[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Ddl 1927: maggioranza respinge tutti gli emendamenti
Ddl 1927: maggioranza respinge tutti gli emendamenti
di Redazione (redazione@vita.it)
27/03/2002 Vita
Dichiarazione degli on.li Piero Ruzzante e Marina Sereni DS-Ulivo
Nonostante il Ddl del governo Berlusconi (relatori on. Selva e on Previti)
in materia di commercio delle armi sia ancora in fase di discussione
generale e riprenderà il suo iter come richiesto dal gruppo DS l'Ulivo solo
dopo la pausa pasquale, il comitato dei 9 della Commissione Difesa ha
valutato e respinto a maggioranza tutti gli emendamenti dell'opposizione.
L'on. Piero Ruzzante (DS Presidenza della Commissione Difesa) ha dichiarato
“ E' molto grave l'atteggiamento tenuto dai parlamentari del centrodestra,
i nostri emendamenti (firmati da tutti i gruppi dell'Ulivo, ma analoghi
sono stati presentati dal gruppo di PRC) sono il frutto di un positivo e
proficuo confronto avvenuto in queste settimane con le associazioni
promotrici della campagna “io difendo la 185”. Tali proposte emendative
tendono a garantire la trasparenza e il controllo parlamentare sulla
produzione e esportazione degli armamenti e riaffermare il divieto di
vendita verso Paesi che violano le Convenzioni internazionali in materia di
diritti umani.”
L'on. Marina Sereni della segreteria nazionale dei DS ha chiarito che
“Nelle prossime settimane la nostra opposizione sarà netta e determinata e
se non verranno accolte le nostre proposte emendative il nostro voto sul
provvedimento sarà negativo. Abbiamo condiviso molte delle preoccupazioni e
richieste avanzate dalla campagna “io difendo la 185” ora crediamo che
questo cartello di Associazioni e Movimenti debba sostenere la nostra
battaglia in Parlamento promovendo iniziative di pressione e di
sensibilizzazione nei confronti dei deputati del centrodestra.”
“Ci auguriamo – hanno auspicato infine Piero Ruzzante e Marina Sereni – che
anche tra le fila della maggioranza ci siano sensibilità in grado di
raccogliere le nostre proposte emendative e gli appelli di un vasto e
articolato mondo associativo di cui anche il cardinale Ruini si è fatto
recentemente interprete nella sua Prolusione al consiglio Episcopale
dell'11 marzo”.