[Disarmo] Fwd: Insieme contro il Covid-19:l’Italia non è sola




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Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: lun 27 apr 2020, 09:09
Subject: Insieme contro il Covid-19:l’Italia non è sola
To: Elio Pagani <ElioPaxNoWar at gmail.com>


LA SOLIDARIETÀ DELLA NATO
26 aprile 2020 - 20:53


Insieme contro il Covid-19:l’Italia non è sola

di Jens Stoltenberg - Corriere della sera

https://www.google.com/amp/s/www.corriere.it/opinioni/20_aprile_26/insieme-contro-covid-19-l-italia-non-sola-a89b141a-87dd-11ea-8a3a-5c7a635a608c_amp.html

Caro direttore, la Nato e i suoi Alleati hanno affrontato molte crisi nel corso degli ultimi 70 anni, ma non abbiamo mai visto nulla di simile al Covid-19. Del resto, affrontare situazioni difficili è ciò che la Nato fa meglio. Il nostro personale e sistemi collaudati stanno facendo davvero la differenza nella lotta contro il coronavirus. Operando insieme, gli Alleati della Nato e le forze armate dei nostri Paesi membri stanno aiutando a salvare vite. Sfortunatamente, l’Italia, nostro alleato, è stata colpita durissimamente dal coronavirus. Ma su come reagire ha fornito un esempio che merita di essere seguito.

Il mio pensiero va alle vittime, ai malati e ai loro cari. Ammiro il coraggio e la solidarietà dimostrati dal popolo italiano nell’affrontare questa terribile crisi, gli operatori sanitari che lavorano instancabilmente, il personale militare e di polizia impegnato contro l’espansione del virus. E ammiro le truppe italiane che proseguono l’impegno in vari teatri operativi – dalla regione baltica al Kosovo, dal Mediterraneo all’Afghanistan – a salvaguardia della nostra sicurezza comune e condivisa.

Gli alleati della Nato stanno operando spalla a spalla con l’Italia. Numerosi Paesi membri, tra i quali Albania, Repubblica Ceca, Estonia, Slovacchia, Polonia, Turchia e Stati Uniti hanno inviato in Italia personale medico, ventilatori e dispositivi di protezione. L’Agenzia di supporto e approvvigionamento della Nato ha anticipato la consegna di un ospedale da campo, dotato delle più moderne tecnologie, per il quale l’Esercito italiano aveva avanzato richiesta in una fase precedente alla crisi del coronavirus. Contribuirà a rafforzare la rete ospedaliera italiana e la capacità di rispondere a una eventuale futura nuova crisi. La realizzazione è affidata a un’azienda italiana.

Tutti i nostri Paesi sono stati colpiti, ma stiamo tutti lavorando insieme per battere il Covid-19. Questa è la solidarietà della Nato. Concreta. Che aiuta a salvare vite. Nei nostri Paesi, le forze armate hanno installato 25 ospedali da campo, impiegato oltre quattromila unità di personale medico e predisposto oltre 25 mila letti di cura. Trasportano pazienti e attrezzature, salvaguardano spazi pubblici, proteggono frontiere e coordinano – attraverso il centro della Nato per la risposta alle catastrofi naturali – gli aiuti forniti da singoli alleati. Grazie alla capacità unica dell’Alleanza di organizzare il trasporto aereo su larga scala, più di cento missioni aeree hanno portato rifornimenti essenziali dove più necessario. L’iniziativa Nato per la mobilità aerea rapida – in coordinamento con l’Agenzia europea per il traffico aereo, Eurocontrol – fa sì che siano rapide le autorizzazioni al sorvolo di spazi aerei nazionali.

Il coronavirus è una minaccia globale. Richiede soluzioni globali. Pertanto continuiamo a lavorare con l’Unione europea e le Nazioni Unite. Poiché molti dei nostri Paesi stanno valutando la prospettiva di un allentamento graduale del blocco, dobbiamo continuare a lavorare insieme per accrescere la resilienza delle nostre società. Stiamo anche valutando altre importanti implicazioni della crisi, compreso il suo più ampio impatto geopolitico che potrebbe essere significativo. Alcuni potrebbero cercare di utilizzare la ripercussioni economiche come occasione per aumentare gli investimenti nelle nostre industrie e infrastrutture che per propria natura più richiedono precauzioni. Pertanto, dobbiamo assicurarci che la crisi del Covid-19 non diventi una crisi per la nostra sicurezza. L’obiettivo principale della Nato rimane quello di proteggere quasi un miliardo di nostri cittadini. Altre minacce e sfide non sono in alcun modo scomparse. Al contrario, basti pensare al tasso di violenza e di instabilità che permangono in Medio Oriente e Nord Africa. Dobbiamo poi continuare a confrontarci con una Russia più assertiva, come dimostra il fatto che durante questa crisi sanitaria, i separatisti sostenuti dalla Russia continuano ad attaccare le forze ucraine nella parte orientale del Paese. Per non dire poi della minaccia costituita da un aumento degli attacchi informatici.

Abbiamo anche registrato un aumento significativo di disinformazione e propaganda. Attori statali e non statali stanno approfittando della pandemia per diffondere false informazioni nel tentativo di dividerci e di minare le fondamenta della nostre democrazie. Non l’avranno vinta. Gli alleati, Italia compresa, stanno lavorando a stretto contatto per identificare, monitorare ed esporre queste menzogne. Fin dall’inizio della crisi la Nato ha preso provvedimenti immediati per proteggere le nostre truppe, il nostro personale e garantire l’efficace continuazione delle nostre attività. I nostri ministri si incontrano ora in videoconferenza e continuano a prendere decisioni importanti. Le nostre forze sono operative e la nostra capacità di condurre operazioni non è stata compromessa. Continuiamo a pattugliare i cieli e a difendere i nostri confini. Nessuno deve sottovalutare la capacità della Nato e la sua determinazione a difendere le nostre nazioni – in terra, in mare, in aria e nello spazio cibernetico.


Covid-19 ci ricorda di come e quanto siamo tutti interconnessi. Ci mostra anche quanto sia importante lavorare insieme e prepararsi agli imprevisti. La Nato fa la sua parte in questo senso. L’Italia non è sola. Gli alleati stanno rispondendo insieme. E insieme supereremo questa crisi.