[Disarmo] ISPI: "La possibilità di successo della controffensiva ucraina è un’ambizione di fatto archiviata"



La possibilità di successo è un’ambizione di fatto archiviata, sia da Kiev che da Washington poiché, esaurite le scorte di equipaggiamenti fornite dall’Occidente, è venuta meno la capacità offensiva e con essa la capacità di spinta oltre le linee di difesa russe.

Quel che accadrà nelle prossime settimane dipende da molte variabili, dalla capacità delle armate russe, alle condizioni delle truppe amiche e dagli ulteriori equipaggiamenti che raggiungeranno il fronte e, ancora, dalle dinamiche politiche, economiche e diplomatiche che sapranno condizionare le scelte in termini di postura offensiva o difensiva di entrambe le parti.

È però necessario chiarire un aspetto cardine nella lettura del conflitto in corso, sul piano tattico e operativo: l’idea di una controffensiva di Kiev in grado di ricacciare indietro i russi imponendo loro l’abbandono del fronte non è oggi più realizzabile, così come non lo è stato all’inizio di questa nuova stagione di combattimenti avviata tra fine maggio e i primi di giugno, poiché il potenziale militare ucraino è sempre stato, grazie agli aiuti occidentali, adeguato ed efficace per una guerra difensiva, tuttalpiù per azioni offensive limitate, contrattacchi, ma mai per garantire il successo di un’azione in profondità su tutto il fronte. E questo perché una controffensiva davvero risolutiva, per poter raggiungere lo scopo di infliggere un danno significativo ai russi, avrebbe richiesto – e richiederebbe nel caso in cui questa fosse la volontà degli alleati di Kiev – un numero di carri armatipezzi di artiglieria e potere aereo che l’Ucraina, semplicemente, non ha mai avuto, come non ha mai avuto una capacità di condurre manovre coordinate e combinate su ampia scala

Claudio Bertolotti

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)


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