[Disarmo] Cosa è la guerra preventiva?



Una guerra preventiva è un'azione militare intrapresa per scongiurare una minaccia percepita come imminente da parte di un altro stato. In altre parole, è un attacco portato avanti per anticipare un presunto attacco nemico.

Le guerre preventive sono controverse e il loro diritto internazionale è dibattuto. Secondo la Carta delle Nazioni Unite, l'uso della forza è legittimo solo in caso di legittima difesa, ovvero per respingere un attacco armato in atto. Tuttavia, alcuni paesi sostengono che il diritto alla legittima difesa possa essere esteso anche a minacce future, soprattutto se queste minacce sono ritenute gravi e imminenti.

La dottrina della guerra preventiva è stata utilizzata per giustificare diversi conflitti nel corso della storia, tra cui l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti nel 2003. Tuttavia, questa dottrina è stata anche aspramente criticata, da chi la considera un'aggressione illegittima e una pericolosa violazione del diritto internazionale.

Le argomentazioni a favore delle guerre preventive includono:

  • Dissuadere l'aggressione: Un attacco preventivo può convincere un potenziale nemico che un attacco non è conveniente e lo dissuade dall'agire.
  • Riduzione dei costi: Colpire un nemico prima che sia pronto può essere più facile e meno costoso che combatterlo dopo che ha avuto il tempo di prepararsi.
  • Proteggere la sicurezza nazionale: Se si ritiene che un nemico stia sviluppando armi di distruzione di massa o sostenendo gruppi terroristici, un attacco preventivo può essere visto come un modo necessario per proteggere la propria sicurezza nazionale.

Le argomentazioni contro le guerre preventive includono:

  • Violazione del diritto internazionale: La maggior parte degli esperti di diritto internazionale ritiene che le guerre preventive siano illegittime, in quanto violano il principio di non uso della forza.
  • Rischio di escalation: Un attacco preventivo può innescare una spirale di violenza e portare a un conflitto più ampio e più distruttivo.
  • Difficoltà di valutazione delle minacce: Può essere difficile determinare se una minaccia è reale e imminente, e c'è il rischio che un attacco preventivo sia basato su informazioni errate o ingannevoli.
  • Danni collaterali: Le guerre, anche se condotte con precisione, causano inevitabilmente vittime civili e danni alle infrastrutture.

In definitiva, la questione se le guerre preventive siano giustificate o meno è complessa e non ha una risposta facile. Ci sono forti argomenti da entrambe le parti, e la decisione di intraprendere o meno un'azione militare preventiva deve essere presa caso per caso, ponderando attentamente i rischi e i benefici potenziali.

Oltre alle informazioni sopracitate, ecco alcune risorse supplementari che potresti trovare utili:

  • Dottrina Bush: La dottrina Bush, annunciata dall'amministrazione statunitense nel 2002, ha ampliato il diritto alla legittima difesa per includere la guerra preventiva contro stati che si ritiene stiano sviluppando armi di distruzione di massa o sostenendo gruppi terroristici. https://it.wikipedia.org/wiki/Dottrina_Bush
  • La guerra preventiva di Vladimir Putin: Nel 2022, il presidente russo Vladimir Putin ha giustificato l'invasione dell'Ucraina come un'azione preventiva necessaria per contrastare l'espansione della NATO. La sua giustifica è stata ampiamente respinta dalla comunità internazionale. https://www.affarinternazionali.it/la-guerra-preventiva-di-vladimir-putin/
  • Il diritto alla legittima difesa: L'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite sancisce il diritto alla legittima difesa, che consente a uno stato di usare la forza per respingere un attacco armato in atto. Tuttavia, il diritto alla legittima difesa è stato oggetto di diverse interpretazioni, e non è chiaro se si estenda anche alle minacce future. 

---
Questa risposta è stata generata da Gemini.