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(Fwd) Cagliari: assemblea sul rischio nucleare




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From:           	"Walter Falgio" <falgio@unionesarda.it>
Subject:        	Cagliari: assemblea sul rischio nucleare
Date sent:      	Sat, 15 Dec 2001 17:41:02 +0100

Da Agenzia Unione

15-12-2001 13:08 
ASSEMBLEA SU RISCHIO NUCLEARE IN CITTA'  

Un incontro tra amministratori locali e associazioni di volontariato 
si è tenuto ieri sera nell'aula consiliare del comune di Monserrato. 
All'ordine del giorno il problema del rischio nucleare al porto di 
Cagliari: in base alle disposizioni della Marina la città è compresa 
nei dodici scali italiani dove possono sostare e transitare i 
sommergibili atomici. L'incontro era presieduto dal sindaco di 
Monserrato Tonio Vacca e organizzato dal comitato "Gettiamo le 
basi". Il comune del cagliaritano non è stato una sede casuale. 
Proprio il deputato eletto in quel collegio ha contribuito 
recentemente a riaprire il dibattito sulla vicenda: il riformatore 
Michele Cossa ha presentato il 21 novembre un'interrogazione al 
ministro della Difesa dove, tra l'altro, chiede se sia stato previsto un 
piano per la tutela della popolazione in caso di avaria ai propulsori 
di un sommergibile nucleare. Ieri hanno partecipato rappresentati 
del comune di Quartu, (Sergio Falconieri, capogruppo del Psd'az, e 
Fortunato di Cesare, capogruppo dei Riformatori), Dolianova, con 
l'assessore Antonello Murgia, e della provincia di Cagliari (il 
consigliere di Rifondazione Tonino Cocco). Altri hanno aderito pur 
non essendo presenti. Tutti concordi nel registrare una grave 
carenza di informazioni da parte delle autorità competenti che 
avrebbero dovuto divulgare il piano di emergenza così come hanno 
fatto la prefettura di Taranto e La Spezia. "In caso di incidente io 
non saprei che fare", ha detto il sindaco di Monserrato, 
sottolineando che un'avaria nucleare al porto di Cagliari 
coinvolgerebbe naturalmente tutti i comuni dell'hinterland. La 
proposta unanime dell'assemblea è stata quella di costituire un 
polo per la protezione civile composto da Prefettura, Comando 
militare, Università, Asl, Comuni e associazioni, "non certo per 
ficcare il naso nei segreti militari - ha detto Falconieri - quanto per 
conoscere tutte le informazioni utili per la sicurezza dei cittadini". 
"Un piano di emergenza è inefficace se non è conosciuto dalla 
popolazione e dai comuni, i primi a dover essere informati in caso 
di incidente. Per questo si propone la costituzione di questa 
struttura che operi inoltre un controllo ambientale e sanitario 
indipendente dalle autorità miliari", ha detto Mariella Cao del 
comitato. L'assemblea di Monserrato ha nominato una struttura di 
coordinamento composta dalle autorità cittadine, consiglieri e 
associazioni che entro gennaio chiederanno un incontro al prefetto 
di Cagliari. La richiesta sarà avanzata anche da tutti i comuni che 
aderiranno ad una petizione proposta dai consiglieri quartesi.  


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francesco iannuzzelli   francesco@href.org
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