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nuovi incidenti a teulanda a quando il morto ?



tre giorni dagli incidenti nella spiaggia di Teulada, delle cannonate arrivano
a trecento metri dai pescatori in lotta. 

Agi 06/03/04 18:12 

CAPO TEULADA: PESCATORI SOTTO CANNONATE IN AREA INTERDETTA 

CAGLIARI ? Una dozzina di imbarcazioni, con a bordo i pescatori delle marinerie
di Teulada e San?Anna Arresi, intorno alle 10.30 di stamattina, si sono
ritrovate nel mezzo di un?esercitazione militare nelle acque antistanti
il poligono di Capo Teulada, sulla costa sudoccidentale della Sardegna.
Secondo quanto riferiscono i pescatori, i colpi di cannone hanno raggiunto
il mare, arrivando a circa duecento-trecento metri dalle imbarcazioni. Sempre
secondo le testimonianze, l?esercitazione è proseguita per circa un quarto
d?ora dal momento in cui le barche sono state intercettate dalla motovedette.
I colpi di cannone, finiti in acqua, hanno provocato un? eccezionale moria
di pesci "Vicino a noi", è la testimonianza dei pescatori, "il mare era
bianco di carcasse di pesci morti". Secondo la versione fornita dal Comando
militare della Regione Sardegna, le manovre di addestramento (una scuola
di tiro di artigliera), precedute da un?ordinanza di sgombero a mare del
6 aprile scorso, sono cominciate alle 9 e sono state sospese alla vista
delle barche dei pescatori. Sempre secondo fonti militari, la presenza dei
manifestanti, che con una dozzina di imbarcazioni, si dirigevano verso la
zona vietata al traffico marino, è stata segnalata alle autorità militari
alle 10.30, e le manovre sono state interrotte alle 10.41. 



Comitato sardo Gettiamo le Basi 

Comunicato stampa 3 giugno 2004 

Oggetto: Il peggio non ha limiti. L'Esercito spara sui pescatori. Adesso
pretendiamo: mai piu' un tiro. 

Pensavamo di aver toccato il peggio quando abbiamo scoperchiato il verminaio
della contaminazione causata dalle attività dei poligoni portando alla luce
l'infinita catena di morti oscure per leucemia e alterazioni genetiche.
Sbagliavamo. Nella colonia militare Sardegna il peggio non ha limiti, supera
i più sinistri incubi! 
Mai avremo pensato che l'Esercito italiano fosse capace di mitragliare e
cannoneggiare una flottiglia inerme di pescatori che, pubblicamente, cercavano
di lavorare nel loro mare tenuto sotto sequestro dalle Forze Armate da oltre
mezzo secolo. 
Nessuno venga a ripeterci la solita vecchia solfa del "deprecabile errore",
condita dalle solite inverosimili rassicurazioni, che episodi simili non
si ripeteranno più! L'abbiamo sentita troppe volte. 
I fatti gravissimi di Teulada impongono l'immediata sospensione dei giochi
di guerra. 
Non è ulteriormente tollerabile la situazione di pericolo permanente che
incombe sulle popolazioni coinvolte, loro malgrado, dalle attività militari.

Non è ulteriormente tollerabile la negazione di fatto, messa brutalmente
a nudo dagli ultimi avvenimenti, dei diritti umani fondamentali: il diritto
al lavoro, alla sicurezza, all'incolumità, alla vita. 
Alla violazione sistematica dei diritti inalienabili e non mercificabili,
all'abuso quotidiano, alle narcotizzanti e fantasiose giustificazioni fornite
di volta in volta dai vertici militari e politici, rispondiamo con: MAI
PIU' UN TIRO. 

Chiediamo ai Sindaci dei comuni coinvolti dalle attività belliche di espletare
in pieno il loro diritto-dovere di garanti istituzionali dell'incolumità
della popolazione e di adottare subito tutti i provvedimenti di loro competenza
per eliminare alla radice la sitazione di rischio. 

Comitato sardo Gettiamo le Basi