[Disarmo] Ucraina: le sindromi depressive nei soldati per il protrarsi della guerra



L'impatto psicologico della guerra sui soldati


Tanti prima o poi scivolano nella depressione e nello stress causati dalla lunga convivenza con l’orrore immanente del vedere i compagni dilaniati e paura onnipresente per la propria incolumità fisica. Tremolii, irrequietezze, insonnie e fobie sono all’ordine del giorno. Non ci sono statistiche dei suicidi. Gli ospedali militari stanno però attrezzando i padiglioni per curare gli affetti dalle sindromi depressive derivanti dalla vita al fronte.

Il fenomeno è in crescita continua e si somma agli scompensi causati nella società, i disagi delle famiglie divise: gli uomini al fronte e le mogli con i bambini lontani centinaia di chilometri, in molti casi addirittura emigrati all’estero in Paesi come Polonia, Germania o Italia.

A quasi 14 mesi dall’inizio della guerra causata dall’invasione russa, l’Ucraina deve ancora fare i conti con le conseguenze nel lungo periodo: mancano statistiche o indagini approfondite. Come spiegano nelle facoltà di sociologia tra Kiev e Leopoli, oltre agli stessi portavoce militari: «Prima di tutto i russi vanno ancora fermati, la guerra continua, poi ci sarà il tempo per studiarla, anche nelle sue profonde ripercussioni di lungo periodo sul popolo ucraino».


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Tremila e 300 euro al mese, poche licenze e molti traumi: vita di un soldato al fronte in Ucraina - Corriere.it


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