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i pro base Usa dalla nuova sardegjna del 9\3\2004
- Subject: i pro base Usa dalla nuova sardegjna del 9\3\2004
- From: useppescano@virgilio.it
- Date: Tue, 9 Mar 2004 14:53:00 +0100
LA MADDALENA
Noi lavoratori italiani della Base, dimenticati da altri italiani
Riceviamo e pubblichiamo.
Come fa un grande popolo come quello Americano, pronto a lottare, in nome
della libertà e della giustizia, contro nemici spietati e potenti, a mentire
a dei piccoli consiglieri municipali della nostra isola? Noi Italiani così
disposti a dire sempre la verità, costi quel che costi, qualunque cosa succeda,
abbiamo scoperto grazie a dei nostri concittadini di aver lavorato per tanti
anni in un ambiente radioattivo, senza aver mai passato una visita medica
in relazione all?ambiente inquinato dove svolgiamo il nostro dovere. In
un ambiente dove per mascherare il pericolo i militari americani portano
le loro famiglie, bambini anche piccoli, dove fanno lavorare ragazzi e ragazze
nel fiore degli anni, a contatto con un pericolo oscuro e mortale, al solo
scopo di ingannare i nostri vigili governanti, i sindacati, e tutti quelli
che con solerzia stavano attenti ai nostri problemi. Per fortuna questo
gruppo di cittadini attenti, dopo tanti anni di controlli e di inchieste,
ha scoperto tutto questo e tutti i giorni ne scopre di nuove. Pensate: volevano
rifare tutte quelle baracche arruginite, così bene integrate nel paesaggio,
con delle costruzioni in muratura, volevano insonorizzare i motori, è così
bello lavorare con 104 decibel di rumore! Fare dei locali igienici degni
di questo nome, con una lavanderia dove noi avremmo potuto lavare le nostre
tute, sporche di olio e radioattive. Tutto questo per mascherare l?ampliamento
della base. Per fortuna questi segugi hanno un fiuto straordinario nello
scoprire le bugie. Per esempio, dopo che il sottomarino ha toccato il fondo
dietro Caprera, hanno scoperto l?alga che il sommergibile ha schiacciato,
ancora coperta di sostanze radioattive: uno scafo che scende a mille metri,
che dovrebbe essere resistente a pressioni spaventose, striscia sulle rocce,
squarcia lo scafo, rompe il reattore, lascia una scia radioattiva per tutta
Caprera, riesce a ritornare a Santo Stefano con sette metri di scafo squarciati,
visti da tutta La Maddalena, e dopo qualche giorno torna in America. Ci
sarà arrivato? Tutto questo per nascondere la gravità dell?incidente.I francesi
sì che li fanno bene i sommergibili, in tanti anni che pure loro hanno i
sommergibili a propulsione nucleare, non ne è affondato neanche uno. E?
vero, però, che loro parlano poco di queste cose. Sempre questi angeli custodi
che vegliano su di noi, avevano scoperto che gli americani non volevano
la Coppa del mondo di vela nella nostra isola. Io spero che scoprano pure
chi dava l?ordine di bruciare la spazzatura a Sasso Rosso, dove bruciando
la plastica si spargeva diossina dapertutto. Grazie a questi intrepidi nostri
concittadini, a torto chiamati da qualcuno perdigiorno, presto gli Americani
se ne andranno e grazie alla radioattività che ci lasciano non saremo più
invasi dai turisti. I sommergibili francesi, inglesi, russi, non passeranno
più, perchè il sindaco impedirà il loro transito, le centrali atomiche francesi,
svizzere, iugoslave i nostri angeli le faranno chiudere e la nostra isola
sarà salva. Io se non sarò morto di fame assieme alla mia famiglia, con
i miei colleghi di lavoro, saremo sempre riconoscenti a questi nostri concittadini
e li porterò come esempio a mio figlio. Grazie a nome di tutti quelli che
in silenzio lavorano a Santo Stefano, senza paura, di incidenti, di attentati,
dimenticati da tutti, classificati come importanza dopo le alghe e le rocce,
perche a noi non ci controlla mai nessuno, ma con dignità svolgiamo il nostro
compito, rispettati forse più dagli Americani che dai nostri presunti angeli
custodi. Che Dio ci protegga da loro.
Antonio Di Maio Santo Stefano