[Disarmo] Sicurezza davanti al profitto: la Nato critica la globalizzazione e punta su una Nato-economy

[Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>]

Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha sottolineato che “il conflitto in Ucraina ha sottolineato l’importanza dell’unione di Europa e Nord America nella Nato” e “di lavorare con i nostri partner che la pensano allo stesso modo in tutto il mondo” per “difendere i nostri valori e promuovere la pace e la prosperità”. Una concezione riduttiva della visione del mondo globale che sottolinea la priorità data ai legami strategici tra Paesi affini. E dietro il “pensarla allo stesso modo” c’è la volontà di creare alleanze economiche e tecnologiche con i partner della  Nato (Australia, Giappone, Corea del Sud ad esempio) in settori come la finanza, la tecnologia militare, i semiconduttori, l’energia, la transizione green. Settori di convergenza sulla cui scia si plasmeranno legami e alleanze di prospettiva. La “super Nato” di cui spesso si parla potrebbe essere lo sbocco di questa prospettiva.  


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