[Disarmo] Fwd: Ricorso contro vendita armi all'Egitto - incontro con avvocati organizzato da XR PACE




-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto: Ricorso contro vendita armi all'Egitto - incontro con avvocati organizzato da XR PACE
Data: Sun, 28 Jun 2020 03:16:11 -0400
Mittente: Disarmisti Esigenti <coordinamentodisarmisti at gmail.com>
A: Alfonso Navarra <alfiononuke at gmail.com>


care amiche ed amici, Carolina Pozzo di XR PACE ha consultato degli avvocati che ritengono vi sia la possibilità di promuovere una azione legale se sarà perfezionato l'accordo tra l'Italia e l'Egitto per una maxi-fornitura di armamenti con in ballo, secondo Al Jazeera, fregate, aerei da addestramento. missili, etc. per circa 10 miliardi di euro.

Questi avvocati sono disponibili ad un incontro di chiarimento sulla strategia legale adottabile (vedi mail sotto riportata).
 
lunedì 29 giugno, ore 17:30


Leggiamo sulla rivista "L'Internazionale" che “il Cairo starebbe cercando di placare Roma sulla questione Regeni con un accordo di alto livello”. Si ricorda che "dopo la morte del ricercatore le licenze per l’esportazione militare dall’Italia al regime di Abdel Fattah al Sisi sono (decollate): nel 2019 l’Egitto è diventato il destinatario del maggior numero di licenze, pari a 871,7 milioni di euro".

Dalla stampa araba provengono valutazioni del seguente tenore: "L’accordo con l’Italia è chiaramente legato alla situazione in Libia, perché dall’Egitto è molto facile contrabbandare le armi via terra, lontano dal controllo internazionale. Visto che “la questione libica è una priorità per Roma, che vuole proteggere i suoi interessi nel paese arabo ricco di petrolio” (...) "L’intesa tra Roma e Il Cairo deriverebbe anche dalla necessità di proteggere i giacimenti di gas nell’est del Mediterraneo sfruttati dall’Eni: “In questo modo l’Egitto vuole rafforzarsi dal punto di vista militare per affrontare le mosse turche in Libia e nel Mediterraneo orientale”.

Abbiamo quindi la conclusione del pezzo:  "Al di là dei commenti e delle congetture, è certo che l’atteggiamento ambiguo del governo italiano, che da un lato chiede chiarimenti sull’uccisione di Regeni e dall’altro cerca accordi milionari sulle armi, ha fortemente colpito l’opinione pubblica del Medio Oriente. Un fatto da ricordare se l’Italia vuole continuare a ricoprire un ruolo importante nella regione".

Chi si batte per superare l'emergenza climatica ed ecologica (non ricorrendo alla falsa soluzione del nucleare, come sta facendo la Polonia e rischia di fare l'Europa) dovrebbe essere interessato al fatto che il nostro Paese eviti di invischiarsi in trame sporche e sanguinose (qui si vorrebbero tenere i piedi in due scarpe rotte e corrotte: quella di Serraji a Tripoli e quella di Haftar a Bengasi) per difendere scelte dell'ENI legate al mantenimento di un ruolo "fossile", nel momento in cui, anche secondo gli accordi sul clima globale di Parigi, dovremmo uscire al più presto da fonti energetiche che emettono CO2.
Fomentare da dietro le quinte guerre per il petrolio e per il gas - per giunta violando la Costituzione ma anche specifiche leggi - è , francamente, l'ultimo degli interessi del popolo italiano ed anche della comunità pacifica dei popoli di cui aspira a fare parte: un ordine internazionale che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni, come recita l'art. 11 della nostra Costituzione...

Grazie per l'attenzione e a vederci lunedi

Alfonso Navarra - portavoce dei Disarmisti esigenti

Cogliamo l'occasione per segnalare, sul SOLE DI PARIGI N.4 (in formato sito web), l'articolo del vicepresidente del MIR Francesco Lo Cascio, tra i primi firmatari dell'iniziativa NO ARSENALI SI OSPEDALI (https://www.petizioni.com/no_arsenali_si_ospedali ) L'articolo riflette sulla possibilita di rilanciare l'obiezione di coscienza alle spese militari in modalita simboliche che prepararino la strada alla ripresa della disobbedienza civile per ottenere la cd "opzione fiscale".

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Da: carolina pozzo <pozzo.c03 at gmail.com>
Date: gio 25 giu 2020 alle ore 05:17
Subject: Proposta di ricorso contro vendita armi all'Egitto
To: Giovanni Ciavarella <giovicvr at gmail.com>, Alfonso Navarra <alfiononuke at gmail.com>


Buongiorno, 
la recente questione relativa alla vendita di armi all'Egitto, nonostante sia un atto politico, e dunque non sindacabile in sede giudiziaria, potrebbe comunque essere considerata in violazione della legge 185/90 art.1. da parte del soggetto che emette l'autorizzazione.
Questa legge infatti vieta l’esportazione e il transito di armamenti quando questi siano contrari alla nostra Costituzione (comma 5) e quando si realizzino verso i Paesi in stato di conflitto armato (comma 6, lett. a). Queste condizioni parrebbero ricorrere entrambe: l’Egitto è alleato con i sauditi in guerra con lo Yemen, ed è alleato di Haftar in una guerra civile in Libia, ed è dunque sicuramente coinvolto in scenari militari bellici; inoltre, si è reso in passato responsabile di numerose violazioni di diritti umani, condotta in contrasto con i valori sanciti dalla Costituzione italiana. Non occorrono tante parole per ricordare che siamo tutti solidali con la famiglia Regeni per l'assassinio del figlio Giulio, continuando ad esigere  verità e giustizia al regime di Al Sisi; e che inoltre temiamo per Patrick Zaki (e per le migliaia di Zaki attualmente detenuti) di cui chiediamo l'immediata scarcerazione per evitare torture o peggio (la triste fine di Regeni sta li' ad ammonirci ...).

Agendo in via giudiziaria in questo senso, secondo il parere degli avvocati che ho sentito e che incontreremo, possono emergere responsabilità penali o amministrative, che saranno l'oggetto della riunione telematica di 

lunedì 29 giugno, ore 17:30


Invitate i gruppi che possono essere interessati all'iniziativa.
Per quanto mi riguarda mi daró da fare per contattare tutte le realtà di cui sono a conoscenza mettendo le mani avanti su possibili omissioni che dipendono da miei limiti di frequentazione dell'area pacifista, non certamente da volontà di escludere qualcuno.
Penso infatti che quanto più siamo uniti su una cosa concreta, tanto più siamo in grado di conseguire un risultato pratico positivo.

A presto
Carolina Pozzo
(XR Pace)