell'impatto ambientale e sociale delle 
produzioni
  transgeniche che consideri sia la valutazione delle ricadute 
sull'agricoltura e
  sugli habitat naturali che il rischio di minare alla base 
l'agricoltura di base
  soprattutto nei paesi del terzo mondo; 


      5.. L'aumento degli stanziamenti pubblici e della ricerca nel 
campo dello
  studio dell'impatto sanitario dei prodotti transgenici; 


      6.. L'individuazione, non solo in campo europeo ma anche 
internazionale, di
  misure concreto di sostegno e di promozione dell'agricoltura 
tradizionale,
  strumento essenziale per la sopravvivenza dei popoli e del pianet