[Disarmo] a tre anni dall'adozione del Trattato di proibizione delle armi nucleari




Oggetto: a tre anni dall'adozione del Trattato di proibizione delle armi nucleari


Sono passati 3 anni da un evento storico per il disarmismo mondiale: il 7 luglio del 2017 una Conferenza ONU ha adottato, con 122 SI, a New York il testo del Trattato TPAN di proibizione delle armi nucleari.

La sua entrata in vigore attende 50 ratifiche di Stati (siamo a quota 38, manca poco) ed occorre che il diritto internazionale, grazie a rapporti di forza adeguati, incardini la centralità del nuovo assetto giuridico rispetto all'ordine "atomico" ingiusto e precario attualmente garantito dal Trattato di non proliferazione - TNP (che legittima l'oligopolio di alcune potenze, con in cima USA e Russia, che dispongono del 95% delle testate).

Si tratta - questa del TPAN - di una norma internazionale che nel diritto internazionale dovrebbe conquistare assoluta centralità' con il riconoscimento che le armi nucleari rappresentano un rischio mortale oggettivamente inaccettabile: la guerra nucleare può scoppiare per caso, per incidente o per errore di calcolo (vedi caso Petrov il 26 settembre 1983) e l'intreccio con le emergenze climatico/ecologiche e della disuguaglianza sociale disgraziatamente rendono questa evenienza sempre più probabile. 

Anche i Disarmisti Esigenti con la WILPF Italia erano presenti a New York quel 7 luglio, e - consci dell'importanza di una legge internazionale che mette al bando completamente le armi nucleari, si sono battuti per l'obiettivo che, nonostante il veto della NATO,  anche l'Italia aderisca a questo Trattato, dando il suo contributo all'avvio di nuove dinamiche di pace e disarmo nel mondo. Ed anche a processi politici che riescano a combinare conquiste giuridiche con passi effettivi di riduzione ed eliminazione della minaccia "atomica".

In questi tre anni abbiamo fatto la nostra parte, con gli altri 8 membri di ICAN Italia e con le organizzazioni pacifiste e disarmiste di supporto alla campagna antinucleare, per contrapporre alla disattenzione della politica e delle istituzioni la grande opposizione potenziale - ne siamo convinti - che gli italiani hanno nei confronti delle armi nucleari: la disinformazione in proposito purtroppo è disastrosa! Anche e soprattutto riguardo i processi di ammodernamento che coinvolgono il nostro territorio (per gli accordi di “nuclear sharing” in ambito NATO): ad esempio le nuove b-61-12 trasportabili dagli F35 a Ghedi ed Aviano...

Ci siamo dati da fare con manifestazioni, raccolte di firme, carovane, conferenze stampa al Parlamento su presentazioni di mozioni che abbiamo favorito, per favorire una presa di coscienza sull'impossibilità di basare la costruzione della nostra sicurezza sulla minaccia dello sterminio umano e del terricidio; e su scelte di politica estera e militari conseguenti.

La nostra mobilitazione non demorde! Chiediamo alla cittadinanza attiva italiana di sostenerla quale che sia il suo campo di lavoro, perché anche il nostro Paese possa rivedere la propria posizione e schierarsi per un mondo libero dalle armi di distruzione di massa … ricordandoci che come esseri umani siamo tutti appartenenti alla Terra, obbligati a tutelare l'ecosistema globale e non padroni di devastarla e contaminarla!


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