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La Sogin e i sindacati confederali
- Subject: La Sogin e i sindacati confederali
- From: rossana <rossana123@libero.it>
- Date: Mon, 10 Nov 2003 00:04:46 +0100
Le profonde considerazioni di un sindacato (CGIL) che si schiera a favore
della pace (sic!)
SOGIN/ NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA: INFORMATIVA FNLE SULL'INCONTRO
L'11 febbraio 2003 si e’ svolto l’incontro con la societa’ sulla nuova
struttura organizzativa a fronte di
un documento inviato alle organizzazioni sindacali.
In questa occasione l’azienda ha illustrato quelle che ritiene debbano
essere le linee strategiche da
dover perseguire per il proprio consolidamento come societa’. Sogin vede la
possibilita’ di sfruttare
specifiche competenze in settori di attivita’ rivolti anche a soggetti
terzi. Da questo punto di vista
individua come terreno di intervento oltre al mercato di decommissioning,
quello dei servizi ambientali
(bonifiche) per il quale già sono in essere alcune convenzioni (Campania) e
di consulenza per la
definizione di Piani Energetici rivolta ai paesi dell’Est europeo (accordi
gia’ in essere con Armenia e
Repubblica Ceca). Particolare impegno Sogin vuole rivolgere nel campo delle
relazioni internazionali che
vedono proficue collaborazioni con la Russia (sicurezza impianti,
assistenza decommissioning,
costituzione di "joint venture") nonche’ la possibilita’ di stoccare,
sempre in Russia, il combustibile
irraggiato.
Altro terreno di intervento e’ il riutilizzo delle aree intorno alle
centrali da dismettere per cicli
combinati in considerazione del fatto che tali valorizzazioni potrebbero
avvenire in concomitanza con le
operazioni di smantellamento.
Per ultimo Sogin ritiene verosimile l’ipotesi di acquisire i siti nucleari
di Enea e FN per i quali fu
costituito il consorzio SICN, con il relativo personale oggi presente
(circa 130); in tempi brevi (aprile)
potrebbero essere conferite 43 risorse a fronte del rilascio del sito di
Saluggia.
L’azienda inoltre sta assumendo un ruolo di riferimento istituzionale e di
supporto per l’individuazione
del sito e della progettazione del Deposito nazionale che lo dovrebbe
portare a diventare unico
soggetto che opera in Italia in campo nucleare.
Del documento organizzativo sono state illustrate le linee portanti del
progetto: snellimento delle
strutture, decentramento spinto sul territorio che si concretizzerebbe
attraverso deleghe ampie,
attivita’ per progetti, massima attenzione alle attivita’ di autorizzazione.
Come Fnle prima di entrare nel merito della proposta abbiamo sottolineato
le difficolta’ con cui
approcciavamo alla discussione in assenza di un confronto sul Piano
Industriale, e pur apprezzando la
breve illustrazione di apertura , abbiamo sollecitato una riunione
specifica con l’Amministratore
Delegato.
Partendo da questa osservazione di base, abbiamo sostenuto che:
- il “core business” di Sogin rimaneva , il decommissioning delle centrali
nucleari;
- nutrivamo dubbi sul ruolo affidato dell’unita’ di coordinamento e supporto;
- volevamo maggiori garanzie sulla reale autonomia dei Capi Sito;
- giudicavamo non positivo la mancanza di una struttura di coordinamento
tra le centrali che
permettesse di utilizzare al meglio ed in modo sinergico tutte le
potenzialita’ presenti;
- trovavamo poco funzionale e comprensibile l’aver accorpato l’attivita’
dei servizi (acquisti ed appalti
ed informatica) con legale, relazioni esterne;
- consideravamo eccessive il numero delle funzioni di staff individuate
- provavamo molte perplessita’ sul ruolo e sulla funzione del Comitato di
Direzione e volevamo
discutere sulle attivita’ demandate allo stesso segretariato.
Inoltre chiedevamo chiarimenti sulle attivita che avrebbe dovuto svolgere
la Direzione Deposito, sulle
modalita’ di utilizzo delle risorse umane nella Direzione Sviluppo
Business, sul ruolo svolto dalla figura
di addetto alle relazioni esterne distaccato sui siti.
Come Fnle eravamo intenzionati ad aprire una discussione approfondita per
quanto riguardava gli
organici sia per le situazioni di estrema difficolta’ gia’ presenti in
alcune centrali, e sia in relazione
all’avvio del lavoro di smantellamento vero e proprio. A tal riguardo,
coerentemente con quanto da
sempre affermato, abbiamo sostenuto che tutte le attivita’ che possono
vedere competenze presenti in
Sogin, debbano essere recuperate all’interno della societa’ dotando i siti
di organici appropriati. Non a
2
caso abbiamo domandato all’azienda informazioni di dettaglio sulle
assunzioni effettuate (tutte le
tipologie) e quelle previste, nonche’ la situazione aggiornata di tutta la
forza lavoro presente.
Sogin ha affermato che il documento presentato e’ una bozza e che a breve
ci invieranno una nuova
stesura con modifiche e chiarimenti in relazione a quanto espresso dalle
organizzazioni sindacali.
L’azienda ha sostenuto: che l’autonomia individuata per i siti sia stata
elevata rispetto alla precedente
struttura affidando un piu’ alto grado di responsabilita’ agli stessi, che
l’unita’ di coordinamento e’
soltanto uno strumento che garantisce la corretta distribuzione delle
risorse umane ed economiche
affidando l’operatività delle attivita’ al territorio, che e’ presente
l’idea di agevolare un decentramento
delle risorse dal centro sui siti.
Queste prime indicazioni che sono venute nella riunione, ci sembra che
confermino la lettura che
abbiamo dato della proposta presentata, e non fugano i nostri dubbi e
perplessita’ sul tipo di
organizzazione individuata; soluzioni relativamente al riutilizzo del
personale centro-periferia nei fatti,
non risolvono i problemi quotidiani legati alla carenza di figure
professionali operative. Lo stesso arrivo
di personale di provenienza Enea, che gia’ comportera’ la necessita’ di
affrontare non pochi problemi
legati alle diversita’ contrattuali, non crediamo potra’ sciogliere le
questioni collegate alla carenza degli
organici che invece hanno bisogno di impegni precisi.
Inoltre come Fnle al di la’ di queste discussioni, avevamo la necessita’ di
affrontare una serie di
tematiche legate a problemi anche contingenti quali: permessi sindacali,
premio di risultato, rimborsi
spesa, costituzione commissioni paritetiche sulla formazione (previste dal
CCNL) e sicurezza
(prevista dalla legge 626). Su questo Sogin si e’ dichiarata disponibile ad
incontrarci il 4 marzo previo
invio di specifica documentazione. L’azienda inoltre ci farà pervenire
documenti su: formazione,
organici, assunzioni, situazione cash e deposito.
Nelle frattempo si dovrebbe realizzare un incontro sul Piano Industriale
con l’Amministratore
Delegato.
Roma, 12 febbraio 2003 www.cgil.it/fnle