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Legge 185/90: Breve resoconto dopo il congresso di Washington



(documento inviato dalla dott.ssa Fulgida Barattoni al ritorno dal 15° 
convegno IPPNW di Washington)


The I.P.B. - International Peace Bureau - Geneva


L’ITALIA PARLA A WASHINGTON

“Ragazzi, abbiamo l'attenzione del mondo su di noi!”
Con queste parole Fulgida Barattoni, Italian Consultant dell’International 
Peace Bureau di Ginevra, in diretta dal XV Convegno mondiale sul disarmo di 
Washington informava in Italia i componenti del Gruppo di Studio “In difesa 
della Legge 185/90” e tutto il Movimento sugli esiti del suo intervento.
Il Gruppo di studio, composto da: OS.C.AR  Osservatorio sul commercio armi 
di IRES Toscana,
PEACELINK, l’associazione culturale e di impegno civile R. L. “R. KIPLING” 
n. 1498, SCIENZA - PACE  Scienziate e Scienziati contro la guerra, si era 
attivato nei mesi scorsi, col patrocinio della stessa IPB, producendo il 
documento propositivo, con precisi riferimenti alla situazione Italiana ma 
enunciante principi di diritto validi per ogni Nazione civile, sul 
controllo etico del mercato delle armi convenzionali, da portarsi poi in 
discussione in quella sede prestigiosa.

Il Presidente della Commissione Europea dell’IPPNW Dr. Herman Spanjard 
(Parlamentare del Governo Belga) informato preliminarmente del documento e 
della questione che si intendeva suscitare nel corso del Convegno, invitava 
la D.ssa Fulgida Barattoni a partecipare alla riunione ristretta della 
Commissione Europea inserendo fra i punti in discussione all’ordine del 
giorno anche il tema dell’Accordo di Farnborough (Convenzione 
Internazionale del 2000 tra i sei maggiori Stati Europei produttori di 
armamenti tesa a uniformare le transazioni commerciali e a limitarne i 
controlli statuali)
" ora l' Italia, ha qualche cosa di importante da dirVi.....". Con queste 
parole la D.ssa Barattoni veniva invitata a prendere la parola.
Ed era effettivamente l’Italia, con tutta la sua creatività e tutta la sua 
antica tradizione giuridica, che era invitata a salire sul palco davanti ai 
rappresentanti dei Paesi dell’Unione per riuscire, in breve, a coinvolgerli 
nel proprio progetto:
”Creare una coalizione fra i rappresentanti delle Nazioni Europee delle tre 
più grandi federazioni mondiali di Pace:  Medici, Fisiatri (IPPNW), 
Magistrati, Avvocati (IALANA) e Peacemakers (I.P.B.) al fine di presentare 
al Parlamento Europeo una mozione congiunta per la regolamentazione etica 
del mercato delle armi convenzionali.”.
La rappresentante della Germania ha così commentato:" L'Italia ci sta 
offrendo una grande opportunita', quella di iniziare a pensare non piu' 
come singoli Stati ma come gruppo Europeo e, uniti, potremo efficacemente 
incidere sulle politiche comunitarie".
Austria, Francia e lo stesso Belgio, che pure non aveva  aderito 
all’Accordo di Farnborough, hanno immediatamente offerto di collaborare 
all’iniziativa.
Per la prima volta si è chiesto alle associazioni di pace non governative 
delle singole Nazioni di iniziare a lavorare insieme per proporsi in chiave 
unitaria ed Europea.
La risposta è stata favorevole ed unanime.