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PeaceLink è fonte per un'interrogazione parlamentare su Taranto
- Subject: PeaceLink è fonte per un'interrogazione parlamentare su Taranto
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Mon, 08 Mar 2004 17:44:01 +0100
Il "caso Taranto" approda in Parlamento con un'interrogazione dell'on.
Mauro Bulgarelli.
PeaceLink è la fonte della sua interrogazione parlamentare.
Ma a ben vedere in fondo PeaceLink si basa a sua volta sulla autorevole
fonte del sito Internet del Pentagono.
Il Governo dovrà rispondere alla seguente domanda:
"...se si riconosca l’autenticità della documentazione presentata da
Peacelink, disponibile sul sito dell’associazione
(http://www.peacelink.it)...".
Le informazioni su Taranto - nascoste al Parlamento - sono diventate un
problema nazionale.
L'on. Mauro Bulgarelli afferma: “Nei prossimi giorni presenterò una nuova
interrogazione sulla vicenda del porto di Taranto e i verdi parteciperanno
alle mobilitazioni che la società civile metterà in cantiere per
contrastare questo pericolosissimo progetto, a partire da quella di lunedì
8 marzo, quando la carovana della pace approderà in Puglia”.
Si riporta qui in coda il comunicato ricevuto dall'on. Mauro Bulgarelli con
il testo integrale dell'interrogazione parlamentare.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
--- Interrogazione parlamentare dei Verdi sulla base Nato di Taranto
Il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli assicura l’impegno del suo partito a
livello nazionale sulla vicenda del porto di Taranto, che si trasformerà da
base navale della Marina Militare a base Nato: “Taranto, che dall’ottobre
2002 è comando Nato HRF, e' destinata ad ospitare - presumibilmente dal
2005 - la VI flotta americana ora di stanza a Gaeta e cio', ancora una
volta, in virtu' di accordi segreti che eludono il controllo del
parlamento. Questa prassi e' intollerabile e trasforma il nostro territorio
in riservato dominio degli Usa per i loro piani di guerra. Inoltre -
continua il deputato dei verdi - il trasferimento della flotta
comporterebbe notevoli rischi per la popolazione a causa dell'inquinamento
radioattivo derivante dal transito dei sommergibili nucleari e delle
conseguenze gravissime che un incidente potrebbe comportare, come le
vicende della Maddalena insegnano. Occorre dire basta a queste continue
violazioni della nostra sovranita': la societa' civile ha il diritto di
disporre del proprio territorio e della propria salute''. Bulgarelli, che
nelle settimane passate ha presentato un’interrogazione parlamentare dopo
che l’associazione pacifista Peacelink aveva reso noti documenti del
Pentagono che attestavano l’esistenza del progetto di trasformazione della
base navale ionica in base Nato, annuncia nuove iniziative dei verdi: “Nei
prossimi giorni presenterò una nuova interrogazione sulla vicenda del porto
di Taranto e i verdi parteciperanno alle mobilitazioni che la società
civile metterà in cantiere per contrastare questo pericolosissimo progetto,
a partire da quella di lunedì 8 marzo, quando la carovana della pace
approderà in Puglia”.
Roma 06/03/04
On. Mauro Bulgarelli - Palazzo Marini, Via del Tritone 17, Roma
tel. 06/67608786 - 06/67608751
fax. 06/67608459 - cell. segreteria (Umberto Zona) 335/8294077
------------------- Interrogazione a risposta scritta
-----------------------------------
Al presidente del consiglio dei ministri
Al ministro della Difesa per sapere, premesso che:
in data 09/02/2004 l’associazione Peacelink ha presentato nel corso di una
conferenza stampa a Taranto una cospicua documentazione reperita da siti
ufficiali del governo Usa – in particolare da quello del Pentagono – che
attesterebbe la trasformazione della base navale di Taranto in base Nato;
secondo gli esponenti dell’associazione Peacelink, già dal 2002 a Taranto
ha sede un comando Nato con la sigla COMITMARFOR, guidato dal
Contrammiraglio Maurizio Gemignani, e già negli anni passati varie
associazioni pacifiste e ambientaliste avevano denunciato la variazione
dello status militare della base;
sempre secondo l’associazione Peacelink, quello di Taranto è l’unico sito
deputato ad accogliere a partire dal 2005 la flotta americana attualmente
di stanza a Gaeta, originariamente destinata in Turchia;
se si riconosca l’autenticità della documentazione presentata da Peacelink,
disponibile sul sito dell’associazione (http://www.peacelink.it);
se effettivamente sia in itinere lo spostamento della VI flotta Usa presso
la base di Taranto e quali siano i tempi previsti per tale spostamento;
se esistano in Turchia basi HRF (High Readiness Force) aventi le stesse
caratteristiche della base di Taranto e, qualora risponda al vero quanto
contenuto nei documenti del Pentagono divulgati dall’Associazione
Peacelink, quali siano i motivi di ordine strategico che abbiano fatto
prescegliere Taranto come sito più adatto per accogliere la VI flotta della
Us Navy.
On. Mauro Bulgarelli
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