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La Sogin e i sindacati confederali



Le profonde considerazioni di un sindacato (CGIL) che si schiera a favore 
della pace (sic!)

SOGIN/ NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA: INFORMATIVA FNLE SULL'INCONTRO
L'11 febbraio 2003 si e’ svolto l’incontro con la societa’ sulla nuova 
struttura organizzativa a fronte di
un documento inviato alle organizzazioni sindacali.
In questa occasione l’azienda ha illustrato quelle che ritiene debbano 
essere le linee strategiche da
dover perseguire per il proprio consolidamento come societa’. Sogin vede la 
possibilita’ di sfruttare
specifiche competenze in settori di attivita’ rivolti anche a soggetti 
terzi. Da questo punto di vista
individua come terreno di intervento oltre al mercato di decommissioning, 
quello dei servizi ambientali
(bonifiche) per il quale già sono in essere alcune convenzioni (Campania) e 
di consulenza per la
definizione di Piani Energetici rivolta ai paesi dell’Est europeo (accordi 
gia’ in essere con Armenia e
Repubblica Ceca). Particolare impegno Sogin vuole rivolgere nel campo delle 
relazioni internazionali che
vedono proficue collaborazioni con la Russia (sicurezza impianti, 
assistenza decommissioning,
costituzione di "joint venture") nonche’ la possibilita’ di stoccare, 
sempre in Russia, il combustibile
irraggiato.
Altro terreno di intervento e’ il riutilizzo delle aree intorno alle 
centrali da dismettere per cicli
combinati in considerazione del fatto che tali valorizzazioni potrebbero 
avvenire in concomitanza con le
operazioni di smantellamento.
Per ultimo Sogin ritiene verosimile l’ipotesi di acquisire i siti nucleari 
di Enea e FN per i quali fu
costituito il consorzio SICN, con il relativo personale oggi presente 
(circa 130); in tempi brevi (aprile)
potrebbero essere conferite 43 risorse a fronte del rilascio del sito di 
Saluggia.
L’azienda inoltre sta assumendo un ruolo di riferimento istituzionale e di 
supporto per l’individuazione
del sito e della progettazione del Deposito nazionale che lo dovrebbe 
portare a diventare unico
soggetto che opera in Italia in campo nucleare.
Del documento organizzativo sono state illustrate le linee portanti del 
progetto: snellimento delle
strutture, decentramento spinto sul territorio che si concretizzerebbe 
attraverso deleghe ampie,
attivita’ per progetti, massima attenzione alle attivita’ di autorizzazione.
Come Fnle prima di entrare nel merito della proposta abbiamo sottolineato 
le difficolta’ con cui
approcciavamo alla discussione in assenza di un confronto sul Piano 
Industriale, e pur apprezzando la
breve illustrazione di apertura , abbiamo sollecitato una riunione 
specifica con l’Amministratore
Delegato.
Partendo da questa osservazione di base, abbiamo sostenuto che:
- il “core business” di Sogin rimaneva , il decommissioning delle centrali 
nucleari;
- nutrivamo dubbi sul ruolo affidato dell’unita’ di coordinamento e supporto;
- volevamo maggiori garanzie sulla reale autonomia dei Capi Sito;
- giudicavamo non positivo la mancanza di una struttura di coordinamento 
tra le centrali che
permettesse di utilizzare al meglio ed in modo sinergico tutte le 
potenzialita’ presenti;
- trovavamo poco funzionale e comprensibile l’aver accorpato l’attivita’ 
dei servizi (acquisti ed appalti
ed informatica) con legale, relazioni esterne;
- consideravamo eccessive il numero delle funzioni di staff individuate
- provavamo molte perplessita’ sul ruolo e sulla funzione del Comitato di 
Direzione e volevamo
discutere sulle attivita’ demandate allo stesso segretariato.
Inoltre chiedevamo chiarimenti sulle attivita che avrebbe dovuto svolgere 
la Direzione Deposito, sulle
modalita’ di utilizzo delle risorse umane nella Direzione Sviluppo 
Business, sul ruolo svolto dalla figura
di addetto alle relazioni esterne distaccato sui siti.
Come Fnle eravamo intenzionati ad aprire una discussione approfondita per 
quanto riguardava gli
organici sia per le situazioni di estrema difficolta’ gia’ presenti in 
alcune centrali, e sia in relazione
all’avvio del lavoro di smantellamento vero e proprio. A tal riguardo, 
coerentemente con quanto da
sempre affermato, abbiamo sostenuto che tutte le attivita’ che possono 
vedere competenze presenti in
Sogin, debbano essere recuperate all’interno della societa’ dotando i siti 
di organici appropriati. Non a
2
caso abbiamo domandato all’azienda informazioni di dettaglio sulle 
assunzioni effettuate (tutte le
tipologie) e quelle previste, nonche’ la situazione aggiornata di tutta la 
forza lavoro presente.
Sogin ha affermato che il documento presentato e’ una bozza e che a breve 
ci invieranno una nuova
stesura con modifiche e chiarimenti in relazione a quanto espresso dalle 
organizzazioni sindacali.
L’azienda ha sostenuto: che l’autonomia individuata per i siti sia stata 
elevata rispetto alla precedente
struttura affidando un piu’ alto grado di responsabilita’ agli stessi, che 
l’unita’ di coordinamento e’
soltanto uno strumento che garantisce la corretta distribuzione delle 
risorse umane ed economiche
affidando l’operatività delle attivita’ al territorio, che e’ presente 
l’idea di agevolare un decentramento
delle risorse dal centro sui siti.
Queste prime indicazioni che sono venute nella riunione, ci sembra che 
confermino la lettura che
abbiamo dato della proposta presentata, e non fugano i nostri dubbi e 
perplessita’ sul tipo di
organizzazione individuata; soluzioni relativamente al riutilizzo del 
personale centro-periferia nei fatti,
non risolvono i problemi quotidiani legati alla carenza di figure 
professionali operative. Lo stesso arrivo
di personale di provenienza Enea, che gia’ comportera’ la necessita’ di 
affrontare non pochi problemi
legati alle diversita’ contrattuali, non crediamo potra’ sciogliere le 
questioni collegate alla carenza degli
organici che invece hanno bisogno di impegni precisi.
Inoltre come Fnle al di la’ di queste discussioni, avevamo la necessita’ di 
affrontare una serie di
tematiche legate a problemi anche contingenti quali: permessi sindacali, 
premio di risultato, rimborsi
spesa, costituzione commissioni paritetiche sulla formazione (previste dal 
CCNL) e sicurezza
(prevista dalla legge 626). Su questo Sogin si e’ dichiarata disponibile ad 
incontrarci il 4 marzo previo
invio di specifica documentazione. L’azienda inoltre ci farà pervenire 
documenti su: formazione,
organici, assunzioni, situazione cash e deposito.
Nelle frattempo si dovrebbe realizzare un incontro sul Piano Industriale 
con l’Amministratore
Delegato.
Roma, 12 febbraio 2003 www.cgil.it/fnle