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Missionari Comb. BARI - Un SUD alla deriva



Missionari Comboniani - Bari





Un Sud alla deriva




Parlamentari della Puglia



Consiglieri e Assessori

Ente Regione Puglia



Segreterie Provinciali di Partito



Sindacati





Bari, 23 febbraio 2004





Ci rivolgiamo a voi senza altre attese che far appello alla vostra umanità,
all'amore per la nostra terra e per la nostra gente che, siamo certi, vi
caratterizza. Agostino insegna che si abita un luogo nella misura in cui lo
si ama!



Condividiamo l'attualissima analisi dei vescovi italiani: "Il problema del
Mezzogiorno si configura come «questione morale» in riferimento alla
disuguaglianza nello sviluppo tra nord e sud del Paese e alle implicazioni
di un tipo di sviluppo incompiuto, distorto, dipendente e frammentato"[1].



Purtroppo diventa sempre più evidente che "Il modello di sviluppo imposto al
Sud non solo ha avuto effetti di disuguaglianza, ma ha prodotto un processo
di disgregazione dei modelli culturali propri delle regioni
meridionali.Modelli di organizzazione importati, senza sufficiente
attenzione alle realtà locali, e modelli culturali penetrati attraverso i
mass-media hanno avuto effetti di disgregazione del precedente tessuto sia
economico che sociale e culturale"[2].



Appare sempre più evidente che anche noi siamo caduti nella trappola di un
male strutturale politico-economico-militare che ci assoggetta, ci
impoverisce, ci svilisce nella nostra dignità e ci rende pròtesi armata di
una lobby inumana che non ha a cuore il bene comune di ogni persona e di
ogni popolo ma mira alla privatizzazione e al profitto ad ogni costo.



Molteplici sono le realtà che avrebbero dovuto trovare tutta l'attenzione
del governo nel cercare di orientare, per promuovere nella nostra
peculiarità, le realtà del nostro territorio: il diritto "nobilitante" al
lavoro, alla salute, al territorio e al vivere in armonia con l'ambiente. Il
diritto al bene comune, e alla propria sovranità!



Non si tratta di avviare processi chimerici di progresso industriale,
tecnologico, militare ed economico ma di dar spazio a progetti alternativi
di sviluppo autentico. Il Sud è capace di creatività, di accoglienza, di
sobrietà, di riconciliazione. Siamo convinti che solo dal Sud, o da tutti i
Sud di questo mondo, sarà possibile ricevere un futuro stile di vita vera,
dialogante, accogliente, plurale e riconciliata.  Un Sud che riscopre la sua
identità e dignità.



Ci inquieta notare come il Sud sia, di volta in volta, mortificato e
svenduto dai diversi governi per progetti di stoccaggio di scorie nucleari
(Murgia, Scanzano Jonico e altre aree) e una militarizzazione rampante. Una
militarizzazione voluta dai poteri forti che continuano ad imporre la
presenza di 5 poligoni militari all'interno dell'Alta Murgia, impedendo che
tale territorio diventi Parco Rurale di Pace. Poteri forti, quasi occulti,
che riescono a vanificare la protesta di 15.000 persone che si sono raccolte
e hanno marciato da Gravina ad Altamura l'8 novembre 2003 per rivendicare,
ancora una volta, la propria sovranità ed una convivenza nonviolenta con il
proprio territorio. Territorio che nel passato è già stato ad un passo dalla
catastrofe nucleare.



Ci inquieta non poco apprendere che Taranto è diventata base militare NATO
ed è l'unica città candidata ad ospitare il comando USA della Sesta Flotta
nel Mediterraneo. Base che ospiterà il Quartier Generale Usa della Forza di
pronto intervento marittimo con capacità di intervenire  nel Mediterraneo
"allargato". Tutto ciò sancito dal Regolamento per la gestione finanziaria
del Dipartimento della Difesa Usa. Base militare nel libro paga del
Pentagono. Base navale che si ritrova già collegata con il sistema americano
C4i (sistema di comunicazione satellitare e di spionaggio telematico); .e
tutto questo senza che il Parlamento ne sia ufficialmente informato.[3]  Non
dimentichiamo che il Mar Grande è già attrezzato a parcheggio per
sottomarini a propulsione nucleare.



Ci inquieta apprendere che - oltre a Gioia del Colle e ad Amendola, già
saldamente schierate e coinvolte nella guerra globale e gia a disposizione
degli USA - anche Brindisi sia stata venduta per l'attracco di sommergibili
a propulsione nucleare (russi, francesi e americani)[4]; è questo un
ulteriore scossone ad una realtà che rasenta la follia.



Ci inquieta sapere che nessun politico o amministratore o sindacalista,
tranne che due singole e meritevoli eccezioni, si sia ancora indignato
dinanzi a questo attrezzarsi per la guerra; anzi, c'è chi vorrebbe spacciare
queste servitù militari e svendita di sovranità nazionale come possibilità
di sviluppo e promessa di benessere. Ma tante sono le disillusioni concrete
che potrebbero rispondere a queste menzogne e false visioni di benessere.
Basti solo pensare alla Murgia e al suo Parco Rurale di Pace tanto
desiderato e mai raggiunto, ancora asservita al potere militare che
determina e decide anche nelle sedute di governo.



Ci inquieta il notare come la coscienza di molti, e quella politica in
generale, abbia smarrito la dimensione dell'umano ed è capace di compiere
solo scelte di morte.



Ci rivolgiamo a voi perché possiate fare appello a tutta la vostra
intelligenza politica, anche a costo di disubbidire alle scelte di partito
ed, in un impeto di autenticità, possiate invertire gli orientamenti e le
prospettive che coinvolgono tutti noi in Italia e al Sud in particolare. Ad
un male strutturale si può rispondere solo con la virtù strutturale. Una
virtù che deve animare ed incarnarsi, tramite le giuste scelte politiche, in
ogni realtà sociale.



Ci rivolgiamo a voi con tutta la fiducia di cui siamo capaci, certi che vi
impegnerete a ridisegnare gli orizzonti futuri della nostra terra ed
umanità. Orizzonti che possano ritornare a spaziare all'infinito abbattendo
ogni cortina razziale; orizzonti che potranno essere scrutati solo con cuore
nonviolento, per scaldarsi alla luce della Pace, quella che nasce dalla
giustizia e dai poveri.

Altri sono gli strumenti per contrastare la violenza e per riparare le ingiu
stizie.

Allora i nemici ritorneranno amici.



Ci piacerebbe conoscere quali inversioni di rotta e passi concreti intendete
muovere con una certa immediatezza per cercare di porre freno ad una
situazione che rischia di divenire irreversibile. Con l'auspicio che il
vostro operato politico-amministrativo rifletta sempre più l'insegnamento
del maestro di Nazareth: "Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di
più viene dal maligno". Il "non partecipare" ad impedire che la giustizia
sia riconosciuta tale ingenera ulteriore ambiguità sulla vostra eticità e
non crea alcun percorso riconoscibile ed accettabile agli uomini e donne di
buona volontà.





Con sincera stima





p. Giovanni Capaccioni

p. Massimo Cremaschi

p. Paolo Latorre

p. Michele Stragapede







Missionari Comboniani Via G. Petroni 101, 70124 - Bari 080.5010499; fax
080.5024243    jubilmolfetta@yahoo.it



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[1] CEI 1989 "Sviluppo e solidarietà. Chiesa Italiana e Mezzogiorno"

[2] ibid

[3] http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_3030.html :
http://www.defenselink.mil -
http://italy.peacelink.org/disarmo/docs/162-3030_usa-taranto1.pdf -
http://italy.peacelink.org/disarmo/docs/163-3030_usa-taranto2.pdf -
http://italy.peacelink.org/disarmo/docs/164-3030_usa-taranto3.pdf -
http://italy.peacelink.org/disarmo/docs/165-3030_approfondimenti_taranto-nato-usa.rtf

[4]
http://www.ecquologia.it/sito/pag189.map?action=single&field.joined.id=25525&field.joined.singleid=27352