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Un piccolo passo per Dassault, un grande passo per L'Humanité



Un piccolo passo per Dassaut,
un grande passo per l'Humanitè

Surrealista, la festa del giornale comunista l'Humanité, dove mi son
trovato questo week-end a Parigi. Quando voi avete fatto il pieno, di stand
in stand, di materiale che incita alla lotta di classe per il progresso
sociale, la giustizia e la pace, avete la possibilità di mettere insieme
tutto questo pesante fardello in una borsa di plastica. Offerta
generosamente da... la società di armamenti Dassault, sponsor ufficiale
della festa! Sì, uno degli uomini più ricchi di Francia. Che per vendere
meglio i suoi cannoni ha fatto man bassa di tutti gli editori e i media
francesi che ha potuto. Con una censura ferrea. Un picolo passo
pubblicitario per Dassault, un grande passo verso la caduta finale per
l'Humanité.
Sfortunata coincidenza? No, quando aprite il programma ufficiale della
festa la prima pagina che si presenta ai vostri occhi è una pagina
pubblicitaria per un'altra industria di armamenti: EADS. Con i simboli di
tutte le sue armi che hanno già assassinato ai quattro angoli del pianeta:
l'elicottero da combattimento Eurofighter, il sistema di spionaggio Gladio,
il missile Meteor. Senza dimenticare l'Airbus A400M, che può trasportare
centinaia di soldati Francesi nel cuore dell'Africa affinché le
multinazionali possano continuare a rapinare le sue ricchezze.
Riassumendo, uno crede di essere ad un volgare salone dell'armamento, e
dubito che i militanti di base siano stati consultati su questo
orientamento. Triste per un giornale il cui fondatore Jean Jaurès disse
all'epoca: "Il capitalismo porta in se la guerra come la nuvola la
tempesta".

Michel Collon

Traduzione di FB