[Disarmo] Azov ha chiesto armi e addestramento agli Stati Uniti. In Italia cellula neonazista contattava Azov, inchiesta della Procura di Napoli per eversione e odio razziale
- Subject: [Disarmo] Azov ha chiesto armi e addestramento agli Stati Uniti. In Italia cellula neonazista contattava Azov, inchiesta della Procura di Napoli per eversione e odio razziale
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Sun, 12 Mar 2023 18:56:46 +0100
Quattro le misure cautelari in carcere per terrorismo, eversione dell’ordine democratico e propaganda dell’odio razziale più l’obbligo di firma per un quinto indagato. Oltre 26 perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Caserta, Milano, Torino, Palermo, Ragusa, Treviso, Verona, Salerno, Potenza, Cosenza, Crotone, inclusa la libreria avellinese di Franco Freda, estremista neofascista condannato per associazione sovversiva. La cellula, nata nel 2018, si serviva dei social per fare propaganda, su Telegram era attiva con il canale «Protocollo 4» su cui venivano diffuse teorie naziste, negazioniste, omofobiche, no vax e no green pass, anti migranti.
Altre informazioni molto precise le troviamo sull'Espresso. Eccole, a firma di Rosaria Capacchione.
Uomini e donne che disponevano di armi, proiettili, abbigliamento tattico. Capaci di confezionare bombe. Addestrati in campi paramilitari in Polonia e in Ucraina. Collegati con esponenti del Battaglione Azov, organizzazione neonazista trasformata in reggimento al comando di Kiev.
L’Ordine di Hagal, come documentato da Digos (diretta da Antonio Bocelli) e Procura antiterrorismo (i pm Antonello Ardituro e Claudio Onorati) di Napoli s’ispirava, appunto, a organizzazioni terroristiche antisemite e neonaziste. Arrivando a progettare attentati alla caserma dei carabinieri di Marigliano e al centro commerciale “Il vulcano buono”, in provincia di Napoli. A costo d’immolare la propria vita, in azioni kamikaze.
Il materiale sequestrato agli indagati è estremamente significativo: opuscoli e libri che promuovono l’odio verso le minoranze, l’ultranazionalismo, il razzismo, la xenofobia, l’omofobia, l’antisemitismo, l’anticomunismo, l’anticapitalismo, I’antifemminismo; ovviamente, la negazione della Shoah, l’incorporazione dei simboli della Germania nazista e l’apologia di Adolf Hitler, con l’obiettivo di creare un Quarto Reich.
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Esclusivo: ecco la rete dei #nazisti italiani pronti a combattere - L'Espresso
https://espresso.repubblica.it/inchieste/2021/11/05/news/esclusivo_ecco_la_rete_dei_nazisti_italiani_pronti_a_combattere-325037056/
Addestramento in Polonia e in Ucraina
A proposito di quest'ultima, si legge su Il Mattino (15.11.2022, Leandro Del Gaudio), "è sfuggito agli arresti un quinto elemento, parliamo di un personaggio di spessore internazionale: si chiama Anton Radomskyy, nato a Ternopil Ucraina, classe 1985, che risultava formalmente domiciliato a Marigliano, presso l’abitazione paterna. Attualmente Radomsky è irreperibile, probabilmente è tornato nel suo Paese. Gli inquirenti gli contestano compiti esecutivi nell’ambito dell’organizzazione, come l’addestramento militare degli associati e il reclutamento".
Due degli arrestati, riferisce Rosaria Capacchione dell'Espresso del 28.11.2022, sono grandi esperti in materia di armi, diplomati in Polonia presso l’Esa (European Security Academy), i cui programmi di addestramento ricalcano quelli previsti per le forze speciali militari: guida operativa, tiro tattico o dinamico mediante l’impiego di armi sia corte che lunghe, tecniche di autodifesa.
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