[Disarmo] Leonardo: utili alle stelle grazie alle guerre



Per l'ottavo anno consecutivo, Fondazione Finanza Etica (Gruppo Banca Etica) e Rete Italiana Pace e Disarmo hanno partecipato come azionisti critici all'assemblea di Leonardo spa. L'assemblea del gigante italiano degli armamenti, controllato al 30,2% dal Ministero del Tesoro, si è svolta ancora una volta a porte chiuse e per gli azionisti non vi è stata la possibilità di un confronto diretto. L'unica possibilità concessa è stata l'invio di domande scritte.

"Abbiamo inviato a Leonardo circa quaranta domande", spiega Simone Siliani, direttore di Fondazione Finanza Etica, "in particolare per comprendere l'impatto reale dell'azienda sull'economia nazionale, anche in termini di occupazione".

Le risposte vaghe alle domande poste dagli azionisti critici evidenziano un'attenzione al profitto per gli azionisti privati a discapito dell'interesse pubblico.

Ancora una volta, emerge una contraddizione preoccupante: da un lato, Leonardo alimenta la produzione e il commercio di armi, dall'altro i benefici per l'Italia, in termini di gettito fiscale e occupazione, sono molto limitati. A fronte di utili in crescita, il numero di posti di lavoro all'interno dell'azienda è in costante calo.

Le preoccupazioni

Oltre alla carenza di un ritorno tangibile per l'economia italiana, le risposte generiche alle domande degli azionisti critici non consentono una valutazione completa dell'impatto dell'azienda in termini sociali e ambientali.

Inoltre, la produzione e il commercio di armi hanno conseguenze negative per le comunità in tutto il mondo. Aumentano i conflitti armati e questi alimentano la produzione di armi, in un ciclo continuo. 

È necessario un cambiamento di rotta

Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo chiedono a Leonardo un cambiamento di rotta. L'azienda dovrebbe privilegiare la produzione di beni e servizi a beneficio della collettività, garantendo trasparenza e coinvolgendo attivamente gli azionisti. È necessario mettere fine alla corsa al profitto alimentata dalle guerre e investire in un futuro più sostenibile e pacifico.

Le domande di Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo

Le domande inviate a Leonardo da parte di Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo coprono una vasta gamma di tematiche, tra cui:

  • Impatto economico: quale il contributo di Leonardo al gettito fiscale italiano e all'occupazione sul territorio nazionale? 
  • Produzione di armi: quali sono i criteri etici utilizzati per selezionare i clienti e i mercati di destinazione delle armi prodotte da Leonardo? 
  • Trasparenza e governance: perché l'assemblea degli azionisti si è svolta a porte chiuse? Quali misure saranno adottate per migliorare la trasparenza e il dialogo con gli azionisti critici?
  • Impatto sociale e ambientale: come viene garantito il rispetto dei diritti umani e delle normative internazionali?

L'invito di Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo è a un confronto aperto e costruttivo con Leonardo, per promuovere un modello di business più responsabile e sostenibile.


Per saperne di più 

Leonardo: boom di profitti con le guerre, ma solo "spiccioli" per lo Stato azionista. E i posti di lavoro calano - Rete Italiana Pace e Disarmo

https://retepacedisarmo.org/2024/leonardo-boom-di-profitti-con-le-guerre-ma-solo-spiccioli-per-lo-stato-azionista-e-i-posti-di-lavoro-calano/