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Armi: Bae indagata per corruzione verso Arabia Saudita
- Subject: Armi: Bae indagata per corruzione verso Arabia Saudita
- From: "Giorgio Beretta - Unimondo" <giorgio.beretta@unimondo.org> (by way of francesco iannuzzelli <francesco@peacelink.org>)
- Date: Sat, 8 May 2004 00:01:04 +0200
- Organization: peacelink
- User-agent: KMail/1.5.4
Fonte: Unimondo
http://unimondo.oneworld.net/article/view/85289/
Armi: Bae indagata per corruzione verso Arabia Saudita
04.05.2004 Il Ministero della Difesa della Gran Bretagna sta indagando
su un colossale caso di corruzione da parte della BAE System, la maggior
industria armiera britannica, verso prominenti personaggi dell'Arabia
Saudita ai quali sarebbero stati pagati 90 milioni di euro di bustarelle. Lo
rivela il quotidiano Guardian che riporta come principale beneficiario
dell'affare il principe saudita Turki bin Nasser che è stato l'intermediario
di "Al Yamamah", una vendita di aeroplani e navi da guerra della BAE
all'Arabia Saudita iniziata negli anni del governo Thatcher, per la
colossale cifra di 75 miliardi di euro
Armi: Bae indagata per corruzione verso Arabia Saudita
Unimondo
martedì, 04 maggio, 2004
Un'immagine dal sito della Bae System
Il Ministero della Difesa della Gran Bretagna sta indagando
su un colossale caso di corruzione da parte della BAE System, la maggior
industria armiera britannica, verso prominenti personaggi dell'Arabia
Saudita ai quali sarebbero stati pagati 60 milioni di sterline (quasi 90
milioni di euro) di bustarelle. Lo rivela un'inchiesta del Guardian. Secondo
il quotidiano britannico il principale beneficiario dell'affare sarebbe il
principe saudita Turki bin Nasser. Il principe, che viene riportato nei
documenti col codice "PB" (a significare "principal beneficiary" -
"principale beneficiario") è il genero dell'attuale Ministro della Difesa
saudita, il principe Sultan del clan che controlla il petrolio statale
saudita.
Al principe Turki bin Nasser sarebbero state consegnate
almeno 306 bustarelle per un valore complessivo 17 miloni di sterline (oltre
25 milioni di euro) e i documenti in possesso degli inquirenti rivelano
tutti i nomi dei funzionari sauditi che avrebbero ricevuto bustarelle dalla
BAE tra cui militari collegati all'ambasciata saudita di Londra ai quali
sarebbero state offerte dalle BAE lussuose abitazioni londinesi. L'articolo
del Guardian ricostruisce una serie di "pagamenti" di hotel e alloggi di
lusso effettuati dalla Bae System per conto del principe Turki bin Nasser e
della sua famiglia. In particolare i documenti rivelano che i pagamenti sono
continuati ben oltre la data del febbraio 2002, quando è stata introdotta in
Gran Bretagna una legislazione che rende illegale il pagamento di funzionari
stranieri.
Il principe Turki bin Nasser è conosciuto come
l'intermediario principale dell'affare "Al Yamamah", una vendita di
aeroplani e navi da guerra della BAE all'Arabia Saudita iniziata negli anni
del governo Thatcher, per la colossale cifra di 50miliardi di sterline
(quasi 75 miliardi di euro) che ha fruttato un guadagno annuale alla ditta
britannica di 1,5 miliardi di sterline (quasi 2 miliardi 225milioni di euro)
per una quindicina d'anni. Sebbene la consegna dei Tornado sia ormai
effettuata, l'Arabia Saudita continua a pagare ogni anni milioni di sterline
alla Bae per manutenzione e training. E proprio in questi giorni la Bae
System, una delle principali industrie armiere mondiali, sta mettendo a
punto un nuovo contratto di 1,5 miliardi di sterline (quasi 2miliardi
225milioni di euro) sempre con l'Arabia Saudita per sostituire e ammodernare
aerei da guerra con nuovi sistemi aerei e missilistici.
Va ricordato che a fine marzo la Bae System ha raggiunto un
accordo con Finmenccanica, la principale industria militare italiana, nella
trattativa "EuroSystems". L'accordo intende rafforzare la reciproca
"cooperazione strategica attraverso un allargamento ad altri settori di
attività". Le due aziende formeranno "un comitato di direzione strategico
che avrà il compito di coordinare le attività in tutte le aree di interesse
reciproco, allo scopo di identificare tutte le possibili opportunità sia
nell'ambito delle joint ventures esistenti che in altri campi di attività" -
riporta il comunicato ufficiale di Finmenccanica. Il volume d'affari globale
delle attività incluse nel perimetro della trattativa è stimato dalle due
ditte in circa 3,7 miliardi di euro. [GB]