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convegno sull'industria della Difesa
- Subject: convegno sull'industria della Difesa
- From: rossana <rossana123@libero.it>
- Date: Wed, 08 Oct 2003 00:03:32 +0200
A proposito di Finmeccanica il sole 24-0re del 2 ottobre racconta della
nuova squadra messa in campo. A qualcuno un nome ricorderà il passato, ma
non rimarrà sorpreso dalla sua splendida carriera:
Roberto Maglione: già assistente di Colaninno all'Olivetti e poi capo del
personale Tim e Telecom, poi direttore del personale Sky (Murdoch) e fra
poco senior vicepresident human resources della holding difesa e aerospazio.
Il suo precedessore Antonio Perfetti passerà a fare il direttore generale
della Oan-Officine Aeronavali.
Dovrebbe atterrare (!) anche il giornalista Simone Bemporad come vice di
Lorenzo Bergogni, direttore relazioni esterne.
Giorgio Brazzelli: già presidente Aermacchi diverrà probabilmente
presidente anche di Avio (exFiat ora Carlyle-Finmeccanica)
Claudio Chierico direttore generale di Telespazio proveniente da Galileo
Avionica.
La successione di guerre e conflitti degli ultimi anni ha stimolato
l’opinione pubblica italiana, soprattutto alla luce dell'invio di Forze
Armate in missioni di Pace, ad una riflessione sul ruolo e sulle
potenzialità del nostro Paese in campo internazionale per la costruzione di
scenari di pace.
In questo panorama l’industria della Difesa italiana si trova ad affrontare
i problemi della integrazione europea e del mutamento degli scenari
mondiali che si stanno adeguando ai nuovi riferimenti di politica estera ed
ai nuovi fondamenti delle strategie politico militari. Le prospettive di
settore, tra le quali possono rientrare le necessità del risanamento dei
territori colpiti dalle “nuove guerre”, sembrano orientate al
raggiungimento di una elevata interdipendenza tra aziende di nazioni
diverse. Interdipendenza che sembra prendere forma con la sottoscrizione di
una Lettera di Intenti tra 6 nazioni europee (Francia, Germania, Italia,
Regno Unito, Spagna e Svezia) al fine di armonizzare anche i relativi
sistemi legislativi ed amministrativi.L’auspicata sinergia tra le industrie
degli armamenti si incrocia anche con l’interdipendenza tra sviluppo
tecnologico in campo militare e sviluppo tecnologico in campo civile. Negli
ultimi decenni si è assistito, infatti, ad una simbiosi sempre più stretta
tra tecnologia militare e tecnologia civile - “dual use”.
Tale rapporto troverebbe a sua volta la massima espressione nella
collaborazione e nella integrazione a livello europeo tra programmi di
Ricerca e Sviluppo, soprattutto in funzione degli ingenti investimenti
necessari. Nelle società democratiche contemporanee, la spinta
all’interdipendenza delle industrie degli armamenti a livello
internazionale e quella tra sviluppo tecnologico in campo militare e civile
si scontra, oggi, con la forte presenza di movimenti di opinione che, nei
confronti degli investimenti nel settore della difesa, ripropongono un
dibattito critico, spesso radicalmente pacifista, sulla compatibilità tra
intervento militare, produzione di armi e dettato costituzionale. Questi
sono i temi del Convegno che si terrà il 3 e 4 ottobre 2003 a Rovereto
(Sala "Spagnolli", via Manzoni) dal titolo: “Le armi della Repubblica.
L’industria della difesa nel contesto nazionale tra prospettive di
integrazione europea e istanze di pace”. Promotori di questa importante
iniziativa sono il Museo Storico Italiano della Guerra (o.n.l.u.s.) di
Rovereto, l’Associazione Mine Action Italy (M.A.I.) di Brescia e la S.E.I.
(Società Esplosivi Industriali) di Ghedi (BS): M.A.I. opera nel campo delle
iniziative umanitarie e formative con riferimento ad attività di sminamento
e bonifica, S.E.I. ha allo studio un sistema di sminamento umanitario.
Il Convegno vedrà protagonisti relatori di alto livello: studiosi di
problemi economici, storici, aziende del settore difesa, parlamentari,
giornalisti ed esponenti di movimenti di opinione e costituirà la sede di
uno prolifico scambio di punti di vista ed informazioni sulla posizione
dell’industria della difesa nel nostro Paese e all’interno del contesto
europeo, sulle sinergie in campo civile e sui rapporti tra costruzione e
commercio di armi e legislazione italiana.Il Convegno vede il convergere di
realtà associative, di organizzazioni sociali e di aziende del settore
difesa; ha ottenuto il patrocinio della Regione Autonoma Trentino Alto
Adige, il contributo della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di
Rovereto e di alcune aziende del settore difesa (Alenia Aeronautica spa,
Alenia Spazio spa, Calzoni srl, Iveco Veicoli spa, Cigala Internazionale
srl, Cover Technology srl, MBDA spa, Oerlikon Contraves spa, Oto Melara spa),
Altre informazioni sono reperibili presso la Segreteria Organizzativa del
Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto che risponde ai seguenti
numeri: 0464 438100 0464 423410 (fax) o al sito internet:
www.museodellaguerra.it.
Roma 3 ottobre 2003 - Nasce oggi ad Edimburgo la nuova associazione europea
delle industrie aerospaziali e della difesa, di cui l’ing. Pier Francesco
Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, è stato
nominato “incoming president”. Nel corso della Annual Convention
dell’AECMA, tenutasi il 2 e 3 ottobre nella città scozzese, la principale
decisione assunta dall’assemblea è stata quella di fondere la stessa
AECMA tra i cui soci vi è anche l’italiana AIAD, l’associazione delle
industrie italiane dell’aerospazio e difesa - con la Eurospace,
associazione che riunisce le industrie spaziali del vecchio continente e la
EDIG (European Defence Industry Group). Si tratta di un passo estremamente
significativo per la creazione di un unico polo in rappresentanza degli
interessi industriali di questo settore nei confronti della Commissione
Europea e delle istituzioni nazionali ed internazionali, compresa la NATO.
La decisione dovrà essere ratificata dai consigli direttivi delle tre
associazioni. Nella stessa riunione l’ing. Pier Francesco Guarguaglini è
stato nominato “president incoming” della nuova organizzazione, nell’ambito
della quale ricoprirà il ruolo di vice presidente nel 2004 e di presidente
nel 2005.