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Colpevoli per l'11/9: Bush, Rumsfeld, Myers - Parte I, sez. I




Invio la prima parte dell'articolo di Bykov e Israel.
La seconda parte è stata inviata in lista il 1/12/2001

Giorgio Ellero
<glr.y@iol.it>

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LA STORIA SEGRETA DI MR. CHENEY

Parte I, sezione I di
'COLPEVOLI PER L'11 SETTEMBRE:
BUSH, RUMSFELD, MYERS'

di Illarion Bykov e Jared Israel
[Inviato il 20 Novembre 2001]

Dedicato ai pompieri di New York.



(Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

Versione originale:
http://emperors-clothes.com/indict/indict-1.htm

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La base aerea di Andrews è una grande installazione militare, ad appena dieci miglia dal Pentagono.
L'11 settembre, nella base si trovavano due interi squadroni di caccia, in assetto da combattimento. Il loro compito era la difesa dei cieli attorno a Washington. Hanno fallito. Nonostante più di un'ora di
preallarme su un attentato terroristico in corso, nessun caccia di Andrews ha cercato di proteggere la città.

Il FAA (Federal Aviation Administration - Amministrazione Federale per l'Aviazione), il NORAD (North American Aerospace Defense -
Difesa Aerospaziale del Nord America) e le Forze Armate hanno procedure comuni, che permettono ai caccia di intercettare
automaticamente i voli commerciali, in condizioni di emergenza.
Queste procedure non sono state seguite.

Gli ufficiali dell'Air Force hanno cercato di giustificare il fallimento.
Il tenente colonnello Vic Warzinski, un alto portavoce del Pentagono, ha detto:
"Il Pentagono era semplicemente ignaro che quell'aereo si stesse dirigendo contro di noi e dubito che chiunque, prima di martedì, si sarebbe aspettato qualcosa del genere."
--'Newsday,' 23 settembre 2001

Utilizzando informazioni prese da mass media e siti ufficiali, dimostreremo che questo non è vero.
Parte di quello che è successo l'11 settembre, come aerei che si schiantano contro edifici, è inusuale. Ma la maggior parte dei fatti, voli
commerciali fuori rotta, errori nelle segnalazioni radar e possibili dirottamenti, sono situazioni comuni.
Dimostreremo che queste emergenze vengono gestite abitualmente
con un'efficienza professionale basata su regole chiare.

La collisione contro il World Trade Center del primo aereo dirottato rendeva evidente che gli Stati Uniti si trovavano di fronte a una
situazione eccezionale. Questo avrebbe dovuto portare a una intensificazione delle procedure d'emergenza nei sistemi di sicurezza del volo e della difesa.
L'intero paese sapeva.
Per esempio, alle 9,06, la polizia di New York trasmetteva:
"E' avvenuto un attacco terroristico. Informate il Pentagono."
--'Daily News' (New York) 12 settembre 2001
(1)

L'Ufficio Stampa dell'Esercito ha chiarito che la gente comune che lavorava al Pentagono temeva di poter essere il bersaglio
successivo:
"Guardavamo il World Trade Center in televisione," ha detto un funzionario della Marina, "Quando il secondo aereo si è deliberatamente schiantato contro la torre, qualcuno ha detto: 'il World Trade Center è uno dei più riconoscibili simboli
dell'America. Noi ci troviamo in quello immediatamente successivo.'"
--'DEFENSELINK News', 13 settembre, 2001 (2)

I sistemi di sicurezza e di difesa del cielo vengono attivati ogni giorno, a causa di problemi vari.
L'11 settembre hanno fallito, non a causa della, ma nonostante la natura estrema dell'emergenza.
Questo può succedere solo se individui che si trovano in posizioni di alto livello si adoperano congiuntamente affinché non funzionino.
Senza un appoggio ai massimi livelli, semplici tecnici avrebbero quasi sicuramente fallito nel tentativo di sabotare e annullare i
sistemi difensivi di routine. Il non funzionamento dei sistemi d'emergenza sarebbe stato notato immediatamente. Tra l'altro, data
la natura catastrofica degli attentati, le più alte cariche militari ne sarebbero state coinvolte. Agendo isolati, i tecnici avrebbero
potuto aspettarsi un contrordine e l'arresto.

Il sabotaggio dei sistemi difensivi di routine, controllati da precise gerarchie, non sarebbe mai stato contemplato come unica opzione, senza il coinvolgimento del comando supremo dell'esercito.
Il che ci porta al Presidente George Bush, al ministro della Difesa Donald Rumsfeld e al Capo di Stato Maggiore in carica, il Generale dell'aviazione Richard B. Myers.
Nell'elenco di prove che seguono, evidenzieremo alcune buone ragioni per cui le persone nominate sopra dovrebbero essere
accusate di tradimento per la complicità nell'assassinio di migliaia di persone che avevano giurato di proteggere.

L'elenco di prove passa in rassegna le seguenti aree tematiche:

*La base aerea Andrews e l'impostura di 'nessun aereo disponibile';

*I sistemi di sicurezza/difesa dei cieli e la menzogna per cui non sarebbero stati predisposti;

*Le azioni di George Bush dell'11 settembre, che hanno chiaramente contraddetto i suoi doveri legali e costituzionali e dimostrato evidenza di colpa;

*La testimonianza nell'audizione del Generale Richard B. Myers al Senato, all'atto della sua nomina a Capo di Stato Maggiore.
In questa audizione, il cui contenuto è stato riportato accuratamente da un solo giornalista, il Generale Myers ha cercato di nascondere che cosa fosse successo l'11 settembre, quando era Capo di Stato Maggiore, in via provvisoria. Egli ha fornito tre diverse versioni in
contraddizione tra loro, dimostrando evidenza di colpa;

*La notizia principale nel notiziario della CBS del 14 settembre.
Fino a quella data, i funzionari avevano dichiarato che nessun aereo
era stato fatto decollare precipitosamente per intercettare gli aerei dirottati. Ma dopo la disastrosa testimonianza del Generale Myers al
Senato, la CBS ha diffuso una versione riveduta dell'11 settembre.
Nella nuova lettura dei fatti emerge che jet da caccia delle basi di Otis e Langley cercarono di intercettare i voli dirottati, ma non vi
riuscirono. Questa è attualmente considerata la versione ufficiale del NORAD ed è stata ripresa acriticamente, sia dai media che da
funzionari governativi.
Dimostreremo che questa versione è sia debole che incriminante.



SEZIONE UNO: Perché nessun jet da caccia è decollato per proteggere Washington?


BUGIA N.1:

'NESSUN CACCIA IN ASSETTO DA COMBATTIMENTO ERA DI STANZA VICINO AL PENTAGONO'

Come già detto, la base Andrews si trova a 10 miglia dal Pentagono.
I media hanno generalmente preferito non parlare di Andrews.
Un'eccezione è stato 'USA Today', il secondo quotidiano americano, che ha pubblicato, nelle stesso giorno, due storie in contraddizione
tra loro, per spiegare il fallimento nel far intervenire i jets di Andrews prima dell'attentato al Pentagono.

PRIMA VERSIONE DI 'USA TODAY':
"la base aerea Andrews, dove si trova l'Air Force One, si trova a sole 15 miglia [sic!] dal Pentagono, ma non ha caccia. Funzionari della Difesa non hanno dichiarato se le cose sono cambiate."
--'USA TODAY,' 17 settembre, 2001 (3)

SECONDA VERSIONE DI 'USA TODAY':
"La Guardia Nazionale del Columbia District aveva aerei da caccia alla base di Andrews, a sole 15 miglia [sic!] dal Pentagono, ma quegli aerei non erano né equipaggiati, né erano stati allertati. "
--'USA TODAY' 17 settembre, 2001 (4)

Entrambe le versioni sono false.

Solo un giornale ha detto la verità.
Si tratta del 'San Diego Union-Tribune' :
"La difesa aerea della zona di Washington si avvale principalmente dei caccia della base Andrews, in Maryland, vicina ai confini del Columbia District. Vi ha base anche la forza aerea della Guardia Nazionale Distrettuale, dotata di caccia F-16, ha detto un portavoce della Guardia Nazionale. "Ma i caccia sono decollati nei cieli intorno a Washington solo dopo il devastante attentato al Pentagono."
--'San Diego Union-Tribune' 12 settembre, 2001. (5)

La base Andrews è una grande installazione.
Ospita due squadriglie pronte al combattimento.
Queste squadriglie vengono assistite, ventiquattro ore su ventiquattro, da personale composto da centinaia di persone.

*La 121.esima squadriglia caccia (FS-121) della 113.esima unità (FW-113), dotata di caccia F-16.
"...come parte del suo doppio compito, la 113.esima si adopera per una risposta efficiente e rapida, nel Columbia District, in caso di catastrofi naturali o emergenze civili. Il suo personale assiste anche gli uffici d'inchiesta federali e locali nella lotta al traffico di droga nel distretto. Agisce anche come partner a tutti gli effetti dell'Air Force locale"
--DC Military (6)

*La 321.esima squadriglia caccia della Marina (VMFA-321) del 49.esimo gruppo aereo della Mrina, distaccamento A (MAG-49 Det- A), dotata di caccia F/A-18.
"Nella migliore tradizione del corpo dei marines, a Andrews, 'un nucleo di bravi uomini e donne' è assegnato a due unità di riserva in
assetto da combattimento.
"La squadriglia d'attacco caccia dei marine (VMFA) 321, una squadriglia di riserva del corpo, ha in dotazione i sofisticati F/A-18
Hornet. La squadriglia logistica 49, distaccamento A, svolge le funzioni di manutenzione e supporto necessarie a mantenere pronta un'unità."
--DC Military (6)

Dunque alla base di Andrews c'erano almeno due squadriglie pronte al combattimento.

Le citazioni, riportate sopra, provengono da http://www.dcmilitary.com , un sito privato, autorizzato dall'esercito a dare informazioni ai membri delle Forze Armate.
L'abbiamo scoperto il 24 settembre.
Un mese dopo ci siamo accorti che l'indirizzo era stato cambiato e che le informazioni su Andrews erano state trascritte nel carattere
tipografico più minuscolo.
Analogamente, il sito ufficiale della Andrews è 'decaduto' fin dalla metà di settembre.
Fortunatamente, vi si può accedere andando su http://www.archive.org e poi su http://www.andrews.af.mil.
Sulla pagina principale di Andrews c'è un link diretto a Dcmilitary.
Le informazioni sul sito di Andrews confermano quelle su Dcmilitary.
Sollecitiamo chiunque a controllare questi link il più presto possibile, perché potrebbero essere spostati o rimossi di nuovo.

La nostra ricerca è stata compiuta principalmente da volontari.
I quotidiani e le tv hanno equipe di ricerca che lavorano full-time.
I media importanti hanno uffici a Washington, a poche miglia da Andrews.
Perché i notiziari della carta stampata e delle televisioni non hanno detto il vero: che il compito di Andrews consisteva nel proteggere
il Columbia District?
Il "buco" colpisce particolarmente, perché alcuni media hanno riportato che dei caccia erano decollati da Andrews, ma solo dopo
l'attentato al Pentagono.

Dunque, sapevano che Andrews doveva difendere la zona.
Per esempio:
"Nel giro di pochi minuti dall'attacco, le forze americane di tutto il mondo sono state poste nel massimo stato di allarme - Defcon 3,
solo due livelli sotto allo stato di guerra - e gli F-16 di Andrews erano nei cieli di Washington."
--'Sunday Telegraph,' (Londra), 14 settembre 2001 (7)

E:
"Washington - un immenso oohh si è sollevato dalla folla quando un grande fumo nero si è sollevato dal Pentagono. All'improvviso il terrorismo si è materializzato alla porta di casa, chiaramente visibile attraverso le grande vetrate sopra il fiume Potomac. In alto, jet da caccia sfrecciavano provenienti dalla base Andrews e da altre installazioni, zigzagando nel cielo.
"Un sottile filo di fumo saliva dal centro cavo del Pentagono. Tutti, sul treno, hanno capito cos'era appena successo."
--'Denver Post,' 11 settembre 2001 (8)

E:
"E' stato dopo l'attacco al Pentagono che l'Air Force ha deciso di far decollare gli F-16 dalla base Andrews della Guardia Nazionale, per svolgere compiti di copertura e protezione su Washington".
--NBC Nightly News, (6:30 del mattino, orario atlantico) 11 settembre 2001 (9)

I media avrebbero dovuto chiedere di sapere la verità sul perché i caccia assegnati alla protezione di Washington non siano decollati un'ora PRIMA dell'attentato al Pentagono.

Oltre ai caccia, anche aerei cisterna e AWACS erano reperibili in fretta (un AWACS è un centro di comunicazione volante, equipaggiato con radar che sondano fino a 250 miglia di distanza. E' più o meno la stessa distanza che c'è con il confine di West Virginia, Ohio e Kentucky, dove il Volo 77 dell' American Airlines ha invertito la rotta per tornare a Washington).

Sia il Generale Myers, che il vice presidente Cheney ammettono che questi aerei non hanno sorvolato l'area di Washington se non dopo l'attentato al Pentagono.

Ecco il generale Myers che testimonia il 13 settembre:
"Quando è stato chiaro di che minaccia si trattasse, abbiamo fatto decollare aerei, AWACS, aerei-radar e aerei cisterna nel tentativo di ristabilire le rotte, se il sistema FAA ci avesse segnalato altri voli dirottati."
--Gen. Richard B. Myers, durante l'audizione al Senato del 13 settembre 2001 (10)

E Richard Cheney su 'MEET THE PRESS':

"VICE PRESIDENTE CHENEY: Bene,--io penso che la decisione più dura sia stata quella relativa alla questione se intercettare, o no,
un aereo commerciale in arrivo.

"MR. RUSSERT: e che cosa avete deciso?'

VICE PRESIDENTE CHENEY: Abbiamo deciso di farlo. E allora abbiamo messo una pattuglia aerea in assetto da combattimento sulla città; F-16 con un AWACS, che è un sistema radar aereo, e anche l'appoggio di aerei cisterna in modo da poter stare in volo a lungo."
--NBC, 'Meet the Press' (10.00 AM ora atlantica) 16 settembre 2001 (11)

Come vedremo, l'affermazione di Mr. Cheney , secondo cui "la decisione più problematica è stata quella sul problema di intercettare o no eventuali voli commerciali in arrivo" è una bugia. Documenti della FAA, di pubblico dominio, provano che i jet da combattimento intercettano abitualmente gli aerei commerciali, in determinate circostanze, senza richiedere il permesso della Casa Bianca.

L'elenco delle prove CONTINUA NELLA SECONDA PARTE

Note:
(1) 'Daily News' (New York), 12 settembre 2001, mercoledì,
NEWS SECTION; Pg. 24: 'THE TRAGIC TIMELINE The sad events of the day.'
il testo completo si trova su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/dn912.htm

(2) 'DEFENSELINK News,'
"It Was Business as Usual, Then 'Boom'" di Jim Garamone, 'American Forces Press Service,' 13 settembre, 2001
http://www.defenselink.mil/news/Sep2001/n09132001_200109132.html
Backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/def.htm

(3) 'USA TODAY,' 17 settembre 2001, Pg. 5A,
"Military now a presence on home front," di Andrea Stone.
Versione web su:
http://www.usatoday.com/news/nation/2001/09/16/military-home-front.htm
Backup su:
http:/.emperors-clothes.com/9-11backups/usa-1.htm

(4) 'USA TODAY,' 17 settembre, 2001 lunedì,
FINAL EDITION, Pg. 5A, "Shoot-down order issued on morning of chaos," di Jonathan Weisman, WASHINGTON.
Versione web su:
http://www.usatoday.com/news/nation/2001/09/16/pentagon-timeline.htm
Backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/usa2.htm

(5) 'San Diego Union-Tribune,' 12 settembre 2001.
Homepage su: http://www.signonsandiego.com/
Articolo su:
http://pqasb.pqarchiver.com/sandiego/main/document.html?QDesc=&FMTS=FT&QVPID=&FrameName=&QCPP=&QIID=000000080620146&FMT=FT
Backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/sd.htm

(6) Il link attuale è:
http://www.dcmilitary.com/baseguides/airforce/andrews/partnerunits.html:
Backup su : http://www.emperors-clothes.com/9-11backups/dcmil.htm

(7) 'Sunday Telegraph,' (Londra), 14 settembre 2001
Articolo su:
http://news.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2001/09/16/wcia16xml
Backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/tel16.htm

(8) 'Denver Post,' 11 settembre 2001.
Per trovare questo articolo online, cercare l'ID: 1075896 su: http://www.denverpost.com
O leggere il backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/dp11.htm

(9) 'NBC Nightly News,' "Attack on America,"
(6:30 PM ET) 11 settembre 11, "Tuesday President Bush returns to White House on Marine One,"
Anchor: Tom Brokaw, Jim Miklaszewski reporting.
Vedere la trascrizione su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/nbc911cover.htm

(10) Gen. Richard B. Myers
deposizione confermata al Senato, 13 settembre 2001
Testo completo su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/mycon.htm
Questa particolare citazione è stata tra l'altro ripresa da molti media.

(11) 'NBC, Meet the Press' (10:00 AM ET)
Domenica 16 settembre 2001.
Trascrizione completa su:
http://stacks.msnbc.com/news/629714.asp?cp1=1
Backup su:
http://emperors-clothes.com/9-11backups/nbcmp.htm


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