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Uranio impoverito e... brevettato
- To: disarmo@peacelink.it
- Subject: Uranio impoverito e... brevettato
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco@href.org>
- Date: Wed, 16 Oct 2002 01:34:40 +0100
- Organization: peacelink
- Priority: normal
Durante la campagna contro l'uranio impoverito spesso ci siamo
trovati di fronte al problema di capire dove e come siano state usate
armi con uranio impoverito nel corso delle recenti guerre (Iraq,
Bosnia, Kosovo, Afghanistan); le indicazioni fornite a riguardo dai
militari e dai governanti sono state spesso fuorvianti e incomplete,
impedendo cosi' di informare la popolazione locale (e gli eventuali
militari ancora presenti nell'area) e di prevenire i danni alla
salute e all'ambiente.
Al crimine relativo all'uso di queste armi da parte di USA e Nato si
e' cosi' aggiunto il crimine di non fornire informazioni sull'uso
delle stesse a guerra ormai conclusa, o ancor peggio di fornire
informazioni false.
Proprio in questi giorni il ricercatore indipendente inglese Dai
Williams ha fatto una scoperta semplice ma molto importante: gran
parte delle bombe utilizzate dagli Usa e dalla Nato nel corso delle
ultime guerre, e gli stessi missili Tomahawk, sono costruite in modo
da poter ospitare testate con uranio impoverito.
Sei brevetti di testate sono stati infatti depositati nel corso degli
ultimi anni presso l'ufficio brevetti statunitense, ed in essi si fa
chiaro riferimento alla possibilita' di utilizzare uranio impoverito
al posto del tradizionale (e piu' costoso) tungsteno.
Queste testate con uranio impoverito possono essere utilizzate nelle
bombe GBU-15, 24, 27, 28, 31, 37 e nei missili AGM-130 e Tomahawk.
Queste bombe, piu' spesso note col nome di "bombe intelligenti", sono
state usate estensivamente nei Balcani e in Afghanistan.
Molte volte i portavoci della difesa e ministri vari (c'e' anche un
rapporto presentato al parlamento inglese nel 2001) hanno dichiarato
che questo tipo di armi non possono contenere uranio impoverito,
perche' tecnicamente impossibile.
Falso. Non solo e' possibile, ma pure brevettato e anche da parecchio
tempo (i primi brevetti risalgono al 1997).
La descrizione dei brevetti e' naturalmente di pubblico dominio
(chiunque puo' interrogare il database del US Patent Office su
internet), ed e' piu' che lecito aspettarsi che chi si occupa di
queste armi, dai militari ai ministri della difesa, ne sia informato.
Le menzogne dei portavoci del Pentagono e dei ministri della difesa
della Nato gettano quindi dei sospetti piu' che giustificati sull'uso
reale di uranio impoverito nei Balcani e in Afghanistan.
La Nato ha ammesso di aver utilizzato solo proiettili all'uranio
impoverito e non bombe, durante la guerra contro la Jugoslavia del
1999. Ogni proiettile conteneva 300 grammi di uranio impoverito.
Ma le bombe guidate possono contenere decine di chili di uranio
impoverito, come viene confermato anche da questi
brevetti.
Sono state utilizzate a centinaia nei Balcani, a migliaia in
Afghanistan. E proprio di recente la loro produzione e' stata
intensificata, in vista della prossima guerra in Iraq.
Il rapporto di Dai Williams e' disponibile a questo indirizzo:
http://www.eoslifework.co.uk/u23.htm#USpatreport
ciao
francesco
francesco iannuzzelli francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
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La demenza e' il prezzo della saggezza
(Edgar Morin)