[Disarmo] In arrivo in Ucraina i primi militari francesi. Intanto Kiev colpisce una radar russo del sistema missilistico nucleare



I primi militari francesi metteranno ufficialmente piede in Ucraina in tempi brevi. Ad annunciarlo è stato il capo delle forze armate di Kiev, Alexander Syrsky, che ha reso noto un accordo con Parigi per l'invio di "istruttori". Ma è inevitabile che, dopo gli scenari per uno schieramento di truppe occidentali più volte evocato dal presidente Emmanuel Macron, la notizia alimenti i timori di uno scontro diretto tra la Nato e Mosca, accompagnandosi all'invito insistentemente rivolto dal segretario generale Jens Stoltenberg ai Paesi membri di dare il via libera all'Ucraina per colpire il territorio russo con i missili da loro forniti.   Sono "già stati firmati i documenti che consentiranno presto ai primi istruttori francesi di visitare i nostri centri di formazione e di familiarizzare con le infrastrutture e il personale", ha scritto su Telegram Syrsky, riferendo di un incontro in video collegamento tra i ministri della Difesa dei due Paesi. 

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https://www.rainews.it/articoli/2024/05/lattacco-di-kiev-a-una-stazione-radar-russa-aumenta-il-rischio-di-escalation-nucleare-b2a6db0f-dfac-4d82-9d01-29773e11efae.html 

Nel teatro geopolitico già molto teso tra l'Occidente e la Russia, un evento recente ha gettato nuovamente ansia e incertezza sulla situazione. L'attacco di un drone ucraino contro una stazione radar russa, nodo vitale nel sistema di difesa e allarme nucleare di Mosca, ha sollevato un'ondata di preoccupazioni e controversie in tutto l'Occidente. L'attacco del 23 maggio scorso è avvenuto nella regione di Krasnodar, vicino al confine, e ha comportato un danneggiamento della stazione radar over-the-horizon Voronezh-DM nei pressi di Armavir, parte integrante del sistema di allarme nucleare russo. Gli ufficiali ucraini hanno confermato il loro coinvolgimento, sottolineando che la stazione radar era in grado di monitorare lo spazio aereo non solo sulla Russia ma anche sulla Crimea occupata, e presentando l'offensiva come una mossa tattica per minare la capacità di difesa di Mosca.

Le reazioni

Le reazioni a livello internazionale sono state di vario genere. Mentre alcuni esperti occidentali come Mauro Gilli, ricercatore presso il Centro per gli studi sulla sicurezza dell'Eth di Zurigo, hanno considerato l'attacco come un successo tattico, altri hanno invitato alla cautela, esprimendo preoccupazione per le possibili ripercussioni. Hans Kristensen, esperto di armi nucleari presso la Federation of American Scientists, ha criticato l'azione definendola «non saggia», sottolineando la delicatezza della situazione e la necessità di evitare il coinvolgimento delle infrastrutture nucleari russe. Anche Thord Are Iversen, un analista militare norvegese, ha condiviso queste preoccupazioni, affermando che attaccare una parte del sistema di allarme nucleare russo in un periodo di crescente tensione non è stata una mossa prudente.

Fonte: Il Messaggero