Il Pentagono ha ideato una nuova arma: un 'ufficio
bugie' per disseminare in segreto sui media esteri false informazioni
favorevoli agli Usa. I militari americani, dopo aver vinto la guerra
contro Al Qaida in Afghanistan, temono di perdere la pace. Osama bin
Laden si è dimostrato finora molto abile nella guerra di propaganda, un
terreno dove il Pentagono si sente disarmato. La campagna di
disinformazione dovrebbe essere guidata dall'Office of Strategic
Influence (Osi), un nuovo dipartimento creato dal Pentagono dopo l'11
settembre. L'idea centrale è quella di combattere con tutti i mezzi
disponibili la battaglia propagandistica in regioni come l'Asia, il Medio
Oriente e l'Europa Occidentale disseminando in segreto notizie di ogni
genere ai media locali, vere o false, per migliorare l'immagine
dell'America. ''L'arco delle iniziative andrebbe dal bianco più puro
(comunicati stampa genuini) al nero più profondo (bugie e operazioni
clandestine)'', ha sottolineato un ufficiale del Pentagono ai giornalisti
del 'New York Times', che hanno anticipato oggi la trovata. Anche
all'interno del Pentagono l'idea trova molti critici ed il ministro della
difesa Donald Rumsfeld, pur favorevole al progetto, non ha ancora dato il
via libera. ''Mentre è comprensibile l'uso della disinformazione nei
paesi ostili - ha osservato un funzionario del Pentagono - più difficile
diventa giustificare questo strumento e questa tattica verso i paesi
amici''. Nel mirino dell'ufficio bugie ci sarebbero infatti anche i media
esteri (come le agenzie di stampa) di paesi occidentali. Un diffuso
timore è che le notizie false possano rimbalzare anche sui media
americani, una possibilità considerata catastrofica: il Pentagono e la
Cia sono interdetti per legge da qualsiasi attività di propaganda negli
Stati Uniti. Sul fronte estero, mentre il Dipartimento di Stato e la Casa
Bianca posseggono dipartimenti che curano l'immagine americana il
Pentagono era stato finora disarmato. Il compito di guidare l'Osi e'
stato affidato al generale Simon Worden, un astrofisico specializzato in
problemi spaziali. Nei piani del nuovo ufficio figurano 'campagne
aggressive' per l'uso dei media stranieri, di Internet e di operazioni
segrete per vincere la guerra della propaganda. Tra i progetti allo
studio: inviare messaggi e-mail a giornalisti, leader civici, esponenti
politici stranieri firmati non dal Pentagono ma con altri nomi. Il
Pentagono ha ingaggiato per 100 mila dollari al mese il Gruppo Rendon,
una agenzia di consulenza internazionale, per ricevere un aiuto
'professionale'. E' lo stesso gruppo che ha lavorato a lungo anche per
alcune iniziative della Cia. |