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Molti turisti chiedono dati sulla radioattività



unione sarda  cronaca  Olbia_sassari  del  6\4\2004


La Maddalena.
Aria di crisi sull'estate che verrà: le prenotazioni sono in calo


Si avvicina l'estate e cresce la preoccupazione degli operatori.
Sintomatiche le parole di Franco Malu, direttore dell'Azienda Soggiorno e
Turismo: «Rispetto allo scorso anno sono molto in calo il numero delle
telefonate richiedenti informazioni turistiche». Un segno, tangibile, delle
difficoltà che incontra il settore turistico, segnalato anche da una nota
agenzia immobiliare cittadina: «In genere in questo periodo il 60% delle
nostre offerte di affitto estivo erano state acquistate, quest'anno siamo
molto al di sotto». Fa eco un'altra agenzia che affitta residence: «Durante
il periodo di Natale abbiamo avuto sei o sette disdette, ed anche ora la
tendenza non è positiva». A cosa addebitare questa flessione? Per qualche
operatore il clamore sulla presunta presenza di radioattività ambientale ha
creato perplessità anche in persone che frequentavano abitualmente a La
Maddalena. Ma all'agenzia immobiliare non sono d'accordo: «Sì, il calo di
richieste è innegabile ma non abbiamo alcuna prova certa che questo sia l'
effetto della pubblicità negativa relativa alla questione nucleare». La
sensazione venne raccolta qualche tempo fa dal commissario dell'Azienda di
Soggiorno Mario Cocciu che, a fine gennaio, aveva richiesto direttamente
alla Prefettura di Sassari i chiarimenti necessari. Il prefetto Salvatore
Gullotta aveva assicurato che, a parere degli esperti scientifici, «non vi è
a La Maddalena, allo stato attuale, alcuna forma di inquinamento derivata da
scorie radioattive imputabili alla presenza di sommergibili a propulsione
nucleare». Evidentemente però le assicurazioni delle autorità non sono
bastate a sollevare gli animi dei turisti più impressionabili. «Tra le
richieste che ci pervengono - affermano ancora nelle agenzie immobiliari -
ci capita spesso gente che ci chiede di certificare noi lo stato di salute
immacolato dell'ambiente».

Francesco Nardini