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Film sulla lotta contro il poligono di C. Teulada



Il film "Piccola pesca" di Enrico Pitzianti è stato proiettato in anteprima nazionale venerdì 19 novembre a
Cagliari, Cineworld viale Monastir 128 -
Sant'Antioco, Il Piccolo -
Santa Giusta, Movies -
Domusnovas, Verdi -
Tortolì, Garibaldi -


ROMA, dal 26 novembre al Labirinto ( 24-11 conferenza stampa)

Il regista è stato presente
venerdì 19 a Cagliari e Santa Giusta
sabato 20 a Domusnovas
domenica 21 a Tortolì.

Dopo quasi due anni di gestazione, il film-documentario «Piccola Pesca» del regista cagliaritano Enrico Pitzianti è finalmente in circolazione. La pellicola fotografa la situazione dei pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi nell'autunno 2002, la nascita difficile della decisione di affrontare il mostro militare che li strangola inesorabilmente. Si racconta della protesta dell'autunno 2002 quando le marinerie del Sulcis-Iglesiente, con più di duecento imbarcazioni hanno "invaso" la zona interdetta costringendo le forze armate al ritiro e alla sospensione delle esercitazioni.
Da allora sono stati fatti grandi passi avanti, le azioni di blocco delle esercitazioni si sono susseguite. Gli obiettivi sono sintetizzati nelle parole d'ordine: "Riprendiamoci il mare dei nostri padri", "Diritto al lavoro in sicurezza", "Bonifica immediata del mare". Come ama raccontare Pietropaolo, uno dei pescatori protagonisti del film, i pescatori hanno imparato rapidamente che il mostro militare non è invincibile e che loro sono in grado di colpirlo al cuore. Gli avvenimenti che si sono succeduti e che il film non ha potuto registrare (sarebbe un altro film e ci auguriamo che Enrico Pitzianti giri un "Piccola pesca 2") - blocco continuo delle esercitazioni Nato, progressiva presa di coscienza delle marinerie penalizzate dai poligoni di Capo Frasca e Salto di Quirra, lotta per l'espulsione della base atomica Usa di La Maddalena - indicano che il popolo sardo va lentamente decidendo che è finito il tempo di fingere d'ignorare la schiavitù militare che è stata inflitta alla Sardegna. Alla rassegnazione atavica sta subentrando l'orgoglio di un popolo sempre più deciso a riprendersi la sua terra e a progettare il suo futuro. I pescatori del Sulcis hanno acceso la scintilla della rivolta, hanno ordito la trama di un mondo diverso e "como ch'est su filu ordidu A NOIS toccat a tessere".