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MARTINO: STOP AI TAGLI ALLA DIFESA



Da Cernobbio:

MARTINO: STOP AI TAGLI ALLA DIFESA Il ministro della Difesa Antonio Martino ritiene che sarà difficile per il governo tenere tutti i capitoli di spesa a un tasso di aumento del 2%. L’idea, secondo il ministro (che ne ha parlato ieri al workshop Ambrosetti di Cernobbio) «può essere molto buona» ma servono «aggiustamenti».
In particolare, Martino ritiene che non si debba procedere a nuovi tagli di spesa a carico del ministero della Difesa. «Abbiamo già dato - ha detto ieri a Cernobbio -. Nel corso di questo esercizio finanziario abbiamo subito un taglio di 997 milioni di euro». Di conseguenza, ha spiegato Martino, «il mio ministero è disposto a ringraziare sempre se c’è un aumento delle risorse».
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=COL1


i dati della manovra finanziaria:

MANOVRA, IL GOVERNO OTTIENE LA FIDUCIA
D:23-7-2004 P:03 T:Dpef, il Governo accelera

Un sospiro di sollievo lo ha invece tirato il ministro della Difesa, Antonio Martino, che ha visto ridursi i tagli al suo dicastero: “volevano sottrarmi due miliardi, alla fine ne ho solo uno in meno, diciamo che dipende da dove si vuole guardare il bicchiere, ma certo non c’è da far festa. Certo, la prima decisione sarebbe stata devastante”.

MANOVRA, IL GOVERNO OTTIENE LA FIDUCIA
D:23-7-2004 P:03 T:Dpef, il Governo accelera

Difesa: autorizzati minori tagli alla difesa per 875,5 milioni, quasi la metà di quanto inizialmente previsto (1,8 miliardi). Di questi, 282,5 milioni è la spesa autorizzata per interventi infrastrutturali e di investimento delle Forze armate.
http://www.confcommercio.it/home/ArchivioGi/LUG-2004/NP200407/Manovra1.doc_cvt.htm



....In compenso, più fondi alla Difesa. In soldoni l’emendamento «vale» 1.080 milioni di euro, di cui 530 entrate da aumenti di imposte, mentre 479 milioni derivano dalla riduzione dello stanziamento destinato al Welfare. Si tratta della legge di riforma degli ammortizzatori sociali che giace ancora in Parlamento. Visto che il varo - se tutto va bene - arriverà a fine anno, i fondi per il 2004 sono stati «decurtati». Le somme così reperite vanno quasi per intero a «sostituire» i minori tagli per la Difesa, che in totale arrivano a 857,5 milioni di euro. In particolare il fondo destina 282,5 milioni di euro a un fondo del ministero dedicato a esigenze infrastrutturali e di investimento delle forze armate. Altri 575 milioni vanno a un nuovo fondo per le esigenze correnti di funzionamento dell’amministrazione guidata da Antonio Martino.


Salvati i militari (che comunque dovranno affrontare tagli per circa altri 900 milioni), a pagare i minori tagli sarà la gran parte delle famiglie italiane...

http://www.pieroruzzante.it/primopiano2004b/luglio/22a.html