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guerra in Kossovo, per Cossiga fu un'illegalità ...




Cossiga. "Nato in Kosovo come Hitler"

di Ettore Colombo (ettorecolombo@hotmail.com)

Vita 14/06/2002
Il picconatore dice "Invademmo un paese sovrano". E rivela retroscena 
inediti: "Chiesi a Berlusconi di votare per l'allargamento della Nato, ma 
si rifiutò. Voleva solo far cadere Prodi"
La Nato e l'Occidente come Hitler. Il Kosovo come Olanda, Belgio, Polonia e 
tutti gli altri Paesi invasi dai nazisti. La similitudine-choc arriva dal 
piccanotare in persona, l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga 
che punta il dito sulla guerra nei Balcani, dove ci sarebbe stato un 
'assoluto stravolgimento del diritto internazionale'. Cossiga ha parlato in 
occasione della presentazione del libro dell'allora ministro della Difesa 
Carlo Scognamiglio sul Kosovo. ''Abbiamo commesso due illeciti 
internazionali. Abbiamo invaso un Paese membro dell'Onu, cioè la Repubblica 
jugoslava. Abbiamo invaso la Bosnia Erzegovina. Abbiamo fatto operazioni 
militari senza dichiarare guerra ad uno Stato sovrano. Abbiamo proceduto 
all'occupazione militare di due Stati''. Questo significa che ''il fine 
giustifica i mezzi''. Un vero e proprio mea culpa, insomma, e una 
rivisitazione delle scelte operate dal governo italiano in occasione della 
crisi dei Balcani. Il picconatore, dal canto suo, rivela un altro piccante 
retroscena. Il Parlamento italiano in quel periodo stava per votare 
sull'allargamento della Nato. Cossiga chiese a Silvio Berlusconi di votare 
a favore. Lui disse: 'E' più importante far cadere il governo Prodi. 
L'allargamento avremo modo di riprenderlo'. E, secondo Cossiga, si dimostrò 
miope di fronte a una difficilissima situazione politica e militare. Un 
atteggiamento ben diverso, spiega Cossiga, da quello assunto di recente, 
sulla stessa questione, dall'attuale presidente del Consiglio. "Mi chiedo 
se la storia italiana sarebbe stata diversa se in quell'occasione 
Berlusconi avesse accettato di far parte di un governo di unità nazionale".