[Disarmo] Controffensiva Ucraina. Avvenire: "Gli ucraini sono partiti male, lo sfondamento di Kiev non c'è"



Che cosa si intuisce dal terreno? Che gli ucraini sono partiti male: erano avanzati di 5-10 chilometri fra il 7 e l’8 giugno. Ma hanno usato pessimamente le miriadi di armi occidentali, inutili se impiegate in modo non convenzionale, con piccoli gruppi blindati, dispersi e disomogenei. Si sono visti ruotati marciare senza appoggio di artiglierie e di carri. 

Peggio: i gruppi meccanizzati, con i Leopard e i Bradley, non erano accompagnati da mezzi antimina. Le poche penetrazioni sono avvenute in corridoi stretti, trappole mortali per decine di blindati. In campo aperto, i droni russi hanno visto tutto. È stata strage: con cannoni, team anticarro ed elicotteri Ka-52. Risultato? In soli 5 giorni, Kiev ha perso 250 mezzi e il terreno preso inizialmente.


Servirebbe un’operazione complessa, mai vista prima nella storia ucraina, con almeno 20 brigate. Kiev ha un bacino utile di appena 240mila uomini, parte dei quali bloccati a nord, al fronte bielorusso: una massa di manovra che non permette campagne sinergiche. Guarda caso, il generale Milley è prudente: «Liberare l’Ucraina occupata? In campo ci sono 400mila soldati russi. Il traguardo è fattibile, ma non nel prossimo futuro».

Il ministro della difesa Reznikov stempera gli entusiasmi: «Le capacità della nostra controffensiva sono sovrastimate nel mondo». 

Purtroppo la vittoria non arriverà con un primo assalto, perché un’implosione delle difese russe è inverosimile. Siamo pronti in Occidente a foraggiare un’altra offensiva? Le opinioni pubbliche pazienteranno? E dove trovare i mezzi?


Francesco Palmas

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