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[Disarmo] In morte di Giulietto Chiesa - COMITATO UCRAINA ANTIFASCISTA BOLOGNA
- Subject: [Disarmo] In morte di Giulietto Chiesa - COMITATO UCRAINA ANTIFASCISTA BOLOGNA
- From: jure LT <glry at ngi.it>
- Date: Mon, 27 Apr 2020 16:00:16 +0200
Pane al pane. "Onesto tributo". Lo scrivo per Fulvio.
Jure Eler
-------- Messaggio --------
Oggetto: | In morte di Giulietto Chiesa |
---|---|
Data: | Sun, 26 Apr 2020 17:21:20 +0000 |
Mittente: | Comitato Ucraina Antifascista Bologna <ucraina.antifascista.bo at outlook.it> |
COMUNICATO DEL COMITATO UCRAINA ANTIFASCISTA
BOLOGNA
COMUNICATO DEL COMITATO UCRAINA ANTIFASCISTA BOLOGNA
La dipartita improvvisa di Giulietto Chiesa, la notte
scorsa per un infarto, genera un enorme vuoto tra gli
amici del mondo slavo in generale e...
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La dipartita improvvisa di Giulietto Chiesa, la
notte scorsa per un infarto, genera un enorme vuoto tra gli
amici del mondo slavo in generale e della Russia in
particolare.
Molti in queste ore ne stanno ricordando i dettagli biografici, il percorso professionale – da L'Unità a La Stampa alla sua creazione, giustamente definita "titanica", (1) PandoraTV – e l'impegno politico dal PCI, a Di Pietro-Occhetto, alle sue "creazioni" Iniziativa Politica e Lista del Popolo. La sua eclettica personalità intellettuale lo vide frequentatore di ex-dissidenti e imprenditori russi, del Kennan Institute e del Woodrow Wilson Center, redattore della Literaturnaja Gazeta ed amico di M. Gorbacëv e non c'è bisogno di avere condiviso alcuno di questi suoi passaggi o scelte per rendergli comunque un onesto tributo.
L'incarico da cronista da Mosca lo rese testimone della fine dell’Unione Sovietica e del processo cosiddetto di "democratizzazione", del quale arrivò quasi ad incarnare dapprima le speranze, poi, altrettanto visceralmente, la rabbia per le delusioni e gli inganni. Fu l'unico giornalista italiano a riferire sui fatti dell'ottobre 1993 a Mosca per quello che erano: un colpo di Stato antidemocratico e sanguinoso. Informò su tutto questo sia nella veste di giornalista, per molte testate diverse, sia da saggista – curando opere come "La congiura lituana" o scrivendone altre come "Putinfobia" (2016).
L'apertura della fase delle "guerre umanitarie" e della disinformazione strategica come strumento di conquista imperiale, negli anni Novanta, lo colse da fiero oppositore: fu contrario ai bombardamenti sulla Jugoslavia ed alle altre aggressioni militari della NATO. Su questi ed altri temi – guerre globali, 11 Settembre, diritto all'informazione, fatti del luglio 2001 a Genova – scrisse ulteriori opere, da "La guerra infinita" a "G8-Genova" a "Afghanistan anno zero" (insieme al suo amico Vauro).
Noi, che ci dedichiamo a fare luce sul disastro ucraino, dobbiamo a Chiesa l'analisi degli eventi che si sono susseguiti dal 2014: "rivoluzione colorata" dell'EuroMajdan, colpo di Stato, sostegno prestato dalla Unione Europea e dagli Stati Uniti d'America al regime neonazista, violenze e negazioni dei diritti politici e umani, guerra civile, assalto delle milizie (regolari e non) contro le popolazioni "indisciplinate" del Donbass, demonizzazione e provocazioni di ogni tipo contro la Russia per coinvolgerla in uno scontro fratricida contro i vicini ucraini... Chiesa ha denunciato tutto questo mentre i suoi colleghi tacevano o ciurlavano nel manico, rendendosi corresponsabili. Tra i principali lavori di giornalismo d'inchiesta realizzati con la sua PandoraTV ricordiamo quelli più "scomodi" sul pogrom di Odessa (2) e sulla "Ustica ucraina". (3) Vale la pena però oggi riascoltare soprattutto l'intervista allo stesso Vauro, testimone dal Donbass, (4) che gli ha reso un commosso pensiero. (5)
A Bologna il 1/4/2014 Giulietto Chiesa partecipò al convegno che vide oltre 200 partecipanti e rappresentò di fatto l'occasione della nascita del nostro Comitato. (6)
Negli anni della degenerazione del sistema politico e di quello dei media, Chiesa si è ritrovato nel mezzo della temperie, rappresentandone perciò anche le contraddizioni e le tentazioni post-ideologiche ma soprattutto collocandosi in netta e totale opposizione rispetto al mainstream ed alle sue fake news di guerra, analogamente ad altri importanti giornalisti "pecore nere" – Manlio Dinucci, Fulvio Grimaldi, Gianni Minà, Alberto Negri... Per difendere questa sua autonomia Chiesa ha saputo scontrarsi anche duramente con suoi colleghi indegni di appartenere a qualsivoglia ordine professionale. (7) L'accorata solidarietà per Julian Assange rappresenta in qualche modo la sintesi e il testamento a conclusione di una vita di impegno contro le menzogne. (8)
Comitato Ucraina Antifascista Bologna
FONTI
1) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-giulietto_chiesa_un_uomo_contro/82_34522/
2) https://www.youtube.com/watch?v=iyOnb2wsEcY
https://www.youtube.com/watch?v=_1GC4r8qRZg
https://www.youtube.com/watch?v=2-hLdHfX9UA
3) https://www.youtube.com/watch?v=8GbykRqWQOU
https://www.pandoratv.it/mh17-la-storia-sconosciuta/
4) https://www.youtube.com/watch?v=jpzw1llk_OI
5) http://www.cnj.it/INIZIATIVE/bologna010414.htm
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=2ItcAfSVhco
Si veda la fotografia allegata.
6) https://www.facebook.com/vaurosenesi/photos/a.620174571355425/3104424609597063/?type=3&theater
7) Una rassegna di video: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-video_addio_giulietto_dalla_siria_alla_russia_alle_guerre_nato_rester_viva_la_tua_battaglia_per_uninformazione_libera_ed_un_mondo_pi_giusto/82_34521/
8) https://www.youtube.com/watch?v=VWbTAEOtqnw
Molti in queste ore ne stanno ricordando i dettagli biografici, il percorso professionale – da L'Unità a La Stampa alla sua creazione, giustamente definita "titanica", (1) PandoraTV – e l'impegno politico dal PCI, a Di Pietro-Occhetto, alle sue "creazioni" Iniziativa Politica e Lista del Popolo. La sua eclettica personalità intellettuale lo vide frequentatore di ex-dissidenti e imprenditori russi, del Kennan Institute e del Woodrow Wilson Center, redattore della Literaturnaja Gazeta ed amico di M. Gorbacëv e non c'è bisogno di avere condiviso alcuno di questi suoi passaggi o scelte per rendergli comunque un onesto tributo.
L'incarico da cronista da Mosca lo rese testimone della fine dell’Unione Sovietica e del processo cosiddetto di "democratizzazione", del quale arrivò quasi ad incarnare dapprima le speranze, poi, altrettanto visceralmente, la rabbia per le delusioni e gli inganni. Fu l'unico giornalista italiano a riferire sui fatti dell'ottobre 1993 a Mosca per quello che erano: un colpo di Stato antidemocratico e sanguinoso. Informò su tutto questo sia nella veste di giornalista, per molte testate diverse, sia da saggista – curando opere come "La congiura lituana" o scrivendone altre come "Putinfobia" (2016).
L'apertura della fase delle "guerre umanitarie" e della disinformazione strategica come strumento di conquista imperiale, negli anni Novanta, lo colse da fiero oppositore: fu contrario ai bombardamenti sulla Jugoslavia ed alle altre aggressioni militari della NATO. Su questi ed altri temi – guerre globali, 11 Settembre, diritto all'informazione, fatti del luglio 2001 a Genova – scrisse ulteriori opere, da "La guerra infinita" a "G8-Genova" a "Afghanistan anno zero" (insieme al suo amico Vauro).
Noi, che ci dedichiamo a fare luce sul disastro ucraino, dobbiamo a Chiesa l'analisi degli eventi che si sono susseguiti dal 2014: "rivoluzione colorata" dell'EuroMajdan, colpo di Stato, sostegno prestato dalla Unione Europea e dagli Stati Uniti d'America al regime neonazista, violenze e negazioni dei diritti politici e umani, guerra civile, assalto delle milizie (regolari e non) contro le popolazioni "indisciplinate" del Donbass, demonizzazione e provocazioni di ogni tipo contro la Russia per coinvolgerla in uno scontro fratricida contro i vicini ucraini... Chiesa ha denunciato tutto questo mentre i suoi colleghi tacevano o ciurlavano nel manico, rendendosi corresponsabili. Tra i principali lavori di giornalismo d'inchiesta realizzati con la sua PandoraTV ricordiamo quelli più "scomodi" sul pogrom di Odessa (2) e sulla "Ustica ucraina". (3) Vale la pena però oggi riascoltare soprattutto l'intervista allo stesso Vauro, testimone dal Donbass, (4) che gli ha reso un commosso pensiero. (5)
A Bologna il 1/4/2014 Giulietto Chiesa partecipò al convegno che vide oltre 200 partecipanti e rappresentò di fatto l'occasione della nascita del nostro Comitato. (6)
Negli anni della degenerazione del sistema politico e di quello dei media, Chiesa si è ritrovato nel mezzo della temperie, rappresentandone perciò anche le contraddizioni e le tentazioni post-ideologiche ma soprattutto collocandosi in netta e totale opposizione rispetto al mainstream ed alle sue fake news di guerra, analogamente ad altri importanti giornalisti "pecore nere" – Manlio Dinucci, Fulvio Grimaldi, Gianni Minà, Alberto Negri... Per difendere questa sua autonomia Chiesa ha saputo scontrarsi anche duramente con suoi colleghi indegni di appartenere a qualsivoglia ordine professionale. (7) L'accorata solidarietà per Julian Assange rappresenta in qualche modo la sintesi e il testamento a conclusione di una vita di impegno contro le menzogne. (8)
Comitato Ucraina Antifascista Bologna
FONTI
1) https://
2) https://www.youtube.com/
https://www.youtube.com/
https://www.youtube.com/
3) https://www.youtube.com/
https://www.pandoratv.it/
4) https://www.youtube.com/
5) http://www.cnj.it/
VIDEO: https://www.youtube.com/
Si veda la fotografia allegata.
6) https://www.facebook.com/
7) Una rassegna di video: https://
8) https://www.youtube.com/
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