[Disarmo] Perché il governo vuole modificare la legge sul commercio delle armi



La legge 185 del 1990 era riuscita a «spostare» l’invio delle armi italiane, dietro a svariati scandali negli anni ’70 e ’80, da destinatari problematici a paesi alleati, Nato e Ue. Ora avviene il contrario ed avviene perché la 185 è stata già erosa. Ma non erosa del tutto, da cui la necessità governativa di una riforma per facilitare ulteriormente l’export di armi. Una necessità che nasce proprio dalle vittorie della società civile, riuscita negli ultimi anni a far votare al parlamento prima la sospensione e poi il blocco dell’invio di bombe e missili ad Arabia saudita ed Emirati arabi. I meccanismi previsti dalla legge 185 erano stati semplicemente applicati. E questo ha creato la fibrillazione: l’invio delle armi poteva essere davvero bloccato.

Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace Disarmo)

Continua su Il Manifesto


Articolo di Avvenire


Nel 2021 l’Italia ha revocato sei licenze per la fornitura di armi e missili ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. La reazione del settore della difesa - negli interessi dell’industria militare - non si è fatta attendere, mettendo nel mirino la norma del 1990. “La revoca delle licenze non dovrebbe essere l’eccezione, ma la regola”, spiega Rete pace e disarmo. (Link di approfondimento)