[Disarmo] Gli effetti delle bombe plananti russe: "Spazzano via le nostre posizioni", dice il ministro degli Esteri ucraino Kuleba



"È necessario dire al Congresso americano che se non aiuta l'Ucraina, l'Ucraina perderà la guerra": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una riunione video della piattaforma di raccolta fondi United24 organizzata da Kiev.

"La difesa aerea si sta esaurendo, se i russi continuano a colpire l'Ucraina ogni giorno come hanno fatto nell'ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i nostri partner lo sanno", ha detto ieri sera alla tv nazionale Zelensky, lanciando il più drammatico avvertimento dopo settimane di incessanti attacchi dell'esercito del Cremlino. Il presidente ucraino ha aggiunto che è necessario mobilitare 300 mila persone entro il primo giugno, ma non è sicuro che si riuscirà a farlo.

I soldati ucraini "vengono attaccati in modo massiccio e direi anche di routine da bombe aeree guidate (russe, ndr) che spazzano via le nostre posizioni": lo ha detto al Financial Times il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Secondo funzionari della difesa di Kiev, dall'inizio dell'anno le forze russe hanno lanciato contro il Paese circa 3.500 bombe aeree guidate, con un aumento di 16 volte rispetto all'intero 2023. Solo nella terza settimana di marzo, la Russia "ha lanciato oltre 700 bombe aeree guidate", ha precisato di recente il presidente Volodymyr Zelensky.

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L'appello di Zelensky: 'Stiamo finendo i missili, perderemo la guerra senza gli aiuti Usa' | ANSA.it

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Cosa sono le bombe plananti che i russi usano per colpire l’Ucraina

di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

28.3.2024

I russi hanno iniziato l’impiego di questi ordigni nei primi mesi del 2023, trasformando bombe tradizionali in sistemi più precisi con l’aggiunta di un kit di guida e alette. Sono lanciate da caccia che volano a 40-50 chilometri di distanza dalla linea del fronte, al riparo dagli apparati anti-aerei dell’Ucraina. E il loro impatto è cresciuto in modo esponenziale, con centinaia — forse migliaia di «plananti» — tirate contro obiettivi diversi, in particolare le postazioni sulla linea del fronte.

Una scelta dovuta a tre ragioni: sono una soluzione a basso costo in quanto spesso sono riconvertite armi non recenti; hanno una potenza notevole; rappresentano un’alternativa ai missili. Al munizionamento giacente nei depositi si sono aggiunti i «pezzi» prodotti con alto ritmo dall’industria nazionale: oltre alla FAB500 e 1500 sarebbe pronta la versione 3000 da tre tonnellate. Secondo gli osservatori, durante le battaglie dei mesi scorsi, il martellamento con questi ordigni si è rivelato molto efficace, forse anche perché le strutture di protezione non erano sufficienti a incassare colpi così duri.

Fonte: www.corriere.it