[Disarmo] Quanti F-35 italiani saranno destinati a missioni di attacco nucleare?



Le nuove bombe atomiche B61-12 per gli F-35
Con una precisione (CEP) di 30 metri dall’obiettivo, la B61-12 richiede solo una testata da 50 kilotoni (una potenza più accettabile e con minori effetti collaterali). Il rendimento detonante di una testata da 50 kilotoni, in un raggio di 30-68 metri, è assolutamente necessario per polverizzare ogni tipo di bunker fortificato. 
Ogni bomba all'idrogeno ha una potenza regolabile: da un massimo equivalente di 50.000 tonnellate di TNT ad un minimo di 300. La resa esplosiva della bomba può essere ridotta elettronicamente attraverso un sistema di calibrazione. L’impiego sul campo di battaglia, quindi, potrebbe essere personalizzato a seconda dell’effetto desiderato e dell’obiettivo. Pur non essendo tecnicamente una nuova arma, l’aggiornamento del Pentagono trasforma l’attuale inventario nucleare a caduta libera in sistema d’arma a guida di precisione.

Le sei basi Nato per le bombe nucleari
Le sei basi della Nato (Belgio (Kleine Brogel AB), Germania (Buchel AB), Italia (Aviano e Ghedi AB), Paesi Bassi (Volkel AB), e Turchia (Incirlik AB) ospitano circa 180 bombe nucleari americane B61 Mod-3,-4,-7,-10. Le basi italiane di Ghedi ed Aviano dovrebbero ospitare complessivamente dalle 30 alle 50 bombe nucleari B61. Le 180 testate B61 all'idrogeno, secondo il concetto politico della condivisione nucleare, saranno tutte riconvertite alla versione Mod-12, pena il deterioramento delle testate più obsolete (quelle cioè dislocate in Europa) per un totale di 500 testate Mod-3, 4, 7 e 10 da riconvertire. 
La potenziale doppia capacità dell’F-35 italiano è raramente menzionata. Il budget stanziato non specifica quali somme saranno destinate alla conversione della flotta strategica. Così come per la Bundeswehr, il Tornado è l'unico vettore con capacità nucleare dell'Italia. Se, come sembra, parte della flotta F-35A del Belgio (34 unità) e dei Paesi Bassi (37 velivoli) riceverà la doppia capacità, resta ancora incerta la posizione della Germania.

Il Permissive Action Links (PAL)
Il PAL è un dispositivo elettronico che attiva l’arma nucleare soltanto dopo l’immissione dei codici corretti. Il two-person concept impedisce l’uso accidentale di armi nucleari. Sono necessari due diversi codici inseriti in sequenza o contemporaneamente, periodicamente aggiornati dal National Military Command Center, per armare qualsiasi tipo di arma nucleare statunitense. Così come avviene per i bancomat di uso comune, è consentito solo un certo numero di immissioni dei codici prima del necessario ripristino negli Stati Uniti. Soltanto dopo l’abilitazione PAL il sistema d’arma è considerato armato. Per esplodere l’arma nucleare dovrà rispondere allo specifico segnale univoco generato ed ai parametri ambientali. Se non rilevati nella giusta sequenza e secondo i parametri previsti, l’arma nucleare non esploderà. Tutti gli asset nucleari stoccati sono equipaggiati con meccanismi non esplosivi che disabilitano permanentemente il sistema d’arma in presenza di manomissione o percezione di quest’ultima (forzatura sui codici) e possono essere disabilitati dal National Military Command Center. 

Franco Iacc
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