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(Fwd) [noomc-it] Predator -1
- Subject: (Fwd) [noomc-it] Predator -1
- From: "Davide Bertok" <davide@bertok.it>
- Date: Wed, 18 Feb 2004 18:15:35 +0100
- Priority: normal
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To: <Undisclosed-Recipient:;>
From: "Red * Ghost" <red-ghost@libero.it>
Date sent: Wed, 18 Feb 2004 02:33:31 +0100
Subject: [noomc-it] Predator -1
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Ecco come vanno a finire i soldi dei contribuenti! Un aereo senza
pilota, della classe Predator, di proprietà dello Stato Italiano e
del
costo di 5 milioni di euro, vale a dire all'incirca 11 miliardi delle
vecchie lire, precipita in un deserto degli Stati Uniti. Abbiamo
perso
un nostro "Angelo Custode"!
13 febbraio 2004
Un aereo italiano della classe Predator, senza pilota, è precipitato
nel deserto del sud California, dove è in corso un programma di
addestramento di piloti e specialisti italiani dell'Aeronautica e
della Marina Militare, in vista del prossimo impiego di questo
particolare velivolo. Lo ha reso noto l 'Aeronautica Militare
Italiana. Avevo già trattato della questione dei Predator proprio un
anno fa, e perciò faccio richiamo a queste mie osservazioni
riportando
alla fine il testo elaborato in precedenza. Ieri sera si è appreso
dell'incidente che è avvenuto nei giorni scorsi, non sono stati
procurati danni alle persone, ma l'aereo è andato distrutto, e in un
sol botto sono evaporati 5 milioni di euro, che sono stati sottratti
all' eventuale loro utilizzo in opportuni campi dei servizi sociali.
Sono svaniti approssimativamente 11 miliardi delle vecchie lire, a
ben
intenderci, che potevano essere impiegati per acquistare materiale
sanitario, rifornire qualche scuola di biblioteca, laboratori
didattici, costruire un bel centro per la riabilitazione fisica degli
anziani ammalati, sostenere l'impegno di tutti coloro che si battono
per la giustizia sociale, ecc. Invece no! Si bruciano in un colpo
solo
tanti soldi in un incidente di addestramento di una macchina da
guerra, di questo Predator, un tipo di velivolo utilizzato dagli
Stati Uniti in tutte le ultime operazioni militari, dall'Afghanistan
all'Iraq. Come già ho indicato, l'Italia ha acquistato cinque di
questi apparecchi, con l'opzione per un sesto, dalla statunitense
General Atomics. L'operazione nel complesso ci è venuta a costare
quasi trenta milioni di euro, 60 miliardi delle nostre vecchie lire!
Risulta necessario sottolineare questo fatto: l'appalto di contratto
viene messo in attuazione nel 1999, durante il governo di
centro-sinistra, e il contratto poi viene sottoscritto dal governo
Berlusconi. Perciò si tratta di una decisione "bipartisan", sempre
per
difenderci dal "terrorismo globale", in supporto delle "guerre
umanitarie", in difesa dei "nostri valori di civiltà superiore" e
"del
nostro sistema democratico!". Tanta democrazia sì, ma intanto ai
cittadini non si rende conto di queste spese inutili e di questi
sprechi compiuti da chi sempre e comunque sta dalla parte della
guerra
infinita per. portare e conservare la pace. Parliamo brevemente
dell'accaduto: si trattava di un volo di addestramento a doppio
comando, con un pilota italiano e un istruttore statunitense, che
manovravano da una postazione a terra il Predator, quasi come un
giocattolo radiocomandato,. però un tantino costoso! Era il debutto
negli USA del primo aereo italiano senza pilota. L'Aeronautica
Militare spiega che sulle cause dell'incidente è ancora prematuro
avanzare ipotesi; le condizioni del tempo erano buone, ma durante
l'atterraggio il Predator ha assunto un assetto inusuale, e si è
ribaltato sulla pista. Il velivolo è andato praticamente distrutto,
non ci sono stati feriti. Comunque, anche se a bordo non c'erano
piloti, l'incidente viene considerato alla stregua di qualsiasi altro
incidente di volo, e di conseguenza verrà nominata una commissione di
inchiesta italiana, alla quale si affiancheranno però anche organismi
statunitensi titolari dell'indagine. Il primo dei cinque Predator
acquistati dall'Italia, nell'ambito di un programma interforze per la
vigilanza dello spazio aereo e marittimo nazionale, dovrebbe essere
operativo tra un anno. L'obiettivo della Difesa è avere un'arma in
più
nella lotta al "terrorismo globale", ma da utilizzare anche, secondo
dichiarazioni ufficiali, per contrastare l'immigrazione clandestina e
in altre attività. Insomma si tratta di un puro strumento spionistico
per il controllo capillare dell'intero territorio, e di tutti coloro
che ci vivono. Una struttura incombente sulle nostre teste, per
garantirci. sicurezza e democrazia, un nostro moderno "angelo
custode"! In Parlamento è attualmente in discussione il disegno di
legge finalizzato a colmare il vuoto normativo che attualmente
impedisce a questi aeromobili di volare. Le norme del Codice della
navigazione e quelle del Regolamento della navigazione aerea sono
assolutamente inadeguate, in quanto non è consentito il volo ad aerei
telecomandati sui cieli Italiani. Da qui la necessità di una legge su
misura, che è stata predisposta dai tecnici dei Ministeri dei
Trasporti e della Difesa. A questo proposito, come voteranno i
"Parlamentari Uniti sotto il ramoscello di Ulivo", e tutto il centro
e
la sinistra? Il provvedimento in questione, in attesa di una legge
nazionale che disciplini l'utilizzo di questi velivoli a pilotaggio
remoto, questi Droni, nell'ambito del traffico aereo generale, ha lo
scopo di consentire alle Forze Armate di impiegare "da subito" i
velivoli telecomandati " per attività operative ed addestrative atte
alla difesa e alla sicurezza nazionale". Ne viene previsto l'uso
nell'ambito di spazi aerei determinati e con delle limitazioni, che
non varranno più nel caso "di operazioni connesse a situazioni di
crisi o di conflitto armato".
Curzio di Soccorso Popolare di Padova
Per meglio capire la questione vi invito alla lettura del mio
documento di un anno fa. (disponibile su richiesta a questo
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