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(Fwd) Convegno antimperialista - Roma 17-18 novembre




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Subject:        	Convegno antimperialista - Roma 17-18 novembre

Oggetto: invito a convegno antimperialista 

LA GUERRA PERMANENTE PER IL DOMINIO GLOBALE - 
GLI ANTIMPERIALISTI PER UNA PROSPETTIVA DI RESISTENZA 


Un saluto a tutti. 

Vi invitiamo a partecipare a questo convegno contro la 
guerra che, come Assemblea Antimperialista, stiamo 
organizzando per il 17 e 18 novembre a Roma, e che vedra' 
la partecipazione di relatori italiani e di alcune realta' 
politiche internazionali provenienti anche dal mondo arabo.

Chi fosse interessato a partecipare 
puo' comunicarlo all'indirizzo:
posta@tuttinlotta.org - tel. 338-9116688 

altre informazioni all'indirizzo web: 
http://www.tuttinlotta.org 


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L'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA organizza: 


C O N V E G N O

" LA GUERRA PERMANENTE PER IL DOMINIO GLOBALE " 

" GLI ANTIMPERIALISTI PER UNA PROSPETTIVA DI RESISTENZA " 

L'Italia e' arruolata in una guerra permanente: 
quale ruolo per il movimento antimperialista?

Convegno di approfondimento degli aspetti della guerra 
e confronto sulle prospettive nazionali e internazionali 
della lotta all'imperialismo

Per parlare, informare e discutere di 
embarghi e uranio impoverito, interessi economici celati 
dietro questa guerra, servi, padroni e ricadute sui 
lavoratori italiani, lotte antimperialiste nel mondo

sabato 17 nov. dalle ore 9.00 
RELAZIONI E DISCUSSIONE 
aula magna IRCCS "L. Spallanzani", via Portuense, 292 - 
ROMA 

domenica 18 nov. dalle ore 10.00 
ASSEMBLEA DI LOTTA 
alla sala C.I.P. - ROMA 


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Per arrivare al luogo del convegno: 

aula magna IRCCS “L. Spallanzani”, via Portuense, 292 - ROMA 

- per chi arriva in auto: uscire al casello Roma-Nord della A1, 
imboccare il Grande Raccordo Anulare in direzione Tiburtina e 
uscire allo svincolo "EUR-Portuense";  

- per chi arriva in treno: dalla stazione termini prendere la 
metropolitana "B" in direzione EUR, scendere alla fermata 
"Piramide" presso la Stazione Ostiense e prendere linea bus 719.  

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PROGRAMMA E INVITO AL CONVEGNO 



- Sabato 17 novembre, inizio dei lavori ore 9.00


Relazioni, discussione, conclusioni su:

 a  -	Geostrategie: contraddizioni interimperialistiche, 
dinamiche delle alleanze internazionali

 b  -	Guerra permanente, leggi nazionali e diritto 
internazionale

 c  -	I soggetti di guerra: la NATO e i complessi militari-
industriali

 d  -	Gli strumenti del terrore imperialista: Embarghi e 
genocidi, antrace e AIDS, distruzione ambientale e 
produzione di morte, Uranio e contaminazione chimica

 e  -	Economia e finanza di guerra: crisi economica e 
soluzione militare

 f  -	Stato di guerra e conseguenze sul proletariato; 
sacrifici e crediti di guerra

 g  -	Riflessi repressivi interni dello stato di guerra 

 h  -	Il razzismo e la costruzione del "mostro" come arma 
di guerra, il ruolo dell’informazione

 i  -	Globalizzazione e Imperialismo: categorie distinte o 
collegate? 

 j  -	Le lotte antimperialiste internazionali e la 
solidarieta' internazionale:
1.	La questione Palestinese
2.	I Balcani
3.	La Turchia
4.	L’area asiatica
5.	L’Europa imperialista



- Domenica 18 novembre, inizio dei lavori ore 10.00


Assemblea delle realta' antimperialiste 
Confronto sulle prospettive nazionali e internazionali 
della lotta all'imperialismo, per mettere in pratica 
percorsi unitari e stabili di lotta contro la guerra.



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Sono stati invitati in qualita' di relatori:
Associazioni di lavoratori immigrati, Padre Benjamin, A. 
Bernardini, S. Cararo, A. Catone, S. Clementi, la redazione 
del giornale CRAC, S. Finardi, F. Grimaldi,  A. Ludovisi, 
P. Maestri, A. Martocchia, C. Pona, K. Younis, M. 
Zucchetti, un rappresentante della comunità Islamica in 
Italia, delegazioni di lavoratori e di Comitati 
Territoriali contro la guerra. 

Interverranno o manderanno interventi scritti le 
organizzazioni internazionali: 
Socialist Labour Party (Gran Bretagna) - PTB (Partito del 
Lavoro del Belgio) - DHKC (Fronte Rivoluzionario di 
Liberazione del Popolo - Turchia) - CMKP (Partito Comunista 
Operaio e Contadino del Pakistan) - Fronte di Liberazione 
del Popolo (Sri Lanka) - Fronte Popolare per la liberazione 
della Palestina - RYU (Unione della gioventu' 
rivoluzionaria - Siria) 


L'Assemblea Antimperialista 

Per contatti e adesioni:
posta@tuttinlotta.org 
http://www.tuttinlotta.org

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MANIFESTO DEL CONVEGNO 


DALLA CRISI GLOBALE ALLA GLOBALIZZAZIONE DELLA CRISI. 
La crisi evidente del capitalismo avanzato ha portato 
sull'orlo della recessione i Paesi occidentali e posto 
limite alla valorizzazione dei capitali: la globalizzazione 
imperialista, preteso motore di sviluppo, non e' che uno 
strumento per trasformare i Paesi della periferia 
dell'impero in riserve di risorse da saccheggiare e di 
manodopera a basso costo il cui prodotto fa crollare salari 
e costi di produzione in Occidente. Proprio il 
peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori dell' 
"Ovest" e' l’altra faccia della medaglia delle "riforme 
strutturali" dettate dai centri economici esecutivi 
transnazionali, il F.M.I., la B.M., l’O.M.C. e l’O.C.S.E.. 

DALLA GUERRA DEGLI AFFARI AGLI AFFARI DI GUERRA. 
Gli interventi del Fondo Monetario Internazionale e le 
guerre commerciali per la rapina delle risorse petrolifere 
del Caspio hanno avviato il confronto armato, naturale 
sbocco di ogni crisi economica: dalla corsa agli appalti 
per oleodotti e infrastrutture al rilancio delle industrie 
belliche, dalla guerra economica al capitalismo di guerra.

DALLA GUERRA PER IL MONOPOLIO AL MONOPOLIO DELLA GUERRA. 
Le guerre N.A.T.O. condotte contro Paesi e Popoli per 
l'esproprio delle risorse hanno contenuto al loro interno 
la competizione intercapitalista per la conquista di 
posizioni di monopolio; ora gli U.S.A. impongono il loro 
monopolio sulla guerra imperialista: armi, presidio 
militare del territorio, gestione politica delle crisi, 
tutto gestito dallo Stato mercenario U.S.A. al cui vertice  
stanno finanzieri, petrolieri e grandi azionisti 
dell'industria bellica. Da sempre sono gli eserciti ad 
aprire le vie a nuovi mercati. Vecchi e nuovi alleati 
saranno solo luogotenenti militari dell'impero, diplomatici-
spia, sfruttatori del lavoro, poliziotti internazionali. E' 
il ruolo riservato agli italiani nei Balcani.

DALL'ALLEANZA IMPERIALISTA ALL'IMPERIALISMO DELLE ALLEANZE. 
All'orientamento dell'Unione Europea a promuovere una 
politica estera autonoma e una propria vocazione 
imperialista sostenuta dalla creazione di una forza 
militare indipendente dalla N.A.T.O., la potenza militare 
U.S.A. risponde con il riassetto della politica delle 
alleanze: la "geometria variabile" lascia in panchina gli 
europei e arruola, per guerre sanguinarie e fratricide, 
masse diseredate (mujaheddin), e associa, con patti 
ricattatori, Stati e nazioni dotate di armi nucleari 
(Pakistan, India, Russia, Cina). Cio' non significa che lo 
strumento N.A.T.O. venga messo in soffitta, anzi: non e' 
casuale che per inchiodare tutti gli alleati imperialisti 
alle proprie responsabilita', gli U.S.A. abbiano invocato e 
poi fatto scattare il famoso Articolo 5 dello Statuto 
dell’Alleanza, che prevede la mobilitazione generale di 
tutti i membri in caso di "attacco" ad uno di essi. Gli 
stessi prossimi arrivi di nuovi aerei F-16 nella base di 
Pisignano, dimostrano che la strategia politico-militare 
dell’imperialismo a guida U.S.A. e' si' elastica, ma alcuni 
punti fermi (e tra questi l’impianto organizzativo della 
N.A.T.O.) rimangono intatti.

DIRITTO INTERNAZIONALE, DIRITTO IMPERIALISTA. 
Il "Nuovo Ordine Mondiale" succeduto al crollo dell'Unione 
Sovietica ha ormai mostrato tutta la sua ferocia. Il Gruppo 
G-7 (o G-8 nel tentativo di coinvolgere anche la Russia) ne 
costituisce il momento di coordinamento e centralizzazione 
delle decisioni politiche, un vero e proprio direttorio 
imperialista mai investito da alcuna volonta' popolare. 
L'O.N.U., quell'organismo che in molti vorrebbero dipingere 
come l'unica assise realmente democratica a livello 
internazionale, e' ostaggio di poche potenze che mutuano i 
propri interessi all'interno del Consiglio di Sicurezza: 
non e' quindi nemmeno in grado di imporre il rispetto di 
quelle poche risoluzioni che vanno necessariamente a 
condannare palesi violazioni di diritti elementari quanto 
basilari (basti pensare alle risoluzioni sulla Palestina o 
sul Kosovo) e che vengono semplicemente ignorate.  

GLI ATTENTATI DELL'11 SETTEMBRE 
hanno fornito il pretesto alla guerra permanente, gia' 
progettata e preparata, che entra cosi' nella sua fase 
operativa; l'ideologia razzista, gia' strumento di 
propaganda della reazione borghese, e' diventata un'arma 
contro l'unita' di classe dei lavoratori, per corromperne 
la coscienza, battere la resistenza dei popoli di fronte 
alla guerra e arruolare i proletari nella campagna di 
isolamento e repressione dei movimenti anticapitalisti e 
antimperialisti. Destra neoliberista e Sinistra 
socialimperialista europea si misurano su questo terreno 
con intendimenti e metodi sempre piu' affini. E' di pochi 
giorni fa l'ennesima dichiarazione di D'Alema  
sull'interventismo,  dove afferma che il centrosinistra 
avrebbe fatto molto di piu' per essere presente nel teatro 
delle operazioni di guerra: la capacita' reale della 
sinistra guerrafondaia e imperialista italiana di contenere 
la protesta e', anzi, piu' pericolosa dell'arroganza della 
Destra populista fascista. La marcia Perugia-Assisi, presa 
e valutata come fenomeno politico oggettivo, e' una 
eloquente dimostrazione della capacita' di queste forze 
imperialiste di influenzare non solo il ricostituendo 
"popolo della sinistra" e i vari portavoce dell'antagonismo 
e del pacifismo compatibili, ma anche alcune aree che si 
rifanno ad un antimperialismo radicale.

UNA PROPOSTA DI LOTTA. 
L'escalation di violenza impressa dalla campagna "liberta' 
(imperialista) duratura", ha posto anche il composito 
movimento contro la globalizzazione, che si era espresso a 
Genova, di fronte a un bivio: o coltivare l'illusione della 
riformabilita' "dal basso" delle istituzioni imperialiste, 
oppure schierarsi apertamente, senza "se" e senza "ma", 
contro le logiche che producono questa nuova guerra, contro 
la N.A.T.O. e tutti gli strumenti di morte dell’Occidente 
capitalistico, contro i sacrifici di guerra imposti ai 
proletari, contro il razzismo anti-arabo orchestrato dai 
mass media italiani. Uno schierarsi che non puo' essere 
solamente di opinione, ma che deve concretizzarsi in 
movimento attivo contro la guerra e la N.A.T.O., 
valorizzando le esperienze locali e sviluppandole (a 
partire dalla costruzione di comitati contro la guerra in 
tutti i posti di lavoro e nei territori). Rispondiamo al 
governo Berlusconi, a tutti i suoi alleati e ai 
rappresentanti in buona e cattiva fede del riformismo 
guerrafondaio, che nessuna istituzione internazionale, 
portatrice degli interessi di un pugno di potenze 
capitaliste, ha alcuna legittimita' a legiferare sul futuro 
e sui diritti di miliardi di persone. E tanto meno 
legittimabile e' la guerra di sterminio condotta con le 
bombe o con la fame.

REALTA' ADERENTI ALL'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA. 
L'Assemblea e' nata dal coordinamento dei comitati locali 
contro la guerra alla Jugoslavia che identificavano nella 
guerra un elemento di latenza permanente nelle 
contraddizioni internazionali, e si ponevano quindi il 
problema della prospettiva del movimento antimperialista.  
Il nostro intervento nelle realta' locali e' diretto a 
diffondere informazione e promuovere mobilitazioni e azioni 
politiche di lotta contro le installazioni militari e le 
strutture per la produzione di morte. L'Assemblea 
Antimperialista vuole essere uno strumento che contribuisca 
al necessario collegamento e costruzione di posizioni 
anticapitaliste ed antimperialiste nel movimento di massa, 
posizioni che oggi emergono con sempre maggiore evidenza a 
livello mondiale, tanto nelle lotte dei popoli oppressi 
quanto nelle lotte anticapitaliste del Nord del pianeta. 
Cresce un movimento internazionale contro la guerra e la 
prospettiva di un suo collegamento a livello planetario non 
e' oggi cosi' utopistica come sembrava solo poco tempo fa.

SCOPO DEL CONVEGNO 
e' contribuire a rendere visibile l'estendersi delle 
mobilitazioni e delle istanze antimperialiste e allargare 
il confronto sulle future scadenze di lotta. Riteniamo 
necessario dare impulso e coordinare iniziative politiche 
contro le basi N.A.T.O., contro i sacrifici di guerra, a 
sostegno dell’Intifada e della lotta dei Kurdi, iniziative 
che potrebbero preludere ad una mobilitazione contro il 
vertice del capitalismo italiano a Cernobbio. 

Discutiamone insieme il 17 e 18 novembre a Roma, senza 
settarismi e con tanta voglia di lottare. 


ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA: 

ASSEMBLEA NAZIONALE ANTICAPITALISTA -  ASSOCIAZIONE 
"POPULAR" FIRENZE - CAMPO ANTIMPERIALISTA ASSISI - 
COLLETTIVO L.U.P.O. ANCONA - COORDINAMENTO ROMAGNOLO CONTRO 
LA GUERRA E LA NATO - COMITATI CONTRO LA GUERRA MILANO - 
COMITATO ANTIMPERIALISTA TORINO - COMITATO OPERAIO "BROLLO-
MARCEGAGLIA" SESTO SAN GIOVANNI - GRUPPO ZASTAVA TRIESTE - 
COMPAGNI ANTIMPERIALISTI DI: PORDENONE, BOLOGNA, BRESCIA, 
MILANO


Per contatti e adesioni:
posta@tuttinlotta.org 
http://www.tuttinlotta.org 
338-9116688 


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